Bolivia - Cochabamba: il ritorno alla Terra inizia dalla scuola

Dall'acqua alla terra: il progetto orti scolastici della Fundacion Abril

14 / 4 / 2013

 Cochabamba - La Fundacion Abril in collaborazione con la direzione della scuola Santa Rosa de Lima, nel paese di Arbieto a circa 1 ora di strada da Cochabamba, ha iniziato il progetto chiamato ”implementazione di orti scolastici”, attraverso il quale si cercano di recuperare le conoscenze ancestrali, rivalorizzare il lavoro della terra, migliorare l'alimentazione scolastica e soprattutto applicare in termini concreti il piano di studi previsto dalla legge Avelino Sinani ed Elizardo Perez che vuole dare impulso alla produzione agricola in età scolare, realizzando piccoli orti nei quali si coltivano mais, cipolle, broccoli, ravanelli, lattuga e cereali come la quinta e l'amaranto.

In una zona con forte migrazione di contadini arrivati da La Paz e Potosi per lavorare la terra sia stagionalmente che in modo permanente, su 115 bambini presenti nella scuola circa 100 sono figli di migranti. Maria Eugenia della Fundacion spiega che tra gli obiettivi del progetto figurano la necessità di migliorare l'alimentazione scolastica e la salute, in quanto i bambini hanno perso l'abitudine di consumare verdura e cereali rimpiazzandoli con dolciumi e bibite gassate che contengono alti livelli di zucchero.

Il lavoro di educazione è iniziato nell'agosto del 2012 con l'analisi della situazione agricola del paese di Arbieto e l'alimentazione dei suoi studenti, dopodiché gli attivisti hanno dato vita a laboratori di formazione per maestri, genitori e bambini, tenuti da ingegneri e agronomi dell'Università Maggiore di San Simón. Il progetto si rivela importante soprattutto perché spinge i bambini a relazionarsi direttamente con la natura e a condividere le attività, comprendendo il valore della risorsa acqua e terra, in quanto sono quasi tutti figli di contadini ed è importante che fin da piccoli si riescano ad avvicinare a questi elementi. Sono gli stessi bambini che assieme ai maestri e ai genitori si organizzano preparando il terreno da coltivare, estirpando gli arbusti e togliendo le pietre, successivamente arando, seminando e irrigando i piccoli orti, due per ogni classe, 16 in tutto.

Il concetto fondamentale è il mettere in pratica ciò che viene appreso in aula: le scienze naturali, la storia, la geometria e la matematica possono essere applicate nella realizzazione degli orti. Il progetto presenta anche alcune difficoltà : i genitori temono che lavorare la terra pregiudichi gli studi dei propri figli perché auspicano a delle professioni “migliori”, ma il piano delle lezioni secondo la nuova legge prevede un'ora di attività agricola, quindi gli attivisti della Fundacion stanno facendo in modo che i bambini si prendano questa responsabilità, affinché  quest'ora di lezione non venga trasformata, come succede in altre scuole, in un'ora di semplice ricreazione.

E come sottolinea Oscar Olivera, rappresentante della Fundacion Abril, “lavorare con i bambini e le donne attraverso attività concrete di messa a produzione della terra in modo comunitario e collettivo è forse l'unica possibilità, in un contesto sociale di forte crisi e povertà, di ricontestualizzare il significato della terra in quanto tale: la Pachamama è un essere vivo, qualcosa che ogni giorno ci offre generosamente la vita, il seme non è solo un elemento che serve a far sorgere una pianta, ma attraverso le sementi possiamo anche noi recuperare quei valori che il neoliberismo ci ha tolto come l'allegria di vedere crescere qualcosa”.

info: www.fundacionabril.org

A cura di Francesca Stanca, Associazione Ya Basta

Il progetto di orti scolastici della Fundacion Abril

Cochabamba: Maria Eugenia della Fundacion Abril, progetto orti scolastici