Vicenza- 5 settembre manifestazione alla Gendarrmeria Europea

Contro la militarizzazione dei territori e in solidarietà alla Valsusa

Utente: markos
1 / 9 / 2011

Vicenza non è soltanto sede della 173^ Brigata statunitense, che porta la guerra nel mondo; nelle città berica si addestra anche la Gendarmeria Europea, una forza di polizia transazionale pensata per fermare e reprimere le mobilitazioni popolari che negli ultimi anni si sono moltiplicate in tutto il vecchio continente.

E, in questi mesi d’estate, repressione è stata la parola d’ordine in Val di Susa dove, alla popolazione che difende la propria terra dai progetti di devastazione della Tav, è stato opposto un imponente apparato militare al quale hanno compartecipato polizia, carabinieri, e addirittura militare di ritorno da Kabul.

Alla democrazia che cresce dai nostri territori chi governa risponde sistematicamente con la violenza e l’intimidazione; lo abbiamo sperimentato nella nostra città, in questi anni; lo abbiamo visto, replicato, a Chiaiano e in tanti altri territori, nella città terremotata de L’Aquila, e in questi mesi nelle valli NoTav dove da ormai 20 anni i cittadini rivendicano il diritto di decidere il futuro del proprio territorio.

Un modello, quello che sperimentiamo ogni giorno, che ha avuto il suo palcoscenico principale a Genova, 10 anni fa, e che oggi viene replicato in ogni occasione nella quale la democrazia tenta di esprimersi al di fuori delle imposizioni degli interessi politici, economici e militari che vorrebbero controllare la nostra vita quotidiana.

In un momento storico in cui la crisi diventa la nuova emergenza sociale e gli indici di borsa ci vengono presentati come la bussola della nostra vita, la democrazia e la partecipazione sono un bene fondamentale da difendere e tutelare. Per questo, lunedì 5 settembre, dalle 20.30, saremo sotto le mura della Gendarmeria Europea, insieme a una delegazione NoTav della Val di Susa: chi si addestra alla repressione non è cittadino di una terra che rivendica democrazia.