Se qualcuno pensava che la protesta francese andasse in vacanza, si sbagliava di grosso. Anche ieri, 20 luglio, i Gilets gialli hanno manifestato in tante città del Paese.
Dal 18 novembre ad oggi, non c’è stato un fine settimana in cui siano mancate mobilitazioni. Ed è questo il segno di una continuità e di una tenacia davvero senza precedenti, quantomeno nell’Europa contemporanea.
Molto interessante quanto accaduto a Parigi, dove l’Atto XXXVI coincideva con il terzo anniversario della morte di Adama, giovane assassinato dalla polizia nella banlieue Nord della capitale. È stato proprio il Comité Adama - diventato una delle realtà antirazziste più importanti di Francia e attivo nel movimento dei Gilets Jaunes fin dagli esordi - a lanciare un appello, al quale hanno aderito moltissime realtà, anche al di fuori dell’Île-de-France. «Sans justice vous n’aurez jamais la paix» lo slogan che campeggia su striscioni, cartelli e t-shirt.
La giornata parigina è stata segnata dalle convergenze, preludio di quello che potremo vedere nel corso del prossimo autunno e che, ancora una volta, darà al movimenti dei Gilets gialli vesti diverse.
Il corteo per Adama, partito dal quartiere di Boyenval, ha raggiunto quello dei Gilets, al quale si è unito. Nello stesso corteo sono confluiti i Gilets rouges, per lo più composti dalle basi sindacali, e i Gilets Noirs, rafforzatisi dopo l’occupazione del Pantheon avvenuta la scorsa settimana.
Tra le altre manifestazioni sul territorio nazionale, è da segnalare quella di Nantes. Nella città bretone, migliaia di persone hanno partecipato al corteo a un mese dalla sparizione di Steve, avvenuta in seguito a una violenta carica della polizia durante un concerto. «Ou est Steve» urlano e cantano a gran voce i manifestanti, mentre sulla vicenda il silenzio delle autorità diventa giorno dopo giorno sempre più imbarazzante. Anche in altre città, la richiesta di verità e giustizia per Steve è stata molto presente nei cortei.
I vari cortei si sono svolti in maniera piuttosto pacifica, dopo la nuova fiammata del 14 luglio, a testimonianza di un movimento che sa essere molto duttile nel suo modo di stare in piazza.