Cina Cronologia dell'"affaire"

1 / 5 / 2012

Cronologia

2 febbraio: il capo della polizia di Chongqing Wang Lijun è rimosso dalla carica, a conferma della caduta in disgrazia presso il capo del Pcc, Bo Xilai.

6 febbraio: Wang si presenta al consolato Usa della città di Chengdu dove passa la notte. Il giorno dopo si consegna («volontariamente», dice il comunicato Usa) alla polizia cinese.

14 marzo: Wen Jiabao attacca le autorità di Chongqing: «Lo spettro della Rivoluzione Culturale non è stato sconfitto».

15 marzo: l’annuncio ufficiale che Bo Xilai è stato privato della carica di capo del Partito di Chongqing arriva alla fine della sessione annuale dell’Assemblea del popolo alla quale Bo aveva normalmente partecipato. Per 5 giorni vengono oscurati alcuni siti della sinistra.

20 marzo: crescono le voci secondo le quali Bo potrebbe essere collegato alla morte dell’uomo d’affari Neil Heywood, morto a Chongqing il 15 novembre 2011, mentre si scatenano sulla Rete voci infondate su tentati colpi di stato e rumori talvolta privi di fondamento sull’affaire che coinvolgono il capo della sicurezza interna Zhou Yongkai, membro del Comitato permanente, alleato di Bo.

6 aprile: le autorità chiudono diversi siti Web della nuova sinistra: Utopia, Maoflag e Jinbushe. Utopia è bloccato per un mese «per aver pubblicato saggi che violano la costituzione, aver dolosamente attaccato i leader nazionali e fatto commenti sconsiderati sul 18esimo Congresso del Partito».

10 aprile: le autorità cinesi annunciano di aver sospeso Bo Xilai dal Politburo e dal Comitato centrale per «serie violazioni disciplinari». Si annuncia anche che la moglie, Gu Kailai, sospettata della morte di Heywood, è detenuta dall’autorità giudiziaria.

Ultime notizie

Bo intercettava e Heywood non spiava

Le ultime notizie sulla saga Bo sono arrivate giovedì dal New York Times che, citando fonti anonime legate al partito, ha rivelato che il capo del Pc a Chongqing aveva fatto mettere sotto controllo tutti i telefoni dei vertici della municipalità per intercettare le chiamate dei leader di Pechino. Fatale una telefonata del presidente Hu Jintao che si è scoperto essere stata captata. Anche questo avrebbe contribuito alla sua fine.

Sempre giovedì il ministro degli esteri inglese William Hague, rompendo le consuetudini, ha

insistito a dichiarare ufficialmente che l’uomo d’affari Neil Heywood non era una spia inglese. L’iniziativa, si legge nella lettera di Hague alla Commissione esteri del Parlamento, si è resa necessaria per mettere fine alle speculazioni sul caso. Martedì scorso Bo Guagua, figlio di Bo, ha

per la prima volta affidato alle pagine del Crimson Harvard, l’università dove studia, la propria

difesa contro le voci sulla sua vita dispendiosa. Il 24enne ha spiegato che la costosa istruzione, prima ad Harrow poi a Oxford e Harvard, è stata pagata da borse di studio e dai risparmi di sua madre e ha negato anche di aver guidato una Ferrari.

Tartto da Alias 28 aprile 2012