Vicenza- Blitz comunicativo contro i treni di guerra

12 / 4 / 2015

Un blitz di una cinquantina di attivisti del Presidio No Dal Molin ieri mattina sui binari sotto la passerella ferrovia dei Ferrovieri in Via D’Annunzio, utilizzati dai militari americani per il carico e lo scarico dei mezzi diretti nelle zone di guerra. Abbiamo aperto il cancello che conduce alla ferrovia e abbiamo attaccato all’interno alcuni striscioni denunciando l’utilizzo di questa area come una vera e propria servitù militare. Crediamo sia grave e pericoloso che operazioni complesse con decine di mezzi di grandi dimensioni vengano fatti passare in una zona residenziale e di fronte a una scuola frequentata da centinaia di studenti.

Abbiamo simbolicamente rinchiuso il cancello con uno striscione che richiamava lo sequestro dal basso perchè non vogliamo che dai nostri territori partano le guerre nel mondo. Vogliamo avere risposte riguardo a chi ha concesso quest’area per scopi militari, quali sono i termini dell’autorizzazione e chiediamo anche all’amministrazione comunale di prendere una posizione in merito. Si tratta di mezzi militari diretti anche in Ucraina dove dal 20 aprile 200 parà di stanza a Vicenza saranno presenti per addestrare il battaglione Azov di ispirazione nazista.

Il prossimo appuntamento è previsto per la giornata del 25 aprile alle ore 11 quando partiremo proprio da Via D’Annunzio attraversando in bicicletta i siti militari della città con un pic-nic finale lungo l’argine del Bacchiglione, a fianco del Dal Molin.

Presidio No Dal Molin

Scali di guerra

Qualche anno fa gli Usa hanno preteso e poi preso lo scalo aereoportuale del Dal Molin per farne una delle più grandi basi militari in Europa. Ora gli stessi si sono presi anche lo scalo ferroviario di Via G.D'Annunzio, per caricare e scaricare armi soldati e mezzi alloggiati in quella base e inviarli nelle diverse aree di guerra; ieri in Africa, l'altro ieri in Iraq, oggi in Ucraina domani si vedrà. 

Se il Dal Molin è a poche centinaia di metri dalla periferia della città, questo scalo dei treni è praticamente in centro perché Via D'Annunzio è una laterale di C.so S.Felice, ed è densamente abitata oltre ad ospitare anche una scuola importante che a Vicenza tutti conoscono, l'Itc Fusinieri. Siccome c'è questa scuola le autorità della città hanno chiesto agli americani di operare solo di notte, dopo le 22, dimenticandosi che la scuola opera pure lei di sera, avendo anche le sezioni serali e i treni con passeggeri nei vicini binari passano anche di notte, senza considerare il blocco della circolazione nella strada provinciale quando i mezzi lunghi anche decine di metri la imboccano spesso con manovre e contromanovre. 

Come abbiamo verificato con l'iniziativa di denuncia di sabato 11 aprile, sono stati autorizzati anche lavori di ripristino e allargamento del sedime dei binari per favorire le operazioni che dal 20 aprile prossimo non saranno più episodiche ma frequenti e giornaliere (anche se notturne). In una città, anzi in una nazione, in cui non si fà che parlare di sicurezza e si costituiscono ronde per controllare sostanzialmente gli immigrati o i rom, ci chiediamo come sia possibile concedere l'alloggio e il passaggio di truppe e armi, che oltre essere straniere sono anche esplosive.

Chi è il folle che ha permesso questo attentato alla sicurezza, questo sì concreto e reale, degli abitanti della zona e, alla fine, ma dovrebbe essere al primo posto, un altro schiaffo alla dignità di una città che scopre ogni anno che passa nuove servitù militari con nuovi danni e nuovi obblighi. Con l'iniziativa di denuncia di sabato 11 aprile noi abbiamo inteso informare non solo dei pericoli che queste attività producono ma anche della responsabilità che prefetto e sindaco si assumono, oltre a quelle che hanno assunto in questi anni in un continuo e costante calar le braghe!

Blitz contro i treni di guerra