Ayotzinapa: “Perché hanno paura di noi”

Video intervista di Federico Mastrogiovanni a Omar Garcia, uno degli studenti sopravvissuti al massacro di Iguala

2 / 2 / 2015

Federico Mastrogiovanni, giornalista autore del libro e del documentario “Ni vivos ni muertos” che affronta il tema delle sparizioni forzate in Messico, ha intervistato Omar Garcia.

Omar, studente della scuola normale di Ayotzinapa sopravvissuto al massacro del 26 settembre a Iguala in Guerrero, spiega che la classe politica detentrice del potere non tollera che ragazzi o contadini denuncino la loro corruzione, i loro crimini e i loro assassini e non sopporta che, nonostante gli attacchi, le uccisioni, le sparizioni, la repressione, non si zittiscano. Chi governa li vorrebbe isolati e indifesi, loro vogliono invece continuare a cercare la verità, a marciare e a creare reti di solidarietà con i contadini.

Omar non parla mai in prima persona, dice sempre “noi”, ed è di questo “noi”, afferma, che hanno paura perché “a cosa servirebbe tagliare la testa a Omar Garcia se dietro di lui ci sono molte persone?”. 

Quando un movimento è fatto di tanti soggetti intercambiabili, quando tutti possono prendere la parola con i mass media, quando si scommette su un’organizzazione che prevede la rotazione dei rappresentanti e dei portavoce, la politica tradizionale, che si è allontanata dalla gente e persegue solo i propri interessi, ha paura. Ha “paura che la nostra visione del mondo si diffonda, e di fatto è quello che sta succedendo perché il nostro movimento sta segnando profondamente la storia della società messicana”.

Documentario "Ni Vivos Ni Muertos" di Luis Ramírez Guzmán e Federico Mastrogiovanni

Intervista a Federico Mastrogiovanni - Sparizioni forzate

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