Atopya İşgal Evi: occupata una palazzina nella capitale

27 / 5 / 2014

A pochi minuti dal centro, nel quartiere di Çankaia si trova il primo spazio occupato nella capitale turca.
Ankara (citta' politicizzata nonché protagonista sin dallo scorso giugno di continue manifestazioni in supporto delle proteste nate a Gezi Park) ha visto nascere 5 giorni fa, per la prima volta nella storia della capitale di Ataturk, un nuovo progetto.
Atopya İşgal Evi, questo il nome della nuova occupazione "Sara' solo il primo passo" annunciano gli occupanti "verso la creazione di un nuovo modo di pensare, di vivere il presente".
"Casa occupata Atopia" (la traduzione letterale) si pone l' obiettivo di essere un nuovo punto di incontro per provare a costruire, a partire dalla condivisione, una nuova strada che non solo sia fuori dal sistema capitalistico, bensı' che sia una risposta ad esso e quindi non pura utopia ma semplice realta'.
Una realta' che per l'appunto ha iniziato a muovere i suoi primi passi con l'occupazione di questa palazzina di 5 piani che, in stato di totale abbandono, nel giro di pochi giorni é stata rimessa a nuovo, pulita e riqualificata.
Appena arriviamo troviamo un gruppo di giovani, una cinquantina, pronti ad accoglierci e a spiegarci il loro progetto.
"Siamo anarchici, studenti universitari e non, artisti e giovani lavoratori che si pongono il problema della disoccupazione, delle forme di fascismo dilagante e della repressione opprimente dello Stato".
Denunciano la politica governativa trovando delle soluzioni reali. 
Emerge immediatamente una etorogeneita' composta da differenti cromosomi pronti a confrontarsi sulle pıu' svariate tematiche, dal mondo LGBT alla lotta ecologica.  
Ci immergiamo allora nel loro universo e girovagando nella palazzina, scopriamo che anche se in pochi giorni, hanno gia' fatto un' ottimo lavoro: murales e forme di street arts caratterizzano le mura della casa, dando immediatamente colore a quelli che erano anonimi muri bruciati di un edificio abbandonato.
Cucina, fornello e divani ed ancora torte e insalate... tutto donato dai vicini del quartiere che sin da subito hanno dimostrato interesse ed hanno aiutato i ragazzi tramite queste forme di supporto. Ed infine un bellissimo giardino che accoglie tutte e tutti dove gia' ci si immagina di creare un ateliér. 
Ci soffermiamo e in compagia di un cay (tipico thé turco) chiaccheriamo di Foucault e del presente, di İtalia e Turchia.
Tanti i progetti in serbo e tanta la voglia di fare. 
La determinazione e la gioia si riscoprono nei momenti di socialita' ma anche una triste verita': "Siamo sotto sgombero" ci comunicano "ma non abbiamo paura. Dormiamo qui e siamo pronti al loro arrivo" riferendosi alle forze di polizia. 
E allora lunga vita ad Atopya perché se "la serenita' é importante, la liberta' é tutto".
Per maggiori informazioni:
https://www.facebook.com/atopyaisgalevi?fref=ts

Centro sociale Ankara