Venezia - A.S.C. occupa Ex-Scalera abbandonato. La casa è reddito, il vero degrado è lasciare vuote.

16 / 10 / 2014

Nel 2001 il Comune di Venezia concedeva all'impresa romana Acqua Marcia, il cui proprietario è il noto affarista e speculatore Francesco Bellavista Caltagirone, l'autorizzazione a restaurare l'attuale Mulino Stucky con la promessa di realizzare, in compenso, un complesso residenziale in zona Ex-Scalera all'interno del quale avrebbe dovuto trovare posto anche una zona verde pubblica, un parco vista laguna aperto e accessibile alla cittadinanza. Il complesso residenziale, nei piani pattuiti, avrebbe dovuto offrire alloggi a buon mercato ai residenti veneziani - individuando come target sopratutto giovani coppie - con lo scopo di frenare l'esodo forzato verso la terraferma e allo stesso tempo riqualificare una zona abbandonata e degradata dell'isola Giudecca.

Passano gli anni e i lavori sembrano andare sempre più a rilento fino a quando la ditta edile Tasca, a cui erano stati affidati i lavori, non riceve più i finanziamenti stanziati dall'impresa romana in quanto, fortemente scossa dalle vicende giudiziarie del pluri pregiudicato Caltagirone, avvia le procedure di richiesta, poi accolte, del concordato preventivo al tribunale fallimentare di Roma. Il risultato, che poi fa emergere il paradosso, è che i lavori vengono fermati al 80% dalla realizzazione e che attualmente in zona Ex-Scalera, che avrebbe dovuto essere ripulita e restaurata, vi si trova il più grande esempio di abbandono e degrado in città. A farne le spese, oltre ai veneziani che avevano da tempo “prenotato” un alloggio a prezzo calmierato con la mediazione del Comune, lo è sicuramente tutta la cittadinanza la quale viene quotidianamente privata di spazio pubblico e bene comune.

In una città dove la turistificazione massiccia e incontrollata, da un lato, e la crisi finanziaria che, con la complicità di governi e amministrazioni locali, impone tagli al welfare e privatizzazioni indiscriminate dei beni comuni, ha portato alla svendita di molti palazzi storici e case comunali e isole lagunari (Dal Fontego dei Tedeschi alle vicende dell'Ex-Ospedale al Mare al Lido di Venezia, dal caso Campo di Marte in zona Zitelle passando anche per Poveglia ecc..), dove la gentrificazione ha prodotto un esodo forzato di cittadini “storici” verso la terraferma, l’EX-SCALERA rappresenta sicuramente un esempio, tra i molti, di mala gestione e speculazione.

Nella giornata del #16O, in cui in tutta Italia abbiamo visto i lavoratori del comparto della logistica incrociare le braccia e dar vita a blocchi e manifestazioni, a Venezia abbiamo voluto portare solidarietà e partecipazione a questa lotta. Negli ultimi mesi abbiamo visto allargarsi e variegarsi la tipologia di persone che, colpite e piegate dalla crisi, si è trovata in difficoltà economica e abitativa: da chi non poteva più affrontare le rate del mutuo a chi si è trovato di colpo senza assistenza e senza aiuti, a chi ha avuto la casa pignorata dalle banche. Appare quindi evidente che oggi più che mai parlare di casa è parlare di reddito, lottare per il diritto alla casa significa riappropriarsi di un reddito indiretto che le istituzioni non riescono più a garantire né a tutelare. Lo vediamo nella mancanza di soluzioni reali al problema abitativo contenute nel piano casa di Renzi come nell'assordante silenzio delle istituzioni locali che restano per lo più mute di fronte ad un'emergenza sempre più dilagante.

Questa mattina gli attivisti e le attiviste dell'Assemblea Sociale per la Casa hanno voluto aprire il cantiere alla cittadinanza. Per tutto l'arco della giornata è stato organizzando un presidio musicale, un attacchinaggio, un volantinaggio e un aperitivo sociale. Alle 17.00 si è svolta, sempre all'Ex-Scalera Liberata, un'assemblea cittadina a cui hanno partecipato in molti e dove, oltre a denunciare lo scandalo e l'abuso in questione, si è voluto lanciare un messaggio forte e chiaro: le case esistono, che siano esse pubbliche o private e che di fronte all’abbandono, che si trasforma quasi sempre in degrado, noi risponderemo con l’occupazione e con la riqualificazione. 

Occupata Ex-Scalera contro speculazione e degrado