Più di mille persone hanno partecipato, giovedì sera, alla fiaccolata che ha attraversato il centro di Vicenza contro il nuovo progetto di costruzione di un centro di addestramento militare d'avanguardia a Site Pluto. Una manifestazione per dichiarare, ancora una volta, l'opposizione alla presenza di installazioni militari nel nostro territorio.
Ad aprire il corteo, infatti, striscioni gialli con i nomi dei siti militari: Ederle, Dal Molin, Site Pluto, Santa Tecla, Fontega, Torri di Quartesolo, Arzignano, Altopiano di Asiago. Spazi da liberare e da restituire alle comunità che abitano questi territori.
Nel corteo, tante e tanti giovani, a conferma di una sensazione che avevamo già avuto durante il Festival NoDalMolin: una nuova generazione si sta affacciando sullo spazio pubblico ed è determinata a far sentire la propria voce con tamburi e pignatte.
Più di mille persone, che hanno ridicolizzato quanti, in questi giorni, volevano limitare a "quattro gatti violenti" i cittadini che si oppongono alle servitù militari, portando ancora una volta in piazza la vocazione trasversale di un movimento che a Vicenza non ha mai smesso di avere un sostegno maggioritario. Più di mille persone per ribadire che tagliare le reti è un atto di opposizione reale e concreto, e che non è sufficiente qualche comunicato stampa per sentirsi a posto con la propria coscienza.
Più di mille persone per costruire una mobilitazione reale e concreta, con un fine il cui raggiungimento non è forse dietro l’angolo, ma che è quanto mai reale e che vogliamo continuare a inseguire insieme: Vicenza libera dalle servitù militari.