Venezia #8marzo - Nessuno spazio a omofobi e razzisti

Impedito il presidio di forconi e fascisti in difesa della famiglia tradizionale dai militanti dei centri sociali

Utente: chicca
8 / 3 / 2014

Quest'oggi a Venezia gli attivisti dei centri sociali sono scesi in piazza contro l'appuntamento lanciato dai Forconi e da Forza Nuova che aveva come parole d'ordine la difesa della famiglia tradizionale contro l'educazione alla differenza nelle scuole (promossa dalla consigliera Camilla Seibezzi) e contro la costruzione della Moschea a Mestre.

Gli attivisti si sono ritrovati davanti al piazzale della Stazione Santa Lucia per impedire l'ennesima sfilata di gruppuscoli conservatori e alleati con le peggiori frange neofasciste. I forconi hanno infatti svelato la loro vera faccia manifestando di fianco a bandiere celtiche e conosciuti membri di Forza Nuova.

Con l'iniziativa di oggi i centri sociali ribadiscono che a Venezia non ci può essere spazio per chi inneggia a omofobia e razzismo soprattutto in una giornata come quella dell'otto marzo così come nella quotidianità.

Otto marzo per noi non è una festa rituale ma una giornata di lotta e di conflitto contro tutte le discriminazioni, contro vecchi e nuovi fascismi” affermano gli attivisti “è una provocazione aver permesso una manifestazione di questo tipo che promuove un modello di società intollerante e irrispettosa delle diversità siano esse sessuali, di genere o di provenienza geografica.

Grazie alla determinazione degli attivisti antifascisti il presidio non si è riuscito a svolgere e i suoi promotori sono stati scortati ai treni dalla Polizia per lasciare la città.

Di seguito la cronaca della giornata dal sito de “La Nuova Venezia”.

"Botte da orbi tra opposti schieramenti alla manifestazione indetta dalla destra contro la "deriva gay", contro il multiculturalismo e “in difesa della famiglia tradizionale” che era stata indetta davanti alla stazione di Santa Lucia a Venezia. Il corteo era stato organizzato dal movimento “9 dicembre” (i “forconi”) e da Forza Nuova. I centri sociali avevano però avvertito che sarebbero intervenuti con un "presidio antifascista", tanto che uno dei leader degli antagonisti, Tommaso Cacciari, aveva anche scritto su Twitter agli avversari: «Ma non avete ancora capito che Venezia non fa per voi?”.

Alle 14.30, quando i manifestanti dei centri sociali si sono presentati puntuali all’appuntamento la polizia non si era ancora schierata e i due gruppi sono venuti a contatto: una scazzottata violenta tra gli attivisti di destra, più numerosi ma che si sono messi a scappare, e quelli di sinistra che gliele davano. Uno dei leader locali di Forza Nuova, il segretario provinciale Sebastiano Sartori, ha rimediato una ferita alla testa ed è finito al pronto soccorso.

I poliziotti sono accorsi e sono riusciti, con una carica, a separare i due gruppi, mantenendoli a distanza di sicurezza.

Il segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore, ha annunciato una manifestazione fotocopia a Venezia entro fine mese.”

Il comunicato dei Centri Sociali

Venezia - Nessuno spazio a forconi e fascisti

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