Dossier Kurdistan

In questa pagina le ultime notizie e alcuni approfondimenti dal Kurdistan turco.

24 / 7 / 2009

Video reportage

Kurdistan: il paese che non c'è parte I parte II 

La questione curda è per la Turchia una spina nel fianco che fatica a trovare una soluzione pacifica. E intanto le vittime innocenti di questa guerra aumentano. Il reportage è di Rita Rocca

Terrorismo di stato in Turchia

Tratto da una puntata di Report del 2003 su Rai3.

Azadiya te Azadiya me ye - La tua libertà è la nostra libertà

Report video della delegazioni italiane presenti nel Kurdistan turco per il Newroz 2009 e le elezioni amministrative. Il Newroz, la vittoria del DTP, i brogli di Agri, la marcia di Amara, l'operazione contro il DTP, la violenza della polizia sui bambini.

Edi bese! Ora basta! Newroz 2008 Van - Hakkari - Yuksekova

a cura della Rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo

Chi sono i terroristi? Video - Hakkari 23.04.09
Abbiamo visto queste scene, perché ci sono state le telecamere. Potete immaginare che cosa stanno facendo nei villaggi di montagna, nelle città, nelle strade nel bel mezzo del nulla, senza le telecamere...

News

21 luglio2009

Abdullah Ocalan prepara la pace

Eppur si muove. Nonostante il governo turco faccia di tutto per dare del paese un’immagine di stabilità, il paese di Ataturk è in fermento. Migliaia di persone scendono in piazza quasi quotidianamente per chiedere al governo di accettare la proposta di pace del Pkk.
leggi su il manifesto

La road map di Abdullah Ocalan
di Orsola Casagrande leggi

Turchia, si lavora a un accordo di pace con il Pkk
leggi su peacereporter

19 luglio 2009

Koma Civaken Kurdistan: prorogato il cessate il fuoco

La leadership politica kurda del Koma Civaken Kurdistan (KCK) ha annunciato che il cessate il fuoco è stato prorogato per dare la possibilità di risolvere la questione curda in Turchia con mezzi pacifici e politici. Il cessate il fuoco già dichiarato dal 1 giugno 2009 è stato esteso al 1° settembre 2009.
leggi su hevallo.blogspot.com

Kirkuk, le speranze nella Gerusalemme curda

L'Iraq di oggi, per come lo conosciamo, è un insieme di notizie e ricordi lontani, legati ad un passato che ci ha visto incollati al televisore, quando nel 2003 gli Stati Uniti dichiararono guerra a Saddam...leggi su nuovasocietà

13 luglio 2009

Svizzera, Germania ed Austria si ritirano dal progetto di costruzione della diga di Ilisu

La campagna Acquasuav saluta con grande gioia la decisione di Svizzera, Germania ed Austria di ritirarsi dal progetto di costruzione della mega diga di Ilisu nella Turchia sud-orientale.
leggi comunicato acquasuav

Hasankeyf: finanziamenti a secco
Le agenzie per l'esportazione del credito di Germania, Austria e Svizzera si ritirano dal progetto della diga Ilısu nella Turchia sud-orientale, considerato dagli oppositori come devastante per il sito di Hasankeyf. Festeggiano le ong, ma il governo turco vuole andare avanti.
leggi su osservatorio balcani

12 luglio 2009

Ragazzini incarcerati continuano lo sciopero della fame nel carcere di Pozanti

ADANA (DİHA) -Ragazzini svolgono sciopero della fame nella prigione di Pozanti ad Adana per richiamare l'attenzione sulla violazione dei diritti. I maltrattamenti contro i ragazzini sono ancora al centro dell'attenzione. Secondo le informazioni ottenute continueranno lo sciopero della fame a meno che il problema venga risolto. I parenti dei ragazzini hanno sostenuto che in prigione non è stato consentito incontrare il medico, leggere giornali come Azadiya Welat e Gunluk.

Le Nazioni Unite chiedono alla Turchia perché sta arrestando degli adolescenti

ANKARA – Un’inchiesta da parte delle Nazioni Unite sui Tribunali turchi che condannano come terroristi ragazzi minori di 18 anni nell’area del sud-est sta innalzando il dibattito sul sistema giudiziario del paese. leggi

08 luglio 2009

Iniziativa per mantenere in vita Hasankeyf

La decisione odierna di ritirarsi dal progetto di Ilisu da parte dei governi di Germania Austria e Svizzera è una grande vittoria della nostra giustificata lotta. Oggi i governi di Germania Austria e Svizzera sono usciti dal progetto della diga di Ilisu e della centrale idroelettrica che avevano deciso di garantire concedendo credito nel marzo del 2007. leggi comunicato

06 luglio 2009

La Turchia riconsidera la questione curda

I curdi, una volta tallone d’Achille della Turchia, potrebbero diventare la sua maggiore risorsa, una sorta di cuscinetto contro un instabile Iraq ed un emergente Iran – scrive l’analista Ranj Alaaldin (The Guardian) leggi su arabnews

27 giugno 2009

Viaggio in Kurdistan 25 luglio - 8 agosto 2009

Programma del viaggio estivo in Kurdistan organizzato dall'associazione onlus "Verso il Kurdistan".
leggi versoilkurdistan.blogspot.com

26 giugno 2009

Iğdir, corridoio verso la pace

Osservatorio Balcani - Il confine chiuso. Viaggio verso l'Armenia attraverso la provincia turca di Iğdir, dove il partito filo curdo DTP ha vinto le ultime elezioni con lo slogan “Viva la fratellanza tra i popoli”. Ai piedi del monte Ararat, in attesa di poter incontrare il vicino.
Prima parte del reportage su osservatoriobalcani.org

Tornano in Grecia 50 curdi arrivati il 21 giugno al porto di Venezia

L’ennesima nave per la Grecia è partita dal porto di Venezia con a bordo decine di profughi. Stavolta ci sono tra loro tante donne e moltissimi bambini, circa trenta su cinquantanove.
leggi su globalproject.info

23 giugno 2009

Kurdistán: Viaje al país prohibido

Kurdish blogger in Spain: zinarala.blogspot.com

18 giugno 2009

Turchia 53 persone uccise dalla polizia in due anni

Una relazione della Turkey Human Rights Foundation (TİHV), elenca le violazioni dei diritti umani effettuate da agenti di polizia nel corso degli ultimi due anni.
Secondo il rapporto, 53 persone sono state uccise da agenti di polizia, dal giugno 2007 quando la legge sulle funzioni e poteri della polizia è stata modificata. Queste persone sono state uccise in strada o sono morte in stato di detenzione.
Un totale di 40 persone sono state uccise dai proiettili della polizia in attacchi a manifestazioni o durante incursioni nelle case. 53 persone sono rimaste ferite in altri casi del genere.
Secondo TİHV, "Le norme internazionali impongono alle forze di sicurezza l'uso di armi o altri strumenti se sussiste reale pericolo di morte. Tuttavia, con le modifiche apportate al diritto di polizia, le forze di sicurezza hanno interpretato il diritto di utilizzare le armi in senso più ampio possibile, anche quando non vi è assolutamente alcuna minaccia".
Istanbul - BIA News Center

17 giugno 2009

Congresso della società democratica

Kurdi, Yezidi e Aleviti Uniti nella richiesta di una Costituzione Civile. Al terzo Congresso della Società Democratica tenutosi a Diyarbakir, i delegati hanno chiesto Pace e cambiamenti alla Costituzione.

Diyarbakır - Bia News Agency
Il Congresso della Società Democratica, tenutosi per due giorni a Diyarbakir, la maggiore città kurda del sud-est della Turchia, si è concluso con una dichiarazione finale. Era il terzo congresso di questo genere che ha visto la partecipazione di 600 delegati, molti dei quali appartenenti ai partiti politici kurdi.

Appello a porre fine alle operazioni
Hatip Dicle, l’ex segretario del Partito Democratico (DEP) e deputato eletto a Diyarbakir per il partito filo-kurdo DTP (Partito della società democratica) ha detto tramite una dichiarazione letta a Kosuvolu Park che il cessate-il-fuoco unilaterale dichiarato dal Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) è un’opportunità importantissima. E ha chiamato lo Stato e il Governo a porre immediatamente fine alle operazioni militari.
Almeno 10mila persone hanno preso parte alla Marcia della Pace che si è tenuta prima della dichiarazione, gridando slogan di sostegno a favore di Abdullah Ocalan e ballando le danze popolari. Dicle ha detto che il congresso è stato l’occasione per elaborare una “dettagliata mappa” per un processo di pace. I delegati del Congresso hanno fatto appello affinché venga stilata una Costituzione civile che elimini ogni discriminazione di lingua, cultura e identità nei confronti dei kurdi e delle altre popolazioni, così come la fine di ogni forma di ostruzionismo alla politica democratica. Al Congresso ha preso parte Ahmet Turk presidente del DTP, i deputati del partito e i 98 sindaci, il rappresentante siriano Yakup Gabriel, l’ex Ministro Adnan Erkmen, Ahmet Guvener rappresentante della Chiesa protestante di Diyarbakir, Feyzullah Deniz della famiglia dello Shaikh Said, leader dell’importante rivolta kurda del 1925, Kemal Bulbul dell’Unione delle Federazioni Alevite, Ibrahim Biro rappresentante degli yezidi, il fratello di Abdullah Ocalan, il sig. Mehmet Ocalan, ex deputati, accademici, artisti e scrittori. Non hanno invece partecipato i membri del Partito dei diritti e delle libertà (HAK-PAR) e del Partito della Democrazia Partecipata (KADEP) che erano stati invitati.

Serve più coraggio

Parlando all’apertura del Congresso, Ahmet Turk ha detto “Non sono i kurdi ad avere in mano la chiave che risolve il problema” e ha criticato il Governo per la mancanza di “approcci coraggiosi”.
Sottolineando che i kurdi stanno insistendo per una soluzione pacifica della Questione kurda, egli ha anche affermato che i kurdi sono stati trattati come terroristi dall’opinione pubblica nazionale ed internazionale.
Un resoconto con i suggerimenti per una soluzione della questione kurda sarà consegnato al Presidente Abdullah Gül, ai partiti politici e alle NGOs. (EZÖ/EK/AG)

08 giugno 2009

Bambini iniziano sciopero della fame in prigione

İSTANBUL (DİHA) - Sei bambini nel carcere per bambini di Maltepe hanno iniziato uno sciopero della fame a causa delle violenze in prigione.
A Istanbul vi sono bambini di età inferiore ai 18 anni che sono stati arrestati dopo le manifestazioni del 15 febbraio.Sei bambini nel carcere di Maltepe hanno sostenuto che erano sotto attacco fisico delle guardie e che hanno iniziato uno sciopero della fame. Il padre di V.B di sedici anni Şerif Bulut ha sostenuto che è venuto a conoscenza dell'inizio dello sciopero della fame attraverso una conversazione telefonica con suo figlio.Egli ha notato di essere venuto a conoscenza da suo figlio che loro erano sotto attacco fisico e uno dei bambini è stato posto in una cella singola.Loro sono in sciopero della fame da tre giorni.Egli ha sostenuto che la conversazione è stata tagliata immediatamente.V.B ha detto informate tutti. Bulut si è rivolto alla sezione di Istanbul di IHD (Associazione dei diritti umani). E' preoccupato circa le condizioni dei bambini e chiede a tutti di essere sensibili.

Planet Kurdistan alla Biennale d'arte di Venezia

Planet Kurdistan è un laboratorio d’idee, proposte e progetti con l’obiettivo di contribuire alla discussione sulla identità culturale kurda. È un processo di immaginazione collettiva in grado di rappresentare tutte le complessità e diversità di questo popolo e a stimolarne un futuro condiviso.
leggi su planetk.org

03 giugno 2009

Turchia, centinaia di minori arrestati per terrorismo

Pochi classificherebbero Hebun Akkaya, diciassettenne dalla acuta voce nasale e dalle maniere educate, come sostenitore di una organizzazione terroristica. Ma il tribunale di Diyarbakir lo ha fatto. Capo d'accusa: l'aver protestato per le condizioni carcerarie di Abdullah Ocalan, capo del Partito dei Lavoratori Curdi (Pkk) attualmente in prigione.
leggi su peacereporter.net

01 giugno 2009

Amnesty International rapporto 2009 Turchia

I diritti umani hanno risentito del contesto di instabilità politica e di scontri militari. Sono aumentate le segnalazioni di tortura e altri maltrattamenti, mentre le voci del dissenso hanno subito persecuzioni e intimidazioni. Il diritto di riunione pacifica è stato negato e le forze dell'ordine hanno impiegato forza eccessiva per disperdere i manifestanti. Le disposizioni di legge anti-terrorismo sono state usate anche per ridurre la libertà di espressione.
leggi il rapporto annuale 2009 sulla Turchia: amnesty.it

31 maggio 2009

Gulcihan Simsek, sindaca e resistente

A destra nella foto, Gulcihan Simsek, ex sindaca di Bostanici (Van) arrestata nell'operazione contro il DTP il 14 aprile 2009.

Noidonne ottobre 2008
Gulcihan Simsek, sindaca e resistente
È condannata a circa 200 anni di carcere per aver difeso i diritti del suo popolo. E’ una donna coraggiosa e agguerrita
leggi su noidonne.org

17 maggio 2009

No agli arresti degli esponenti politici kurdi in Turchia e in Europa.

UIKI-ONLUS Ufficio d'Informaizone del Kurdistan in Italia

Contro il popolo kurdo la Turchia, l'Iran e la Siria stanno mettendo in atto forme di negazione e distruzione della via politica, attraverso le operazioni militari, gli attentati e gli arresti minano le condizioni per una soluzione della questione kurda. Le nostre preoccupazioni si fanno sempre più gravi, soprattutto negli ultimi tempi, dopo le recenti elezioni amministrative in Turchia, in particolare con le operazioni e gli arresti nei confronti del DTP. Il popolo kurdo ha dimostrato democraticamente alle elezioni di non volersi arrendere ed è difficile per lo Stato turco accettare questa situazione...
leggi

12 maggio 2009

Condannato il sindaco di Sur per “propaganda terroristica”

Abdullah Demirbas, sindaco del distretto di Sur (Diyarbakir), è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione per essersi riferito ad Abdullah Ocalan - leader in carcere del Partito dei lavoratori del Kurdistan - con l’appellativo di “signore”.
leggi su Osservatorio Iraq

Intervista di France24 al Sindaco di Sur Abdullah Demirbas "Kurde, une identité sous contrôle"

08 maggio 2009

Pkk: “Non vogliamo uno Stato indipendente, ma uguali diritti per il popolo kurdo”

Qandil (Nord Iraq) – Il Partito [fuorilegge] dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) non è più alla ricerca di uno Stato indipendente, ma vuole uguali diritti per i kurdi all’interno di una Turchia unita. Lo ha dichiarato il suo leader in carica.
leggi su Osservatorio Iraq

Kurdistan: Il paese che non c'è - parte I

Kurdistan: Il paese che non c'è - parte II

Terrorismo di Stato in Turchia Rai3 Report 2003

Azadiya te Azadiya me ye - La tua libertà è la nostra libertà

Edi bese! Ora basta! Newroz 2008 Van - Hakkari - Yuksekova

Hakkari brutalità della polizia turca