Venezia - Martedì 31 Maggio tutti in tenda in Piazza san Marco

Giù le mani dal Referendum!

31 / 5 / 2011

Arroganza dei forti? Nel giorno degli esiti della tornata elettorale, delle valutazioni e delle piazze in festa, incombe comunque sui cieli di quelle stesse piazze la nube nera e pesante del decreto "omnibus". Approvato da camera e senato, il decreto mette in dubbio di fatto il referendum, la possibilità di esprimersi sulla questione nucleare. Di esprimersi di nuovo, verrebbe da dire. Dopo 25 anni. Dopo una seconda Chernobyl. E dopo i progressi della ricerca sulle fonti di energia rinnovabile. Uno scippo, vero e proprio.

Il decreto omnibus è solo l'ultimo strumento messo in campo dai poteri forti (?) per sabotare il referendum del 12-13 giugno. Si aggiunge al silenzio dei media, all'altalena delle date fino alla scelta di fissarele date del voto a metà giugno, dopo le amministrative. Si aggiunge agli spot, costossimi e ingannevoli trasmessi dalle televisioni pubbliche e private. Se è chiaro che l'abrogazione della norma sul ritorno al nucleare mette a nudo il re, ne dimostra paure e debolezze se è chiaro che si tratta della manovra di Berlusconi e soci per evitare la valanga di SI del 12 giugno. E' allo stesso modo chiaro che si tratta di un tranello per far uscire dalla porta quello, che per loro stessa ammissione, vorrebbero far "rientrare dalla finestra" tra sei mesi o un anno. Passato l'effetto Fukushima, forse. Ed è chiaro che in gioco ci sono ancora una volta non solo il nucleare e i rischi e le implicazioni per una società e un paese che nel 2011 ancora decidono di affidarsi a fonti di energia non rinnovabili, non infinite e soprattutto pericolose e costose ma è chiaro soprattutto in questa manovra sono in gioco democrazia e dignità.

Dopo aver ottenuto la fiducia alla camera e l'approvazione al senato, l'ultima parola spetta all'ufficio elettorale della Corte di Cassazione che si riunirà e si esprimerà in merito mercoledì mattina.

Per questo da Venezia un appello che sta rimbalzando di città in città, di comitato in comitato: l'invito a recarsi, tutte e tutti armati di tenda, sacco a pelo e bandiera, alle 18:00 in Piazza San Marco, per passare lì la notte ed aspettare assieme la decisione della Corte di Cassazione, per ribadire, ancora una volta, che questo referendum si deve fare.Per ribadire che il 12 si andrà a votare SI per fermare il nucleare. Che la democrazia parte dal basso, dalla raccolta delle firme, dalla necessità che tutte e tutti sentono di decidere del loro presente e del loro futuro.

GIU' LE MANI DAL REFERENDUM.