Anche a Venezia, così come in altre città d'Italia, oggi circa 300 attivisti, membri di associazioni ambientaliste e centri sociali hanno partecipato al flash mob organizzato dal comitato “Vota sì per fermare il nucleare”, per ribadire con ancor più determinazione in questa giornata (che è, appunto, il 25° anniversario della catastrofe di Chernobyl e arriva poco dopo quella di Fukushima) che le uniche sicurezze del nucleare sono i rischi che porta con sé e in cui ha trascinato già troppe vite.
Rischi che in Italia vanno e possono essere fermati con un importante strumento che stanno cercando di far passare quasi “inosservato” ai cittadini: il referendum del 12 e 13 giugno che contiene anche un altro nodo ambientale fondamentale, quello contro la privatizzazione dell'acqua.
Diventa, quindi, tre volte più importante scegliere di andare a votare, scegliere SI' per dire no al nucleare e no alla privatizzazione, per le energie rinnovabili come bene comune, per i beni comuni.