Visita ginecologica solidale - Nessuna da sola!

12 / 6 / 2020

Riceviamo e pubblichiamo l'appello di Non Una Di Meno La Spezia rispetto alla raccolta fondi per sostenere i costi della visita ginecologica di chi non può permettersela.

L’emergenza Covid-19 ha fatto venire a galla le crepe di un sistema già ampiamente in crisi. Un paese in cui l’economia di cura subisce tagli di risorse e servizi da decenni. I servizi educativi, scuola e cultura, sono scomparsi per mesi dal dibattito e non c’è traccia di un rilancio vero nelle linee guida fin qui disegnate.

Nel frattempo si accelera verso una ripresa economica senza alcun cambiamento strutturale seguendo il mantra del “ritorno alla normalità”. Questa, va ricordato, erano continui tagli a sanità (su cui si sono ultimamente versati fiumi di lacrime di coccodrillo) scuola pubblica e cultura; comparti che dovrebbero tornare a essere, oggi più che mai, prioritari ma ancora ritenuti ingranaggi accessori rispetto alla grande macchina della produttività e del profitto.

E in Liguria la (già fragile) normalità pare ancora molto lontana: da quando è iniziata l’emergenza Covid-19 è stato sospeso il servizio Cup della regione per prenotare le prestazioni sanitarie.

Il presidente della regione, Giovanni Toti, rassicura che dal 22 giugno sarà possibile prenotare le visite ambulatoriali e non urgenti presso l’ASL.

Ovviamente l’ASL dovrà recuperare tutti gli appuntamenti sospesi durante questo lockdown sanitario, e quali saranno i tempi di attesa per chi prenoterà dopo la fatidica presunta data di ripartenza dei Cup?

Si riaprono le attività produttive private e le regioni, ritenute di estrema necessità, ma la sanità pubblica - così come avviene per le scuole - hanno bisogno di precauzioni, afferma Toti, per «non mettere a rischio contagio le persone che avevano prenotato le visite», come se i consultori e gli ambulatori fossero gli unici luoghi dove prolifera il virus. Il governatore della Liguria ci tiene ad aggiungere che nel caso ci fosse una nuova ondata di contagio, ovviamente il servizio Cup verrebbe immediatamente sospeso.

Queste scelte politiche impediscono da tre mesi di prenotare una visita ginecologica e gli screening presso il consultorio pubblico, mentre risultano garantite solo le emergenze previo appuntamento. Per questo motivo molte donne hanno dovuto rinunciare a una visita ginecologica oppure si sono dovute rivolgere a un privato, ma non tutte possono permettersi di affrontare i costi medi di una visita; parliamo di una cifra che si aggira attorno ai 100-140 €.

Come Non Una di Meno La Spezia, con questa campagna di crowdfounding vogliamo creare una cassa mutua, un’alternativa completamente gratuita, per aiutare quelle donne che al momento non possono sostenere i costi elevati di visite e screening effettuati fuori dal settore pubblico né attendere eccessivamente per un appuntamento.

COME USUFRUIRE DELLA VISITA GINECOLOGICA SOLIDALE:

- Contatta Non Una di Meno La Spezia per prenotare la tua visita ginecologica interamente coperta dalla cassa mutua presso il consultorio AIED. 

- SMS/Whatsapp 3534077275

- Mail [email protected]

- Instagram nudmlaspezia

- Facebook Non Una di Meno La Spezia

COME SOSTENERE:

- Sostieni la raccolta fondi facendo una donazione, se non puoi condividila sui social, diffondi l’iniziativa!

Questo Crowdfounding vuole essere un primo strumento di emancipazione e consapevolezza. Vogliamo ripartire da noi stesse, dai nostri bisogni e dai nostri desideri mettendo in comune l’energia e gli strumenti per lottare insieme e non lasciare indietro nessuna!

Non lasciamo indietro le nostre sorelle che adesso, più che mai, non devono essere costrette a scegliere tra il fare la spesa, pagare le bollette e la loro salute. Non devono pagare sulla loro pelle la mancanza di un servizio sistematicamente indebolito e, durante questa crisi, perfino sospeso.

#visitaginecologicasolidale

#nessunadasola