Carovana Dei Popoli Contro Il Terricidio In Patagonia

26 / 11 / 2019

Dal 7 al 10 febbraio in Patagonia, il Movimiento de Mujeres Indigenas por el Buen Vivir organizza il primo “campamento climatico de los pueblos contra el terricidio” nel territorio recuperato di Pillán Mahuiza.

Associazione Ya basta! Êdî bese! e Ya basta! Marche lanciano la “Carovana dei Popoli contro il Terricidio” che visiterà la Patagonia mapuche nella prima metà di febbraio. Il programma è in via di definizione ma prevede oltre alla partecipazione al climate camp anche un tour in alcune comunità mapuche che resistono al terricidio.

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CAUSALE: CAMPAMIENTO CLIMATICO

Di seguito la convocazione del climate camp del Movimento di Donne Indigene per il “Buen Vivir”

Climate Camp: i popoli contro il #terricidio dal 7 al 10 febbraio in Patagonia

Nel contesto della crisi globale, il cambiamento climatico è un aspetto fortemente preoccupante perché siamo sotto scacco: stiamo firmando il certificato di morte del pianeta. Oggi il cambiamento climatico sta dando vita una mobilitazione globale dei popoli che vogliono dare l’allarme ai governi. Tuttavia, i governi non ascoltano.

Noi del Movimento di Donne Indigene per il “Buen Vivir” diciamo che siamo noi a soffrire sui nostri corpi i principali costi e le responsabilità ambientali. Siamo il settore della popolazione, per lo meno in Argentina, che subisce maggiormente i cambiamenti climatici, ad esempio, nei dintorni della comunità Mbya Guaranà di Misiones, dove fiumi e laghi sono prosciugati, le donne sono costrette a camminare per chilometri per lavare i vestiti, oppure le sorelle indigene di Wichi, Qom devono alzarsi alle tre del mattino per riempire un secchio d’acqua. Il Movimento di Donne Indigene per il “Buen Vivir” può dimostrare in maniera tangibile cosa significa essere attraversate dall’orrore di questi danni ambientali, dalle conseguenze del cambiamento climatico, è per questo che convochiamo il pianeta a riflettere e a organizzare un’agenda globale di resistenza e lotta a partire dal basso, perché siamo consapevoli che gli Stati Nazione sono funzionali agli interessi delle lobby delle multinazionali che stanno devastando il pianeta.

Il Climate Camp dei popoli contro il terricidio vuole sia accordarsi su un’agenda di resistenza globale con date e azioni che possano essere realizzate in tutto il mondo – stabilendo le priorità non solo ambientali, ma anche dei diritti fondamentali dei popoli – sia recuperare quei saperi ancestrali che ci portino a relazionarci in modo armonico con la terra e con gli altri popoli del mondo, riconoscendo la pluri-nazionalità dei nostri territori.

Il Camp si terrà dal 7 al 10 febbraio 2020 nel Lof Mapuche Pillán Mahuiza (il prossimo mese ricorre 20° anniversario del suo recupero). Acquisisce un rilievo e un’importanza fondamentale che il campeggio climatico si svolga proprio qui: si tratta di una comunità che affronta oggi il rischio che il suo fiume sia chiuso da una diga, con una grande opera chiamata “La Elena”, che lascerebbe affondare 11 mila ettari di bosco.

L’appello è rivolto a tutti popoli del mondo, ci aspettiamo una partecipazione dai cinque continenti, ci saranno espositori, workshop, assemblee. Tutti coloro i quali vorranno proporre laboratori o mostre dovranno scrivere una mail a [email protected]: la commissione organizzatrice del campeggio elaborerà un programma in base alle tematiche proposte.

E’ prevista una quota di iscrizione che coprirà le spese del campeggio, l’utilizzo delle docce con acqua calda e i 4 pasti. I workshop e le esposizioni saranno libere e gratuite. Il campeggio avrà una capienza di 1000 persone, ma le esposizioni, i workshop e le assemblee sono aperte e senza limiti di partecipanti. Chi non troverà posto all’interno del campeggio nel Lof, potrà alloggiare in hotel e campeggi dei villaggi di Corcovado e Carreleufú, ma dovrà arrangiarsi per il trasferimento fino alla comunità.