Venezia - Moriremo tutti!

Comunicato del collettivo LISC

9 / 4 / 2015

Utilizzare titoli allarmistici per catture un po' d'attenzione puo' funzionare a vendere qualche copia di giornale, forse, ma non risponde alle questioni ancora aperte ad un anno dalla liberazione del giardino di Cà Bembo. 

A noi che del "bene" dello spazio e del parco abbiamo fatto la nostra priorità il titolo "Giardino CàBembo l'Arpav: c'è diossina" fa più che altro sorridere associato a "aspettando l'incontro del 28 Aprile".Evviva! Ma al di la dei proclami cosa c'è da celebrare?E' da novembre 2013 (durante la mobilitazione #invendibili eran statifatti i carotaggi) che chiediamo che siano resi pubblici i risultatidelle analisi del terreno, nonché che venga avviato un iter pubblicoper un progetto di bonifica. Anche se non invitati ufficialmente quindi ci saremo anche noi all'incontro pubblico per due ragioni:

1) vogliamo sapere, dato che le autorità competenti hanno escluso qualsiasi rischio di contaminazione nel giocare, leggere, respirare nel parco, se allora il quantitativo di sostanze inquinanti rilevate siano attribuibili all'attività prolungata in passato dell'inceneritore di Sacca S.Biagio e delle numerose fabbriche dellaGiudecca e quindi riscontrabili - se ricercate - anche negli altri spazi verdi di proprietà delle Università Cà Foscari e IUAV e non si renda pertanto urgente la chiusura preventiva di tali giardini. E'forse proprio solo questo giardino che si vuole tenere chiuso almeno per i prossimi anni? 

Dopo tutto questo tempo durante l'incontro pubblico scommettiamo verrà nuovamente ribadita la volontà di aprire una convenzione con la scuola Reniel Michiel, il che potrà avvenire solo dopo la bonifica che partirà solo dopo l'elaborazione del progetto che verrà presentato tra sei mesi. Campacavallo. Il tutto a parole, ma nero su bianco non si vede niente tranne l'intenzione di chiusura. Serve veramente chiudere questo prezioso verde pubblico se non esiste grave pericolo per chi ne fruisce a patto di non ingurgitare terra a cucchiaiate? Se la risposta sarà " lo dice laLegge" allora saremo dei fuorilegge perchè fintanto che non verrà sostituita zolla per zolla (perchè questa sarà in finale la bonifica)e non sarà stipulata ed attivata la convenzione per i bambini e l'apertura alla cittadinanza noi continueremo a tenere aperto e vivo spazio e parco.Lo teniamo così aperto che offriamo al Rettore Bugliesi l'occasione pubblica di venire ad incontrarci sul terreno della discordia sabato11 aprile in occasione della "Festa della semina dei sogni" quando cioè pianteremo ortaggi e piante nell'orto creato con terra importata e certificata da un'azienda agricola del nostro territorio. 

Inoltre invitiamo l'Amministrazione a farsi carico dello smaltimento dei detriti, materiali edili e alberi tagliati ed abbandonati da oltre un anno per mano di addetti pagati dall'Università.2) Dal 1 maggio 2014 come collettivo Liberi Saperi Critici abbiamo restaurato, curato ed assunto la responsabilità di un uso consapevole del Giardino di Cà Bembo e senza che nessun problema insorgesse, anzi con il fiorire di attività e progetti in collaborazione con docenti diCà Foscari ma anche studenti e docenti di IUAV ed Accademia, il nostro indice di gradimento da parte dell'Ateneo è diminuito sempre più. 

Dai salvatori dei palazzi contro la scellerata svendita dell'ex Rettore Carraro ora siamo gli occupanti con cui il Rettore si rifiuta di dialogare come scritto di suo pugno in risposta ad una nostra mail di richiesta di incontro per discutere della progettualità accademica del progetto DOSC...una sfida che ci siamo posti per amore dello studio e per la voglia di superare una didattica dequalificata e modulare, una sfida vinta e che ha visto la collaborazione di giornalisti di fama internazionale come Lorenzo Trombetta, docenti di Università quali Mohammad Rahimi da Kabul per citarne solo alcuni. A noi sembra chequesto sia proprio il nostro mestiere, anzi siamo un'eccelenzadell'Ateneo e non temiamo di affermarlo. Un bravo educatore dovrebbevalorizzare ed incentivare esperienze come quella che ha vita traqueste mura un tempo abbandonate e non reprimerle.

Siete tutte e tutti invitati quindi sabato 11 aprile a CàBembo per un
pomeriggio di semina i cui frutti saremo qui a cogliere tutt* assieme
nei prossimi mesi caldi! 

Pomeriggio di semina i cui frutti saremo qui a cogliere tutt* assieme nei prossimi mesi caldi!