Venezia - La residenza non si tocca, ASC occupa l'ufficio anagrafe

Conferenza stampa all'interno dell'ufficio Anagrafe per protestare contro la prima revoca della residenza ad un occupante. Lancio di una campagna per il diritto alla città e assemblea pubblica il 5 novembre davanti alla sede del Comune di Venezia

23 / 10 / 2014

Un centinaio di attivisti dell'Assemblea Sociale per la Casa di Venezia-Mestre ha occupato simbolicamente la sede dell'ufficio anagrafe del Comune di Venezia dove si è tenuta una conferenza stampa per comunicare e condannare la prima revoca della residenza, in applicazione dell'articolo 5 del Piano Casa di Renzi, consegnata lunedì scorso ad un occupante di Marghera.

Questo provvedimento e la sua applicazione consegnano di fatto un cittadino alla “clandestinità”, privandolo dei diritti alla cittadinanza che sono inalienabili come quello all'istruzione, alla sanità e di fatto alla possibilità di accedere ai servizi di welfare della città in cui si vive. 

Significa non essere più cittadini, essere condannati all'invisibilità all'interno del proprio Comune. 

Inoltre questo primo provvedimento sarà seguito dal distaccamento delle utenze (energia, acqua, gas) pur di fronte a contratti regolarmente stipulati e regolarmente pagati.

Una vera e propria manovra di sgombero, non più attraverso l'uso della forza pubblica, ma rendendo di fatto invivibile un'abitazione, riconsegnandola così all'abbandono e al degrado, di cui l'Asc, al contrario dell'Ater e delle istituzioni preposte, si è sempre occupata, recuperando e riqualificando i propri alloggi attraverso progetti riconosciuti anche a livello europeo sull'auto-recupero, il riutilizzo dei materiali, la messa in comune delle conoscenze e delle energie.

Viviamo in una città che, come abbiamo più volte denunciato, sta pian piano perdendo i propri cittadini, veneziani e non, studenti e lavoratori, e che preferisce lasciare larga parte delle case pubbliche al degrado e all'abbandono piuttosto che assegnarle, restando muta o indifferente di fronte a fenomeni di speculazione (ex-Scalera o Campo di Marte).

L'Asc ha deciso di rispondere ad un'emergenza abitativa sempre più pressante e che colpisce fasce sempre più vaste di cittadini occupando alloggi non assegnabili proprio a causa del loro stato di abbandono e degrado, e di renderli nuovamente abitabili perché in questa città vogliamo vivere, lavorare e studiare.

Questi provvedimenti che il Commissario Zappalorto ha cominciato ad applicare da questa settimana non ci fermeranno, la direzione che abbiamo intrapreso oggi è chiara e determinata: contro i tagli ai servizi e al welfare, contro l'applicazione dell'articolo 5 e per un piano casa che risponda davvero alle problematiche abitative non con soluzioni fittizie e che non tengono conto della realtà ma con proposte nuove, concrete, dal basso che creano riqualificazione e danno valore aggiunto alla comunità tutta. Questi progetti esistono da anni ed è giunto il momento che vengano presi in considerazione. Da oggi inizieremo una campagna per il diritto alla città, contro degrado e sprechi. Il 5 novembre vogliamo affrontare questi temi in un'assemblea pubblica davanti a Cà Farsetti.

A quest'assemblea è stato pubblicamente invitato il Commissario Zappalorto, incontrato casualmente all'uscita dagli uffici in cui si era svolta l'iniziativa. 

Egli ha ammesso di non avere idea di quanto l'Asc ha fatto per la città in questi anni e di fronte alla nostra determinazione e alla concretezza delle nostre idee ha dichiarato di voler avere un colloquio con noi. Questo sarà possibile solo dopo una presa di responsabilità vera da parte sua nei confronti della città che è stato chiamato a governare che può concretizzarsi solo con il blocco immediato dei provvedimenti di revoca delle residenze. L'invito è stato lanciato, come sempre ci dichiariamo disponibili al dialogo ed al confronto ma al contempo non saremo mai disponibili a lasciare le nostre case, ad essere derubati dei nostri diritti, a diventare invisibili.

 La città è di chi la abita e la vive ogni giorno e noi non ci rinunceremo mai.

Stay tuned!

Assemblea Sociale per la Casa Venezia - Mestre

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