Venezia: corteo anti-Lega sotto scorta

Il questore vieta l'arrivo in Riva Sette Martiri, stop a Santa Margherita

17 / 9 / 2011

Il questore di Venezia Fulvio Della Rocca ha imposto agli organizzatori della manifestazione di oggi, «Venezia è un bene comune: Lega Nord la commedia è finita», un mini percorso: non potranno sfilare per Strada Nuova, non potranno attraversare piazza San Marco e soprattutto non potranno affacciarsi in Riva degli Schiavoni e tanto meno raggiungere Riva Sette Martiri, dove già galleggia il maxi palco da cui Umberto Bossi, Roberto Maroni e gli altri leader della Lega terranno domani i loro discorsi.Ieri, e solo 24 ore prima nonostante la richiesta di autorizzare il corteo fosse giunta da giorni in Questura, il capo della Polizia veneziana ha comunicato che i manifestanti potranno raggiungere solo campo Santa Margherita partendo dalla stazione.La decisione è arrivata dopo che, giovedì, si era tenuta in Prefettura la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza. «Si tratta di disposizioni che, sulla base di motivazioni pretestuose e autoritarie, di fatto, costituiscono un inaccettabile impedimento allo svolgimento del corteo previsto e da tempo notificato» scrivono i promotori, il segretario della Fiom veneta Giorgio Molin, i consiglieri comunali Beppe Caccia e Sebastiano Bonzio, il coordinatore provinciale del Sel Sandro Sabiucciu, la responsabile di Stop Razzismo Vittoria Scarpa, i portavoce dei centri sociali Rivolta e Morion Michele Valentini e Tommaso Cacciari.«La manifestazione non avrebbe creato alcun problema di ordine pubblico...non abbiamo esitazione nel definire questa ordinanza una vera e propria provocazione contro l'esercizio


del diritto costituzionale a manifestare liberamente» prosegue il comunicato, che ricorda come ai manifestanti della Lega Nord, nonostante alcuni di loro due anni fa picchiarono e insultarono in modo razzista due camerieri extracomunitari e per questo sono stati anche condannati, viene concesso «di scorazzare a piacimento per la città».Anche il segretario di Rifondazione Paolo Ferrero critica la decisione. Prima della decisione c'erano stati tentativi di mediazione, anche perchè i promotori si erano detti disposti ad aggirare l'area marciana e soprattutto a fermarsi in Riva degli Schiavoni senza arrivare in Riva Sette Martiri dove c'è il grande palco. Ma la Lega Nord aveva chiesto, nonostante il corteo di oggi si svolga un giorno prima del loro, di vietare la manifestazione ed evidentemente il ministro degli Interni leghista ha ascoltato l'appello e ha dato ordini in tal senso al questore di Venezia. I promotori del corteo, intanto, hanno chiesto un incontro urgente con il prefetto Luciana Lamorgese, ma rinnovano l'appello a veneziani ad essere presenti oggi alle 15 sul piazzale della stazione ferroviaria di Venezia per la manifestazione «a difesa della democrazia e della dignità della città».

tratto da LaNuovaVenezia