Sabato 1° marzo, il “comitato e l'associazione NO 194” organizza una preghiera di 9 ore contro la legge 194, la legge sull'interruzione volontaria della gravidanza, davanti ad alcuni ospedali italiani, tra cui quello di Vicenza.
In Italia e in Europa crescono le pressioni antiabortiste.
Recentemente il Parlamento europeo ha bocciato la risoluzione Estrela, che sollecitava gli stati dell’Unione a sviluppare una legislazione che permettesse ad ogni persona di vivere liberamente la propria sessualità e di decidere se interrompere la gravidanza senza alcun rischio ed inoltre il governo spagnolo ha approvato una proposta di legge che riduce notevolmente le possibilità di interruzione volontaria della gravidanza.
"Affermiamo che sulla maternità alle donne spetta la prima parola e l’ultima”.
In tutta Europa e in tutto il mondo le associazioni no-choice e cosiddette prolife, il movimento per la vita, il centro aiuto alla vita, sono tutte associazioni cattoliche fondamentaliste e reazionarie che tentano di imporre il controllo sui corpi femminili in tutto il percorso della vita,dalla nascita fino alla morte, in nome del valore astratto della vita in sé.
In Italia, negli ultimi anni in diverse regioni, appoggiandosi a politiche più che compiacenti (ad es. nel nord Formigoni in Lombardia, Cota in Piemonte, Zaia in Veneto) sono penetrati in modo subdolo all'interno delle strutture pubbliche come i consultori dove operano con il loro personale disincentivando la contraccezione e tentando di convincere le donne a non abortire.
Organizzano veglie e preghiere davanti agli ospedali esibendo la loro orrenda propaganda con feti crocifissi ed altre immagini di dubbio gusto.
Anche in merito al fine vita, queste associazioni, pongono le loro oscure teorie per sostituirsi alla volontà dei singoli, e tra l'altro spacciando per “eutanasia” qualunque forma di rifiuto dell'accanimento terapeutico.
Per questi tristi personaggi il diritto di scelta, di autodeterminazione di ciascuno deve essere annientato e sostituito da un potere che controlla i corpi e le volontà di ciascuno: nella vita e nella negazione di una morte dignitosa.
I prolife sono contro le donne, i gay, le lesbiche, sono contro tutto quello che gli appare diverso, pericoloso perchè afferma con il proprio corpo la liberà di scegliere e di autodeterminarsi.
Bisogna opporsi con determinazione alla violenza dei “prolife”, di chi pretende di imporre la propria presenza integralista in luoghi che sono e devono rimanere pubblici e laici.
Libertà di scelta, diritti, autodeterminazione!
a seguire l'appello di Vicenza:
VERSO L´OTTO MARZO 2014: YO DECIDO!
Appello per sostenere la libertá di scelta delle
donne e per contestare le associazioni pro-life che si riuniscono all´esterno
degli ospedali per pregare contro l´aborto e chiedere l´abrogazione della legge 194.
Siamo ad una settimana dall´8 marzo 2014. Una
ricorrenza simbolica, la festa della donna, che per noi vuole essere motivo di
denuncia e di lotta, e non una vuota ricorrenza. Per questo saremo all´esterno
dell´ospedale di Vicenza sabato 1 marzo.
In questa giornata, infatti,le associazioni
“pro-life” organizzano una preghiera di 9 ore, davanti a numerosi ospedali
pubblici tra cui quello di Vicenza, chiedendo l´abrogazione della legge 194
sull'interruzione volontaria di gravidanza.
Nel loro sito, no 194.org, lancian inoltre una
manifestazione il 14 aprile a Milano, in cui sfileranno per richiedere un
referendum di abrogazione della legge.
Le associazioni prolife, il movimento per la vita e
il centro aiuto alla vita, sono tutte associazioni cattoliche fondamentaliste e
reazionarie, che tentano di imporre il controllo sui corpi delle donne, in nome
del valore astratto della vita in sé. Aggiungiamo una nota di colore: il
presidente
dell´associazione “no194” é un uomo.
Ci sembra che in Italia e in Europa si stia sviluppando
una pericolosa tendenza, che ci riporta ad anni bui; anni di ferri da calza, di
prezzemolo, di colpa e di vergogna. Dalla legge antiabortista del governo
spagnolo, alle dichiarazioni pro-life della neo ministra alla semplificazione e
istruzione Marianna Madia (che giura da ministra con un pancione all´ottavo
mese, e a breve sará in maternitá: potessimo fare tutte cosí!!); al cimitero
per feti voluto a Firenze dal neo premier Renzi, la situazione ci sembra sempre
piú preoccupante in quanto si restringe sempre di piú lo spazio dei diritti
conquistati dalla donne a suon di morti e denunce.
Come sostengono le donne spagnole di “Yo Decido!”,
la campagna che ha portato migliaia di persone in piazza a Madrid, a gennaio,
contro la nuova legge spagnola antiabortista:”decidere ci rende libere!!” Gli
aborti non diminuiscono per imposizione politica,né tantomeno per effetto di
una legge ipocrita e pericolosa!
I prolife si schierano invece contro le donne, i
gay, le lesbiche; contro tutto quello che gli appare diverso e pericoloso
perchè afferma con il proprio corpo la libertà di scegliere e di
autodeterminarsi. E´inutile urlare a gran voce contro il femminicidio, se poi
la violenza di genere diventa strutturale e passa sui corpi delle donne e sulla
loro possibilitá di autodeterminarsi.
E`inutile colpevolizzare le giovani e la loro
sessualitá, se pochissimi soldi vengono spesi in campagne di prevenzione delle
gravidanze indesiderate; se diventa praticamente impossibile reperire
contraccettivi come la pillola del giorno dopo; se ogni decisione viene presa
in maniera ideologica, con una pesante matrice cattolica alla base, e non si
pensa che si gioca sulla pelle delle donne.
E´ inutile additare chi decide di abortire e
stracciarsi le vesti per la salvaguardia del feto e
dell´embrione, se poi una volta nato non esistono
politiche sociali ed economiche che tutelino mamma e bambino. Come dire: non
osare abortirlo, ma una volta che esce sono affari tuoi!
Opponiamoci con forza alla violenza dei “prolife”,
di chi pretende di imporre la propria presenza integralista in luoghi che sono
e devono rimanere pubblici e laici. Basta preghiere fuori dai nostri ospedali,
basta colpevolizzazione!
Libertà di scelta, diritti, autodeterminazione!
Se dobbiamo pregare, facciamolo per:
- l'applicazione piena della legge 194
- la valorizzazione e il rifinanziamento dei
consultori laici e gratuiti
- l'abolizione dell'”obiezione di coscienza”
- il diritto di donne e uomini di scegliere sulla
vita, dall'inizio alla fine
- il diritto di donne e uomini a scegliere
liberamente sulla propria sessualità ed il proprio orientamento sessuale
Essendo carnevale, come nelle migliori tradizioni
medievali (epoca che evidentemente i pro life amano) organizziamo un
volantinaggio di una contro preghiera pagana in maschera!
Ci troviamo alle 10 di sabato primo marzo
all´entrata principale dell´ospedale, per volantinare le nostre ragioni. Porta
con te il tuo miglior abito medievale: cinture di castitá, ferri da calza,
prezzemolo, sono i benvenuti, cosí come coperchi e materiale sonoro.
Scegliere ci rende libere, sottoscrivi anche tu
l´appello! Puoi inviare la sottoscrizione a [email protected].
C.S. Bocciodromo
Assemblea We Want Sex
Coordinamento Studentesco Vicenza
Csa Arcadia
Gas No Dal Molin
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