Verso la manifestazione del 25 settembre

Venezia - Il comitato NO GRANDI NAVI riempie Rialto

300 persone all'assemblea pubblica in Pescheria

16 / 9 / 2016

La città ha risposto con una presenza di massa all'invito del Comitato No Grandi Navi di Venezia a partecipare all'incontro pubblico di ieri sera. Un incontro irrituale, una scommessa, quella di dare appuntamento in un luogo aperto, visibile, centrale. I 300 Veneziani che, puntuali alle 18.30, affollavano la struttura coperta della Pescheria, sede diurna dello storico mercato del pesce, sono la fotografia migliore di una città tutt'altro rassegnata a piegarsi agli interessi delle multinazionali crocieristiche, appoggiate dai suoi lobbisti locali: l'Autorità portuale, la Venice Terminal Passeggeri e il sindaco Luigi Brugnaro.E' dunque da questo luogo, da molti percepito come “el cuor de Venexia” che viene lanciato un messaggio chiaro: saremo tantissime e tantissimi alla manifestazione del prossimo 25 settembre.

Una grande festa per dire no al passaggio delle grandi Navi in Laguna, una battaglia le cui ragioni vengono esposte da Marta Canino, Stefano Micheletti e Giuseppe Tattara, voci del Comitato. Un no supportato dalla possibilità di indicare un'alternativa nel posizionamento di un nuovo terminal alla Bocca di porto del Lido, proposta che permetterebbe di preservare l'occupazione, ma ferocemente osteggiata dalla Venice Terminal Passeggeri che non vuole perdere la concessione delle attuali banchine, conquistata senza gara pubblica. Viene inoltre sottolineato come sia in atto un progressivo processo di privatizzazione della stessa società di gestione della Marittima di S. Marta, le cui azioni sono state acquistate, in quantità massiccia, dalle stesse compagnie crocieristiche. Oltre dunque all'evidente conflitto di interessi, ci si chiede quale sviluppo può avere un porto i cui clienti (gli armatori delle grandi navi) decidono anche le tariffe di utilizzo. Le proposte di nuovi scavi di canali lagunari, avanzate dall'Autorità Portuale e spesso appoggiate dal Comune, oltre a essere potenzialmente catastrofiche per l'ecosistema lagunare, sembrano più che altro un maldestro specchietto per le allodole, costruito per prendere tempo e per preservare uno status quo sempre più insostenibile. Esistono poi evidenti problemi di sicurezza, gli incidenti degli ultimi giorni sono sotto gli occhi di tutti, senza scordare quelli legati all' inquinamento dell'aria. Rilevazioni scientifiche mostrano, al passaggio delle navi, dei picchi preoccupanti di emissioni di polveri sottili. E' necessario dunque impostare un nuovo sistema di misurazioni e imporre dei filtri a tutte le imbarcazioni a motore.

Molti gli interventi della serata che si sono concentrati su aspetti cruciali di un diritto alla città che Venezia ha davvero bisogno di riaffermare: il controllo dei flussi turistici (Roberta Bartoloni), la residenzialità e il bisogno di rinnovare le politiche di edilizia pubblica e di housing Sociale (Matteo Secchi), il retaggio culturale di una Venezia ribelle, solidale, accogliente, colta e femminile (Maria Fiano), la contrarietà a proposte di nuovi scavi in Laguna (Giovanni Andrea Martini), la necessità di rompere con il centralismo statale che bistratta la città per riportare la questione Venezia al centro dell'agenda del paese (Andreina Zitelli), l'urgenza di non svendere ai grandi brand del lusso il patrimonio storico architettonico (Cristiano Gasparetto), la necessità di ripensare in forme sostenibili il modello turistico e di circolazione della città, la contrarietà all' “opzione Marghera” (Carlo Giacomini).

Una discussione ricca insomma, che dovrà trovare un momento di grande visibilità e potenza il 25 settembre, giorno in cui Venezia si raccoglierà, dal primo pomeriggio, attorno al palco galleggiante che il Comitato porterà alle Zattere, perchè sia visibile alle sei (ripetiamo sei) grandi navi che quel giorno transiteranno nel Canale della Giudecca.

Dal palco si alterneranno ospiti importanti. Nicoletta Dosio, attivista storica della lotta No Tav che ha deciso di violare le misure cautelari per trasmettere la testimonianza della Val Susa. Alcuni attivisti dei comitati barcellonesi che si stanno battendo contro gli effetti del turismo di massa nel capoluogo catalano e contro le grandi navi da crociera. I comitati campani di Chiaiano “Stop Biocidio” che da anni si battono contro il businness illegale dei rifiuti e per il diritto alla salute.

Moltissimi gli ospiti musicali in programma, per la line up completa vi invitiamo a consultare il facebook del Comitato. Assieme a molte band locali, che si alterneranno nel pomeriggio, è prevista anche la presenza di Eugenio Finardi.

L'appuntamento è per tutt*, in barca o a piedi, alle Zattere, dalle ore 15 del prossimo 25 settembre.