Veneto - No Coke Day: la Befana contro il carbone

6 / 1 / 2012

In numerose piazze del Veneto (Padova, Mestre, Treviso, Rovigo, Porto Tolle, Adria etc ..) il Coordinamento Veneto contro il carbone ha dato vita ad iniziative di informazione per ribadire la contrarietà al progetto della costruzione della centrale a carbone a Porto Tolle.

Nei volantini distribuiti sono stati ricordati i motivi dell'opposizione alla centrale.

Nel Polesine si è distribuito carbone dolce per ricordare che l'unico carbone pulito è quello che porta la Befana.

A Padova gli attivisti vestiti da befane si sono ritrovati in Prato della Valle con lo slogan "Volevamo regalare carbone ... ma se l'è fregato tutto l'Enel per la centrale di Porto Tolle".

ECCO PERCHE’ DICIAMO NO ALL’USO DEL CARBONE NELLA CENTRALE ENEL DI PORTO TOLLE
- LA CENTRALE A CARBONE DI 1.980 MW, EMETTERA’ 2.800 TONNELLATE ALL’ANNO DI OSSIDI DI AZOTO (pari all’inquinamento prodotto da 3,5 MILIONI DI AUTO): l’esposizione a livelli anche relativamente bassi di biossido di azoto, provoca una aumentata reattività bronchiale negli soggetti asmatici, specialmente giovani, con maggior rischio di infezioni delle vie respiratorie.
- LA CENTRALE A CARBONE EMETTERA’ 3.700 TONN. DI OSSIDI DI ZOLFO (più del doppio delle emissioni dell’intero settore trasporti in Italia): è un dato ormai accertato, da specifici studi epidemiologici, che l’aumento delle concentrazioni di biossido di zolfo è associato all’incremento sia dei ricoveri ospedalieri, per patologie respiratorie, sia della mortalità.
- L’IMPATTO INQUINANTE DEL CARBONE DI PORTO TOLLE INTERESSERA’ DIRETTAMENTE UN’AREA DEL RAGGIO DI DIVERSE DECINE DI CHILOMETRI : emette polveri sottili e ultrasottili con composti di metalli pesanti responsabili di gravi malattie tumorali, inoltre, la ricaduta al suolo, in particolare di mercurio, arsenico, cromo e nichel, negli anni comprometterà l’area circostante, a danno dei prodotti agro-alimentari tipici locali, inoltre, produrrà 10 milioni di ton/anno di CO2 (gas serra).
- A CHI VUOLE IL CARBONE NON IMPORTA SE IL TUO LAVORO SPARISCE: agricoltura, pesca, turismo nell’area del Delta del Po saranno penalizzati dall’uso del carbone, anche a causa dei grandi traffici per il trasporto dei materiali via mare (stimati in 3.000 passaggi/anno di chiatte), oltre che, attraverso le lagune ed il fiume ma anche di 12.500 camion/anno per biomasse e probabilmente rifiuti.
- E’ INCREDIBILE COME LA REGIONE VENETO ED IL PARLAMENTO SI SIANO PIEGATI AGLI INTERESSI DI ENEL E DELLA SUA STRATEGIA AZIENDALE: peggio che nella “repubblica delle banane”, quasi tutti i partiti si sono prestati a modificare “ad aziendam” la Legge regionale n.36/97 istitutiva del Parco Delta del Po - Veneto e le normative ambientali, per superare la sentenza del Consiglio di Stato che nel maggio 2011, contrariamente ai parere di V.I.A. regionale e nazionale, ha dichiarato il progetto di riconversione a carbone incompatibile con il delicato equilibrio del Delta del Po.

Padova - No Coke Day: la Befana contro il carbone - Volantino (lato a)

Padova - No Coke Day: la Befana contro il carbone - Volantino (lato b)

Padova - No Coke Day: la Befana contro il carbone