Anche a New York si mobilitano per “salvare Venezia”

Iniziativa di Fridays for Future NYC davanti al Consolato Generale italiano

22 / 11 / 2019

Che l’acqua alta veneziana dei giorni scorsi sia un prodotto della crisi climatica è ormai assodato. Venezia non è solo un simbolo, ma rappresenta uno dei paradigmi di un pianeta condotto alla deriva da un sistema produttivo rapace e ingordo. La città lagunare è una sorta di topos globale, che racchiude nelle sue isole un fragile equilibrio tra “carne, acqua e pietra” che va avanti da secoli e che è oggi inevitabilmente compromesso.

La dimensione globale della vicenda l’hanno colta a pieno gli attivisti e le attiviste di Fridays for Future New York, che dedicano proprio a Venezia il consueto sciopero settimanale del venerdì. Nella Grande Mela – considerata tra le città più a rischio per l’innalzamento del livello dei mari -  viene lanciato un appuntamento davanti al Consolato Generale italiano (690 Park Ave), per denunciare l'indifferenza del Governo italiano e della Regione del Veneto sul tema della crisi climatica, come osservato nel caso di Venezia.

Fridays For Future New York

Tornando sulle sponde dell’Adriatico, a tenere banco in questi giorni è soprattutto il dibattito sul MOSE, tornato in auge in questi giorni perché tirato in ballo dal sindaco Luigi Brugnaro e da diversi esponenti di spicco della politica nazionale e regionale come panacea di tutti i mali di Venezia. Il MOSE è in realtà nient’altro che una scappatoia per fuggire di fronte alle responsabilità che tutto il sistema politico e imprenditoriale, passato e presente: risorse pubbliche sperperate e bruciate in corruzione, un progetto concepito a monte per danneggiare e non per salvare la Laguna, la ricerca forsennata di nuovi scavi per manomettere ancora di più un ecosistema già ampiamente fragile.

Spostare l’attenzione sul completamento del MOSE significa inoltre deresponsabilizzare scientemente chi sta continuando a generare e riprodurre la crisi climatica in atto, in primis quel capitalismo fossile che continua imperterrito ad aumentare la sua mole di affari e inquinamento. Per questa ragione la manifestazione di domenica prossima a Venezia ha come obiettivo quello di indicare chiaramente i responsabili di una situazione divenuta ormai irreversibile, in Laguna come nel resto del pianeta.