Verona - Abbattere i muri della vergogna e dell'isolamento

Dopo aver eseguito lo sfratto di un uomo che ha tentato il suicidio l'Agec ha murato la porta della sua abitazione, abbattuta poi dagli attivisti della Rete sociale per il diritto alla casa

16 / 1 / 2015

Mercoledì 14 Gennaio alle ore 7.00 a Verona succede un episodio gravissimo. Un signore italiano, Giorgio, ha tentato di togliersi la vita quando la polizia è entrata nel suo vecchio appartamento Agec in via Scuderlando, che aveva deciso di occupare dopo lo sfratto esecutivo ad Aprile dello scorso anno, con l'intento di cacciarlo dall'abitazione per porla sotto sequestro.

Giorgio era stato seguito l'anno scorso nella sua problematica di sfratto dai militanti della “Rete sociale per il diritto alla casa” e “Adl Cobas Verona”. Lo sgombero era stato rinviato per cinque volte grazie alla determinazione degli attivisti ma, arrivati al quinto accesso dell'ufficiale giudiziario svoltosi nell'Aprile 2014, non c'è stato verso di fermare l'azione di sgombero da parte delle forze dell'ordine. Il signore abitava da solo nel piccolo appartamento dell'Agec, ed era da tempo disoccupato nonché malato di depressione, e per questo non era riuscito a pagare gli ultimi affitti, troppo alti da sostenere per la sua situazione economica e fisica, nonostante si trattasse di una casa popolare. Così, dopo lo sfratto, aveva preso la decisione di occupare per necessità il suo appartamento nel quale è riuscito a vivere senza luce e gas (tolti immediatamente dai funzionari Agec) fino a Gennaio di quest'anno.

Mercoledì mattina però, l'Agec, ricevuto il via libera dalle autorità, ha voluto sequestrare l'appartamento di via Scuderlando senza preavviso. Alle sette del mattino la polizia, dopo aver bussato per più di un'ora alla porta di Giorgio e vedendo che il signore non aveva intenzione né di aprire né di lasciare la sua abitazione (e la sua vita degli ultimi anni), ha deciso di entrare ed eseguire l'azione con la forza, pur sapendo che si trattava di una situazione particolare e di una persona malata. Giorgio nel frattempo si era messo una corda al collo e si stava per togliere la vita, fino a quando un poliziotto è riuscito a non fargli compiere quel gesto. A seguito una lite tra la polizia e l'occupante, il quale è stato poi ammanettato e portato al reparto di psichiatria dell'ospedale di Borgo Roma in pigiama, senza scarpe né effetti personali. Tutto il materiale di Giorgio presente all'interno della casa è stato rimosso dai vigili del fuoco e la porta di casa è stata murata.

Giovedì mattina le testate dei giornali di Verona hanno riportato quella che purtroppo è l'immagine assurda e disumana degli sfratti, facendo passare Giorgio come un criminale e il poliziotto che l'aveva salvato come un eroe; nonostante fosse lo stesso poliziotto che, assieme ai colleghi, stava per cacciare con la forza e senza preavviso una persona malata dal luogo in cui aveva vissuto per anni.

Dopo l'accaduto varie soggettività veronesi, soprattutto coloro che avevano partecipato alla difesa dello sfratto del signore, hanno deciso di rispondere in maniera determinata per chiedere casa e dignità per una persona abbandonata dalle istituzioni e dagli enti che dovrebbero seguire queste situazioni. Così giovedì pomeriggio una ventina di attivisti/e e cittadini/e solidali hanno abbattuto con mazze e scalpelli il “Muro della Vergogna e dell'Isolamento” davanti alla porta dell'appartamento e hanno presidiato davanti al condomino tutto il pomeriggio.

Attualmente Giorgio è ancora in ospedale, ma non stanno mancando le visite degli attivisti/e, che sono riusciti ad avere il recapito del deposito dove erano stati portati i suoi mobili ed effetti personali e si stanno organizzando per riportarglieli.

Quanto accaduto mercoledì mattina è da considerarsi un episodio disumano, ma che purtroppo rappresenta le conseguenze di una logica altrettanto disumana: quella degli sfratti. Per questo non smetteremo a Verona di continuare ad interrogarci ed organizzarci per portare avanti la lotta per il diritto all'abitare.

CONTRO LA LOGICA DEGLI SFRATTI:

CASA, REDDITO, DIRITTI E DIGNITA' PER TUTT*!

GIORGIO NON È SOLOarrow-10x10.png!

Attivist* e cittadin* solidali a Giorgio