Vergognoso voltafaccia di Grafica Veneta all’incontro in prefettura. Nessuna assunzione per i lavoratori schiavizzati

17 / 8 / 2021

Si è tenuto ieri in Prefettura a Padova l’incontro con Grafica Veneta programmato nella giornata di venerdì 13 agosto. Nel precedente incontro si era infatti deciso di riconvocare il tavolo per andare ad analizzare puntualmente la situazione dei singoli lavoratori di BM Services che lavoravano in Grafica Veneta. L’obiettivo esplicito era  aprire una trattativa concreta sulle possibili assunzioni. Il 13 agosto come OO.SS. avevamo ribadito la nostra posizione: ossia la richiesta di assunzione a tempo indeterminato di tutti i circa 20 lavoratori che avevano il badge per entrare in azienda. Lo scopo dell’incontro di oggi era quello  di andare a verificare, dati alla mano, chi effettivamente aveva lavorato in Grafica Veneta, da quanto tempo e con che tipo di contratto, per arrivare ad un accordo in grado di sanare una situazione vergognosa di grave sfruttamento, ricatto e minacce. L’incontro di ieri si sarebbe dovuto tenere già nel pomeriggio di venerdì 13, ma l’indisponibilità dell’Avv. Spata che rappresenta l’azienda, ci ha portato ad individuare un'altra data: questo ci dice che tra sabato e domenica Franceschi ha maturato una chiara e netta decisione politica, in netto contrasto con quello che si sarebbe già potuto definire nella giornata di venerdì.

Questa mattina, nella più assoluta incredulità di tutti i presenti tutti, compresi il Vice prefetto Vicario, il Vice Capo di Gabinetto della Prefettura ed il Vice Questore, l’Avv. Spata ha aperto l’incontro affermando che poichè il Segretario della CGIL in una intervista avrebbe dichiarato che era imprescindibile che tutti i lavoratori interessati venissero assunti, Grafica Veneta ha ritenuto legittimo cambiare idea. Così  ci è stato comunicato che la possibilità di assumere tutti o di una parte dei lavoratori era totalmente svanita, salva la possibilità di una qualche forma risarcitoria e, forse, la possibilità di assumere uno, barra due lavoratori a tempo determinato. Grafica Veneta (diversamente da quanto dichiarato da  Franceschi  una decina di giorni fa) per giustificare del punto di vista economico tale clamoroso volta faccia ci ha comunicato inoltre di aver perso una decina di milioni di commesse: per questa ragione non solo non vi sarebbe improvvisamente alcuna possibilità di assumere i lavoratori, anzi la minaccia sarebbe il ricorso alle ferie forzate e agli ammortizzatori sociali per gli attuali dipendenti diretti.

Questo ennesimo voltafaccia ci dice chiaramente che Grafica Veneta non ha mai avuto alcuna intenzione di risolvere questa vertenza per vie sindacali, ma preferisce rischiare di avviare l’azienda verso una crisi più profonda, piuttosto che accettare un terreno di confronto  che avrebbe potuto essere risolto in poco tempo, evitando anche tutta l’attenzione dei media su una vicenda a tal punto clamorosa e pesante da suscitare l’intervento del Papa. L’operazione e la retorica a cui oggi abbiamo assistito risulta ancora più odiosa in quanto vi è un tentativo esplicito di mettere i lavoratori di Grafica Veneta contro i lavoratori di BM Services attribuendo a chi si è ribellato ad un sistema schiavista una, contrazione delle commesse tutta da verificare.

I lavoratori, riuniti in assemblea al termine dell’incontro  sono stati informati che BM Services ha disposto il pagamento della mensilità di luglio e che la Prefettura ha convocato per mercoledì prossimo alle 15,30 l’Amministratore di BM Services nominato dal Tribunale per una verifica sulla situazione dell’azienda, il loro impiego in altri appalti e l’eventuale attivazione degli ammortizzatori sociali più consoni. È stato ribadito che, a fronte dell’arroganza dimostrata da Grafica Veneta,  la lotta dovrà essere intensificata allargandone il consenso, la solidarietà. Nella giornata di mercoledì, al termine dell’incontro in Prefettura, si terrà una nuova assemblea nelle quale verranno decise le tappe e le forme di lotta più efficaci per restituire un lavoro degno a dei lavoratori che per troppo tempo sono stati gravemente sfruttati sotto il ricatto le minacce e le estorsioni dei caporali.