Welcome refugees, benvenuti in riviera

Gli abitanti dei territori colpiti dal tornado rispondono #maiconSalvini alle dichiarazioni razziste del Segretario della Lega Nord che vorrebbe tenere un comizio in riviera il prossimo 13 settemmbre

29 / 8 / 2015

Alla notizia dell’accoglienza di nuovi profughi nel comune di Mira e Dolo ecco che la Lega Nord fa capolino e indice per il 13 settembre un comizio in cui il "sommo leader" Matteo Salvini sarà intento a promulgare la solita dose di razzismo e disumanità. Pur essendo ormai abituati al parassitismo della Lega, che in ogni occasione attribuisce ai migranti le cause di tutti i mali della società, incentivando una guerra fratricida fra chi ha poco e chi non ha niente, questo ultimo accostamento fra vittime del tornado versus richiedenti asilo, suona ancora più perverso. Forse non molti ancora conoscono la storia che ha caratterizzato il post tornado già dalle prime ore. E’ una storia ancora in corso che la Lega conosce molto bene essendo al governo della Regione Veneto. I danni del tornado ammontano oggi ad oltre 100 milioni di euro, sono danni materiali ingentissimi per non parlare di quelli psicologici.
Dalla sera dell'8 di luglio nelle nostre vie la comunità della riviera si è raccolta iniziando a darsi una mano l'un l'altro/a. La mattina del 9 luglio in via Ettore Tito, 30 rifugiati africani ospitati dalla cooperativa Primavera, appena arrivati ci dissero “sappiamo cosa significa perdere tutto, vi daremo una mano”, i giorni seguenti se ne sono aggiunti un’altra quindicina provenienti da strutture di accoglienza dei comuni vicini. La domanda quindi sorge spontanea, in che modo queste persone dovrebbero interferire con il processo di ricostruzione post tornado?
La risposta è molto più ovvia di quello che si può immaginare. Le problematiche dovute alla incapacità di garantire un'accoglienza degna ed una reale integrazione alle persone che fuggono dalla miseria e dalla guerra, tornano utili ad un macabro gioco politico che prova a spostare l’attenzione dal problema reale. Nel caso specifico il problema reale ci sembra evidente, ovvero: i fondi che la Regione Veneto governata della Lega Nord, e il governo Renzi, hanno stanziato per il risarcimento e la ricostruzione sono briciole: 8 milioni; praticamente delle elemosine che verranno distribuite chi sa quando e chi sa come. Le ruspe in Italia sono già tutte impegnate a far da sfondo alla campagna elettorale xenofoba di Salvini o per la costruzione di Grandi Opere. Ma i problemi da cui la lega vuole spostare l'attenzione non sono ancora finiti: infatti ai costruttori della Orte-Mestre, la nuova autostrada che distruggerà definitivamente la Riviera del Brenta, verranno applicati sgravi fiscali per quasi 2 miliardi di euro, mentre alla proposta di togliere le tasse a chi ha perso casa e lavoro dopo il tornado la risposta è “un’operazione impossibile”. Vediamo come questi passaggi siano difficili da ricondurre ai flussi di migranti ma paiano come un inesorabile problema nostrano, vedi sistema MOSE. Per rispondere a una frase populista della Lega Nord che dice “prima gli italiani” dobbiamo farle presente che i rifugiati non rubano la casa a nessuno, le case e le attività degli abitanti di Mira e Dolo sono state distrutte da una calamità naturale, per lo stato di calamità naturale ci sono degli obblighi precisi da parte degli organi governativi locali e nazionali che devono essere assolti. I cittadini delle comunità della Riviera del Brenta che hanno perso le case vogliono ricostruire le loro. Chi ha il dovere di risarcire e ricostruire?

La Fornace

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