Vicenza- Termina l'occupazione della ex caserma Borghesi ma a volte si ritorna, qui o altrove

Dopo tre giorni ricchi di eventi e discussioni si coclude l'occupazione ma questo potrebbe essere solo l'inizio.

16 / 11 / 2012

Si è conclusa ieri sera l'occupazione della ex Caserma Borghesi a Vicenza. Uno spazio grande e lasciato da anni all'abbandono e incuria che lunedì sera come studenti e precari abbiamo deciso di aprire alla città nelle giornate verso lo sciopero generale del 14 Novembre. Quando siamo entrati l' abbiamo trovato trovato pieno di immondizie, escrementi, con muri scrostati e ammuffiti. Siringhe e sostanze psicotrope lasciavano intendere come fosse anche un luogo dove i tossicodipendenti andavano a prendersi le loro dosi. L'abbiamo ripulito e sistemato per riempirlo di eventi e farlo vivere per tre giorni. Lunedì sera dopo un primo momento di discussione assembleare abbiamo proiettato il film “Debtocracy” che racconta le cause del debito greco e le possibili uscite alternative dalla crisi.

Il giorno dopo molte persone sono passate a visitare lo spazio tra cui i residenti del quartiere, che mostravano interesse rispetto l'occupazione perchè loro sono i primi a voler vedere la ex caserma aperta e viva.

Nel pomeriggio molte attività tra cui giocoleria e laboratori artistici hanno animato questo posto chiuso da più di dieci anni. La sera invece diverse centinaia di persone sono arrivate per una grande serata hip-hop con Superficie Ruvida, Dj Wadi, Sweet Poison e tanti altri gruppi undergound vicentini.

L'aria che si respirava faceva pensare a tutti che il giorno successivo ci sarebbe stata una partecipazione importante allo sciopero generale. E così è stato.; più di duemila tra studenti, precari, migranti, comitati si sono ritrovati in Stazione e hanno deciso di fare un corteo selvaggio bloccando la città. Mentre i sindacati in poche centinaia di persone sfilavano tristemente verso il luogo del comizio, una manifestazione viva, non autorizzata e libera di bloccare le strade e le rotatorie di Vicenza esprimeva la rabbia degna contro i tagli e la distruzione dell'istruzione pubblica, contro l'austerity del governo Monti, per il reddito, per i diritti di tutti. Dopo una mattinata di sciopero espresso in maniera conflittuale abbiamo raggiunto la Borghesi occupata. E' stata un emozione incredibile vedere tutta quella gente varcarne il cancello e attraversarla per farla vivere ancora. La giornata è proseguita con un' assemblea studentesca molto partecipata, un pranzo sociale e poi nel tardo pomeriggio la jam session jazz.

La sera di mercoledì 14 Novembre ce ne siamo andati, consapevoli di aver aperto una questione riguardo agli spazi vuoti in città. In periodi di crisi come questo si pone ancora di più il problema di come utilizzarli. La caserma Borghesi potrebbe essere molte cose; studentato per la vicina università, ostello, spazio dove produrre cultura, musica, arte, luogo da usare per chi vive problematiche di sfratto e di casa. Una risorsa enorme per il quartiere e la città.

Noi a malincuore l'abbiamo lasciato ma forse in un futuro non troppo lontano quei spazi bui tra i muri umidi e gialli torneranno a vivere.

#occupyborghesi

Vicenza- il racconto di #occupyborghesi