Messico - La mobilitazione del Movimento per la Pace continua verso il Sud del Messico

A cura della Carovana Estate 2011 dell'Associazione Ya Basta

16 / 8 / 2011

Domenica 14 agosto circa 3000 persone hanno partecipato alla marcia silenziosa, promossa dal Movimento per la Pace con giusizia e dignità capeggiato da Javier Sicilia. Una manifestazione per protestare contro l'approvazione delle basi della Legge sulla Sicurezza Nazionale, approvate da alcune settimane e considerate dal movimento un vero e proprio tradimento degli impegni presi nei primi incontri tra le vittime della guerra al narco traffico e i legislatori messicani.

La Marcia silenziosa partita dalla sede del Governo ha raggiunto la sede del senato.

Alla conclusione dell'iniziativa il poeta Javier Sicilia ha affermato che "il nostro movimento è per la pace e questa non è possibile senza dialogo". 

Due gli obiettivi chiari del Movimento: "primo il rifiuto della Legge sulla Sicurezza, che cerca alla radice di legittimare l'orrore della guerra e la militarizzazione del paese e secondo il debito con i popoli indigeni che ha il volto del tradimento degli accordi di San Andres e della distruzione sistematica, in nome del capitale, dei territori e della cultura indigena."

Di fronte alla sospensione, attuata dal potete Legislativo dell'approvazione dell'insieme della Legge sulla sicurezza, i dialoghi continueranno a partire da mercoledì 16 agosto.

Continuando con il suo discorso Javier Sicilia ha sottolineato, dopo aver riconfermato la necessità che la Legge sulla sicurezza sia basata su presupposti completamente diversi da quella in discussione, come
la mobilitazione continuerà con un Marcia verso il Sud del Messico, che partirà la seconda settimana di settembre.

"Ricorderemo che lì, alcuni anni fa, nelle montagne del Chiapas, si è alzato uno dei più profondi esempi di dignità che continua ad illuminare l'oscurità del paese: apparvero i volti e i nomi negati delle popolazioni indigene che hanno fatto nascere la nazione e ci ricordano le radici profonde dell'ingiustizia che continua in Messico. 

Gli zapatisti, con rispetto, indipendenza e fratellanza, non hanno smesso di accompagnarci dalle prime ore del nostro camminare.

Lì al sud abitano anche le esperienze abbandonate dei nostri fratelli centroamericani che colpiscono le nostre coscienze e si uniscono al dolore dei nostri cuori. Partiremo per abbracciarli, per stare vicino a loro e far loro sapere che non sono soli".

Continua così il percorso che molti considerano contradditorio del movimento nato dal poeta Javier Sicilia contro la violenza della vera e propria guerra che insanguina il Messico. Un movimento che comunque, al di là delle discussioni che solleva, in particolare attorno agli incontri con il Governo messicano e alla luce del momento pre-elettorale del prossimo anno, ha dato visibilità alle vittime e alla situazione insostenibile della militarizzazione del paese.

Approfondimenti

Discorso di Javier Sicilia

Articolo de La Jorndada del 15 agosto

Articolo di Luis Hernandez Navarro sulla morte di un migrante guatemalteco che aveva partecipato alla Marcia Paso a Paso per la Paz sui diritti dei migranti