Un utilizzo criminale sia dal punto di vista della quantità di gas che dal pericolo di incendi che si è verificato. Tutti i roghi sono stati spenti dai No Tav che la terra in cui vivono la difendono. Gli idranti della polizia che si vedranno nelle immagini sono stati unicamente usati contro i manifestanti e mai per spegnere un incendio.
Dalla mezzanotte alle tre circa di questa mattina circa tremila no tav
hanno accerchiato il fortino della Maddalena. L’appuntamento era dalle
ore 18 alla Baita Presidio Clarea dal lato Giaglione dove dopo una cena
al sacco i no tav hanno acceso un grande falò che avevano preparato nel
pomeriggio.
Dal lato del campeggio no tav di Chiomonte invece dopo la
cena è iniziato il dibattito organizzato con Ivan Cicconi e Claudio
Cancelli da titolo “IL MODELLO TAV COME STRUMENTO DI APPROPRIAZIONE DEL
DENARO E DELLA RICCHEZZA PUBBLICA”. Al termine del dibattito alcune
centinaia di no tav sono partiti anche da qui attraverso i sentieri alla
volta del fortino della Maddalena. Anche dal lato della centrale
elettrica poi, chi non era riuscito a praticare il sentiero, ha
partecipato facendo pressione al cancello che chiude via Avanà. Un’area
militare, difesa con i denti da Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza
e Alpini.
La difesa del fortino la medesima da ogni lato, centinaia di
lacrimogeni e idranti, il tutto sotto l’occhio soddisfatto dei dirigenti
in cerca di promozione. Ore di assedio determinato, con protezione
improvvisate ma efficaci, fatto con il cuore grande che la Val Susa ha.
In tanti hanno resistito e impegnato la Polizia per ore, tagliando
simbolicamente le reti e lanciando grandi mortaretti luminosi.
I cori da ogni lato riempivano l’aria della valle e il fumo dei lacrimogeni intanto saliva ancora. Verso le tre circa è terminato di fatto l’assedio notturno che ha prodotto in ogni caso dei buoni risultati. Vergognosa poi la ricostruzione oggi dei media che parlano di incendi nei boschi e guerriglia.
L’unico fuoco acceso dai no tav è stato il falo’ in val
Clarea a fianco del pilone votivo no tav. Gli altri roghi che si sono
accesi sporadici nella notte sono stati provocati dai candelotti
lacrimogeni lanciati verso i no tav dalla Polizia.
La medesima situazione si era creata nella giornata del 3 luglio ed i roghi, come anche ieri sera erano stati spenti dal movimento, che ha a cuore la sua valle. Chi oggi sta nel fortino vive e lavora per distruggere questo territorio, il movimento no tav lotta per il futuro di questa valle.