Venezia Bene Comune: Clamoroso insuccesso del raduno padano.

Domani saremo al consiglio comunale per manifestare lo sdegno contro le violenze ordinate dal ministro Maroni.

18 / 9 / 2011

Che la Lega fosse in crisi era chiaro. Dopo anni di governo le sue promesse si sono infrante contro l’ennesima Manovra centralista, fatta di tagli agli enti locali, di tasse, di aumenti dei costi della sanita’ e di peggioramenti dei servizi.

Il “grande” raduno dei popoli padani che solo l’anno scorso aveva registrato ventimila presenze, oggi ha visto la misera partecipazione di meno di quattromila di militanti precettati. Ciononostante l’intervento di Bossi e’ stato accolto da rumorose contestazioni che segnalano un malcontento interno ormai inarginabile.

La commedia e’ davvero finita.

Del resto quanto accaduto ieri alla manifestazione di cittadini che ha contestato il raduno leghista, prova l’arroganza di un partito che ha perso completamente il contatto con le comunita’ locali e che impone decisioni centraliste a suon di manganellate, in Val di Susa come a Venezia.

Domani, dalle ore 14.30, noi promotori della manifestazione di sabato, saremo presenti in Consiglio comunale per denunciare l’inaccettabile anomalia democratica di un uso politico-privatistico delle forze dell’ordine. La responsabilita’ di quanto visto ieri e’ del ministro Maroni che ha imposto una gestione scellerata e autoritaria della piazza, calpestando le più elementari regole democratiche e le istituzioni cittadine. La nostra presenza di domani sara’ anche un segno di vicinanza e di affetto verso quei consiglieri comunali feriti dai manganelli di Maroni.

Tutto cio’ con l’aggravante di provocazioni da parte di esponenti delle forze dell’ordine che hanno seguito ed insultato gruppi di manifestanti per tutta la notte con il chiaro intento di innescare ulteriori incidenti. Proposito fortunatamente mancato grazie al buon senso dei cittadini.

La citta’ di Venezia, tradizionalmente libera, aperta e plurale, non aveva mai assistito ad una tale dose di arroganza e di violenza esercitata contro cittadini intenti a manifestare pacificamente. Domani ribadiremo la nostra indignazione, ma anche la più ferma convinzione che il tempo della Casta padana è finito, e inizia quello dell’alternativa.

 I promotori dell’appello “Venezia bene comune"

Venezia, 18 settembre 2011