Le questioni relative alla sicurezza e
al benessere generale della cittadinanza sono state, nel corso degli
anni, progressivamente relegate a mero problema di ordine pubblico,
demandando le risposte alle situazioni di degrado o difficoltà quasi
esclusivamente alle forze dell’ordine, a volte addirittura coadiuvate
dall’esercito. Il lessico della politica si è infarcito di parole e
slogan tendenti a creare paura, a generare sentimenti d’insicurezza e di
diffidenza. Le nostre città vengono dipinte con toni apocalittici,
quasi abbandonate a sé stesse ed in balia di bande di malviventi.
Il
quadrante che va da Campo Marzo a v.le Milano, passando per la
stazione, via Torino e via Firenze, ciclicamente torna alla ribalta
delle cronache quale “luogo maledetto”, emblema dei problemi della
città. Una forzatura evidente, anche se nessuno nega che la zona
presenti delle problematicità. Il nodo vero è su come si affrontano
queste situazioni.
Siamo convinti che si debba lavorare, in tante e
tanti, per modificare questo scenario, mettendo in campo pratiche
condivise che, senza nascondersi i problemi, siano in grado di dare
risposte credibili ed efficaci, realmente alternative alle politiche
securitarie, utilizzate sempre più come propaganda da questa o quella
parte politica. Siamo convinti che il progressivo svuotamento degli
spazi pubblici all’interno delle nostre città, ovvia conseguenza di un
clima da allarme permanente, sia l’esatto contrario di ciò che
bisognerebbe fare.
Vogliamo partire da un diverso punto di vista:
la città, i suoi spazi, le sue relazioni, come bene comune, da tutelare e
far vivere. Viviamo in un tempo contrassegnato dalla crisi, che porta
ulteriormente con sé un profondo carico di angoscia, alla quale le
istituzioni trovano sempre maggiori difficoltà nel dare risposte, anche
grazie al drammatico taglio delle risorse destinate ai servizi sociali e
al welfare locale.
Si devono cercare altre soluzioni, perchè
questioni come quelle legate alla sicurezza e al benessere, così come al
disagio sociale, non possono essere brutalmente semplificate
delegandone la gestione alle forze dell’ordine.
L’abbandono dei
nostri spazi pubblici crea degrado, così come l’incapacità di tessere
relazioni sociali crea isolamento e paura, tanto quanto l’impossibilità
di trovare aiuto nelle istituzioni, strangolate da tagli e manovre
economiche che ne minano le possibilità di intervento, così preziosi in
un periodo come quello che stiamo vivendo. Sempre più, come ha
onestamente ammesso persino il Questore di Vicenza, episodi che vengono
ingigantiti alimentando poi il già diffuso allarme sociale, sono da
ricondurre invece a problematiche che riguardano il disagio e
l’esclusione sociale, più che alla criminalità.
Oggi c'è chi
manifesta a Vicenza chiedendo ancora una volta il pugno di ferro, la
tolleranza zero, proponendo stancamente la solita liturgia e le solite
ricette che si sono dimostrate inefficaci e controproducenti.
Bisogna agire subito con strumenti diversi, mettendo in campo il
protagonismo della Vicenza che respinge la paura, per creare fin da
subito uno spazio attraversato dalla cittadinanza per ragionare insieme
del “come” creare integrazione e sicurezza. Vicenza è la nostra città e
come cittadini siamo chiamati a cercare soluzioni concrete che
sviluppino la nostra comunità, perchè la soluzione non può essere quella
di chiudersi in casa perchè si ha paura.
Vogliamo cominciare un
percorso, capace di darsi progettualità e continuità, con l’obiettivo di
costruire spazi di inclusione e conseguentemente di contrasto al
degrado.
Domenica 2 ottobre vogliamo dare vita ad una giornata che
alluda a questo, che cominci a costruirne i presupposti, riempiendo di
vita quella parte di città che va da Campo Marzo a viale Milano passando
per le zone limitrofe, spazzando letteralmente via la paura che
qualcuno vorrebbe invece promuovere. Invitiamo tutte e tutti coloro che
condividono questo appello a costruire collettivamente questa giornata,
portando il proprio contributo e le proprie proposte.
Quella che vogliamo è una città che non escluda, capace invece di coniugare sicurezza e solidarietà.
Per fare questo c’è bisogno di tutte e tutti.
Ti aspettiamo domenica, dalle 12, per far vivere Campo Marzo con un
picnic, con la presenza di vari artisti e intrattenimento, per dare poi
vita, dalle 17 in poi, ad una passeggiata contro la paura e il razzismo,
partendo da Campo Marzo per arrivare in viale Milano.
C’è un’altra Vicenza, facciamola vivere. Spazziamo via la paura.
Presidio No Dal Molin
Lista Civica Vicenza Libera – No Dal Molin
Unione Immigrati
Partito della Rifondazione comunista –FdS
Partito dei Comunisti italiani - Fds
Sinistra Ecologia Libertà - Vicenza
La Fabbrica di Nichi – Vicenza
Associazione Civica Vicenza Capoluogo
Rete Civica Provinciale
Bocciodromo
Polisportiva Independiente
Giovani comunisti di Rifondazione
Gruppo consiliare Recoaro - Alternativa democratica
Centro culturale Islamico di Vicenza ETTAWBA
Vicenza- Domenica 2 Ottobre: Ripuliamo Campo Marzo dalla paura
Passeggiata multietnica contro la paura e il razzismo
30 / 9 / 2011