Atene - Dopo 31 giorni arriva la vittoria di Nikos Romanos

L'emendamento sarà applicabile a tutti i detenuti che vorranno proseguire il proprio percorso di studio

10 / 12 / 2014

Nikos Romanos termina il suo sciopero della fame.
Appena un’ora fa il parlamento greco ha approvato un nuovo emendamento, dopo i quattro respinti, che permetterà al giovane detenuto di ottenere dei permessi studio e di poter seguire i corsi direttamente all’università indossando un braccialetto elettronico.

L'emendamento è stato senz'altro tardivo e le autorità giudiziarie hanno continuato senza tregua a negare al giovane i permessi di uscita dal carcere adducendo svariate scuse, tra cui la pericolosità di Romanos – visti i suoi precedenti penali – e l’ipotesi di una sua possibile fuga. Dall’altra parte è stato difficile e macchinoso attivare un iter istituzionale capace di produrre una soluzione politica alla questione.

L’ondata di proteste in tutta la Grecia, attivatesi dopo l'ennesimo diniego, hanno costretto il ministro della Giustizia Charalambos Athanassiou ad introdurre dei cambiamenti dell’ultimo momento nella riforma di legge, che inizialmente prevedeva delle lezioni a distanza dalla cella, ipotesi che Nikos aveva rifiutato dall’inizio del suo sciopero.

La vicenda di Romanos aveva già inasprito gli animi sabato scorso quando, nel sesto anniversario della morte di Alexis Grigoropoulos, c’è stata una grandissima mobilitazione ad Atene, in cui non sono mancate le provocazioni da parte della polizia. Nel 2008 la morte del quindicenne aveva scatenato due settimane di violente proteste nella capitale greca, adesso la stessa vicenda e il triste epilogo che si rischiava di avere smuovono ancora gli animi dei cittadini ateniesi; mentre diverse manifestazioni di solidarietà non smettono di moltiplicarsi tutti i giorni, in tante città greche ed europee.

In ogni caso è inconcepibile come un detenuto debba arrivare quasi al punto di privarsi della stessa vita per rivendicare diritti, ed in particolare modo il diritto ad istruirsi e studiare.