All'Aterro do Flamengo una serata dedicata a Danielle Mitterand, partigiana e sostenitrice dei diritti umani e ambientali scomparsa nel 2011.

Cupula dos Povos, settima giornata: il re è nudo!

Utente: Frayabasta
22 / 6 / 2012

La serata di oggi è stata caratterizzata da una partecipatissima ed emozionante assemblea che ha visto tra i relatori Leonardo Boff, teologo della liberazione brasiliano, Vandana Shiva, attivista e scrittrice, Francois Houtart, sociologo e teologo belga, Maria Elena Foronda Farro, peruviana premio Goldman nel 2003, Pedro Arrojo, spagnolo premio Goldman nel 2003 e Riccardo Petrella del Manifesto dell'Acqua.

L'incontro è stato un'occasione per rendere omaggio a Danielle Mitterand, moglie dell'ex presidente francese Francois Mitterand, grande attivista dei diritti dell'uomo e della natura e grande sostenitrice delle lotte sociali per il cambiamento in tutto il mondo, scomparsa l'anno scorso.

Ciascun relatore ha cominciato ricordando le proprie lotte portate avanti insieme a Danielle, per poi spaziare sulla propria visione della crisi e del tema dell'acqua come bene comune e diritto naturale.

Leonardo Boff ha incentrato il suo intervento sulla spreco delle risorse idriche in cui viviamo, chiedendo in che modo intendiamo trattare l'acqua, se come diritto naturale o come merce.

Houtart ha raccontato di aver conosciuto Danielle Mitterand in Messico in una comunità zapatista, e ha spiegato poi come sia necessario costruire un nuovo paradigma di vita in contrasto con il modello capitalista e che sia incentrato sul tema dell'acqua bene comune per l'umanità, creando una democrazia libera per il controllo dell'acqua dal basso: il progresso non è il modello occidentale, bisogna dare la possibilità ad altre culture di comporre il nuovo paradigma.

Conclude dicendo “non sarà una dichiarazione a cambiare il mondo, ma le lotte sociali”.

Maria Elena Foronda Farro ieri a Riocentro ha incontrato il presidente del Perù, e gli ha chiesto di dialogare con gli indios, perchè in soli 6 mesi di governo ci sono già stati 19 morti per crimini lobbistici. Addirittura lei stessa ha passato 13 mesi in carcere con infondate quanto assurde accuse di terrorismo per le lotte che portava avanti.

E' seguito poi un emozionante intervento di una anziana donna paraguayana, intervenuta al posto dell'atteso ministro dell'ambiente paraguayano, che non è riuscito a raggiungere la Cupula a causa della difficile situazione attuale del suo paese e i tentativi di probabile impeachment riguardanti il presidente Lugo, dopo gli scontri di pochi giorni fa tra sem terra paraguayani che rivendicavano delle proprietà e polizia, con 17 morti da entrambe le parti.

La donna in lacrime ha detto che il Paraguay non vuole retrocedere con l'ennesimo colpo di stato dopo 70 anni di dittatura.

L'intervento più applaudito è stato quello di Vandana Shiva, che ha proposto un'interessante e chiara metafora riguardante la green economy, raccontando la storia de “i vestiti nuovi dell'imperatore”, paragonando la cecità dei sudditi nei confronti del sovrano alla cecità dei potenti di Riocentro di fronte alla crisi ambientale.

Ha paragonato anche la stoltezza dell'imperatore che, pur sapendo di non avere abiti addosso, per non sembrare stupido finge di non vedere di essere nudo, a quella dei potenti del mondo riuniti a Riocentro, che pur sapendo che il vertice sarà un fallimento fingono di non vederlo, pur sapendo che la green economy è una falsa soluzione fingono che non lo sia.

I paesi emergenti come India e Brasile sono definiti BRICS, ma Vandana Shiva non si identifica con questa definizione, in quanto è un emergere di carattere occidentale. Conclude con un gioco di parole: non ritiene l'India un brick, parola che in inglese significa mattone, perché non è fatta di cemento, ma di natura.

Clarissa Sant'Ana e Franco Carrassi (Art Lab Occupato - Globalproject Parma)

Francesca Stanca (Ass. Ya Basta - Globalproject)

Intervista a Vandana Shiva

L'assemblea in omaggio a Danielle Mitterand