Venezia: leghisti pestano a sangue cameriere albanese

Beppe Caccia: “Venezia rifiuta l'odio e la violenza razzista"

13 / 9 / 2009

“Chiederò che tutte le forze politiche democratiche, lunedì in Consiglio comunale, votino un documento di ferma condanna dell’ignobile aggressione razzista verificatasi oggi a San Marco.”

Così il capogruppo dei Verdi Città Nuova al Comune di Venezia, Beppe Caccia denuncia “l’episodio gravissimo avvenuto in città, dove otto squadristi, militanti della Lega Nord che partecipavano al raduno del Padania Day di Riva degli Schiavoni, hanno assaltato intorno alle 11.40 il ristorante Alla Bricola, senza alcun apparente motivo, se non quello di pestare a sangue uno dei camerieri, cittadino albanese, e di intimidire i proprietari e gli altri lavoratori immigrati del locale.

Un pestaggio in piena regola, con pure ed aberranti motivazioni razziste.

“E’ inquietante il fatto che ciò sia avvenuto in una zona della città che era super presidiata dalle Forze dell’Ordine, fin dalle prime ore del mattino. Ma, forse, le decine di poliziotti e carabinieri, in divisa e in borghese, che stazionavano nell’area, erano troppo impegnati a dare la caccia ai cittadini vicentini del movimento ‘No Dal Molin’, per accorgersi delle squadracce razziste in camicia verde che scorazzavano per Venezia alla ricerca dello straniero da pestare.”

“Due pesi e due misure per il Ministero dell’Interno di Maroni: pugno di ferro con donne e uomini vicentini che manifestano per la vera autonomia e indipendenza del Veneto, terra da liberare da basi e istallazioni militari; mano libera per gli energumeni leghisti che aggrediscono lavoratori immigrati. Ma Venezia, se lo devono mettere bene in testa, è città aperta, ospitale e cosmopolita e rifiuta con disgusto l’odio etnico e la violenza razzista, propagandati dalla Lega e praticati dalle sue camicie verdi"