Vicenza e il nordest in eterna emergenza

2 / 11 / 2010

Giorni di ordinaria alluvione nel Veneto. Sappiamo che non è un caso o un fatto eccezionale se l’acqua esonda da tutte le parti del nostro territorio L’equilibrio idrogeologico della regione è stato rotto, violentato. L'ambiente piegato agli interssi forti dei cementificatori, degradato da squallide operazioni urbanistiche, anche abusive, riempito con opere e infrastrutture grandi e piccole, molto spesso inutili per la cittadinanza. Con il risultato che quando piove l’acqua non trova più i suoi canali naturali ma scivola su cemento e asfalto, o addirittura sotto di essi, in un terreno ormai impermeabile.

La cronaca delle ultime ore.

Sono 121 i comuni interessati, in forme diverse, dall'emergenza maltempo che da ieri si sta abbattendo nel Veneto.

In Veneto, l'area compresa tra San Bonifacio, Verona e Soave, nel veronese, e il centro di Vicenza e Caldogno, nel vicentino, sono le zone più colpite dal maltempo. È quanto è emerso dalla riunione tecnico-operativa a Vicenza. La situazione più grave è quella di Caldogno e Vicenza.

Sono già 250 gli interventi di soccorso alle persone effettuati da ieri mattina dai vigili del fuoco del capoluogo berico, altrettanti quelli richiesti e che dovranno essere compiuti nelle prossime ore, in attesa che si dia avvio all'opera di prosciugamento.  Sono continuati anche gli interventi di carattere prettamente sanitario, in particolare nell'area della Riviera Berica, bloccata da ieri sera per la rottura degli argini del fiume Bacchiglione. I vigili del fuoco hanno portato farmaci ai malati più gravi. A supporto delle squadre vicentine, sono giunte unità dei vigili del fuoco dalla Lombardia, da Grosseto, Rovigo e Belluno. Resta difficile la situazione in alcune frazioni di Caldogno, comune del vicentino tra i più colpiti dal maltempo che si sta abbattendo sul Veneto da domenica scorsa. Critico rimane lo stato della frazione di Cresole sommersa dall'acqua e fango, con punte sino a 120-140 centimetri, dopo che il torrente Timonchio ha rotto gli argini a Vivaro di Dueville nelle prime ore di ieri. A Cresole, nella sede dell'Unione dei Comuni e della polizia municipale, è stato allestito un punto di accoglienza per gli sfollati. «La situazione è ancora critica - ha dichiarato all'Ansa il sindaco Marcello Vezzaro - soprattutto nella frazione di Cresole, dove il livello dell'acqua rimane molto alto e numerose case non sono state ancora raggiunte». Ultima ora: purtroppo con la pioggia intensa delle ultime ore il livello del Bacchiglione sta nuovamente risalendo.

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