Questa mattina, in occasione del primo consiglio della giunta Zaia, molte associazioni, tra cui Donne in movimento e Fuxia Block, hanno manifestato sotto Palazzo Ferro Fini per contestare le inaccettabili dichiarazioni del neo governatore del Veneto riguardo la Ru 486.
Numerosa la presenza a Venezia di donne provenienti da tutta la Regione; l'iniziativa si è svolta con molti interventi dal megafono e con la presenza di uno striscione che in queste ultime settimane di iniziative è stato portato a Mestre, Padova e Treviso e che ha raccolto le frasi e i pensieri di tutte quelle donne che hanno voluto rivendicare la propria libertà di scelta e la propria autodeterminazione.
Sono state poi appese delle sagome con dei messaggi scritti che simbolicamente rappresentavano tutte quelle donne che oggi non potevano essere presenti per motivi di lavoro o di studio, come mamme, studentesse e precarie.
In seguito, una delegazione di Donne in movimento è stata ricevuta dalla minoranza del Consigio Regionale e dalla consigliera Laura Puppato: in questa sede sono state consegnate le numerosissime firme di tutte quelle persone che hanno voluto far sentire la propria voce in difesa della libertà di scelta di ognuno.
Inoltre il Consiglio ha assicurato una maggiore attenzione ai quei finanziamenti pubblici veneti che vengono destinati purtroppo a garantire la presenza del "Movimento per la vita" e di altre associazioni anti-abortiste nei consultori e negli ospedali.
In quest'occasione c'era anche la presenza di vari comitati contro gli inceneritori, per continuare la battaglia in difesa dell'ambiente, della salute, dei beni comuni e del territorio.
