Kurdistan: il paese che non c'è parte I parte II
La questione curda è per la Turchia una spina nel fianco che fatica a trovare una soluzione pacifica. E intanto le vittime innocenti di questa guerra aumentano. Il reportage è di Rita Rocca
Terrorismo di stato in Turchia
Tratto da una puntata di Report del 2003 su Rai3.
Azadiya te Azadiya me ye - La tua libertà è la nostra libertà
Report video della delegazioni italiane presenti nel Kurdistan turco per il Newroz 2009 e le elezioni amministrative. Il Newroz, la vittoria del DTP, i brogli di Agri, la marcia di Amara, l'operazione contro il DTP, la violenza della polizia sui bambini.
Edi bese! Ora basta! Newroz 2008 Van - Hakkari - Yuksekova
a cura della Rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo
Chi sono i terroristi? Video - Hakkari 23.04.09
Abbiamo visto queste scene, perché ci sono state le telecamere. Potete immaginare
che cosa stanno facendo nei villaggi di montagna, nelle città, nelle strade nel
bel mezzo del nulla, senza le telecamere...
News
21 luglio2009
Abdullah Ocalan prepara la pace
Eppur si muove. Nonostante il governo turco faccia di tutto
per dare del paese un’immagine di stabilità, il paese di Ataturk è in fermento.
Migliaia di persone scendono in piazza quasi quotidianamente per chiedere al
governo di accettare la proposta di pace del Pkk.
leggi su il
manifesto
La road map di Abdullah Ocalan
di Orsola Casagrande leggi
Turchia, si lavora a un accordo di pace con il Pkk
leggi su peacereporter
19 luglio 2009
Koma Civaken Kurdistan: prorogato il cessate il fuoco
La leadership politica kurda del Koma Civaken Kurdistan
(KCK) ha annunciato che il cessate il fuoco è stato prorogato per dare la
possibilità di risolvere la questione curda in Turchia con mezzi pacifici e
politici. Il cessate il fuoco già dichiarato dal 1 giugno 2009 è stato esteso
al 1° settembre 2009.
leggi su hevallo.blogspot.com
Kirkuk, le speranze nella Gerusalemme curda
L'Iraq di oggi, per come lo conosciamo, è un insieme di notizie e ricordi lontani, legati ad un passato che ci ha visto incollati al televisore, quando nel 2003 gli Stati Uniti dichiararono guerra a Saddam...leggi su nuovasocietà
13 luglio 2009
Svizzera, Germania ed Austria si ritirano dal progetto di costruzione della diga di Ilisu
La campagna Acquasuav saluta con grande gioia la decisione
di Svizzera, Germania ed Austria di ritirarsi dal progetto di costruzione della
mega diga di Ilisu nella Turchia sud-orientale.
leggi comunicato
acquasuav
Hasankeyf: finanziamenti a secco
Le agenzie per l'esportazione del credito di Germania, Austria e Svizzera si
ritirano dal progetto della diga Ilısu nella Turchia sud-orientale, considerato
dagli oppositori come devastante per il sito di Hasankeyf. Festeggiano le ong,
ma il governo turco vuole andare avanti.
leggi su osservatorio
balcani
12 luglio 2009
Ragazzini incarcerati continuano lo sciopero della fame nel carcere di Pozanti
ADANA (DİHA) -Ragazzini svolgono sciopero della fame nella prigione di Pozanti ad Adana per richiamare l'attenzione sulla violazione dei diritti. I maltrattamenti contro i ragazzini sono ancora al centro dell'attenzione. Secondo le informazioni ottenute continueranno lo sciopero della fame a meno che il problema venga risolto. I parenti dei ragazzini hanno sostenuto che in prigione non è stato consentito incontrare il medico, leggere giornali come Azadiya Welat e Gunluk.
Le Nazioni Unite chiedono alla Turchia perché sta arrestando degli adolescenti
ANKARA – Un’inchiesta da parte delle Nazioni Unite sui Tribunali turchi che condannano come terroristi ragazzi minori di 18 anni nell’area del sud-est sta innalzando il dibattito sul sistema giudiziario del paese. leggi
08 luglio 2009
Iniziativa per mantenere in vita Hasankeyf
La decisione odierna di ritirarsi dal progetto di Ilisu da parte dei governi di Germania Austria e Svizzera è una grande vittoria della nostra giustificata lotta. Oggi i governi di Germania Austria e Svizzera sono usciti dal progetto della diga di Ilisu e della centrale idroelettrica che avevano deciso di garantire concedendo credito nel marzo del 2007. leggi comunicato
06 luglio 2009
La Turchia riconsidera la questione curda
I curdi, una volta tallone d’Achille della Turchia, potrebbero diventare la sua maggiore risorsa, una sorta di cuscinetto contro un instabile Iraq ed un emergente Iran – scrive l’analista Ranj Alaaldin (The Guardian) leggi su arabnews
27 giugno 2009
Viaggio in Kurdistan 25 luglio - 8 agosto 2009
Programma del viaggio estivo in Kurdistan organizzato
dall'associazione onlus "Verso il Kurdistan".
leggi versoilkurdistan.blogspot.com
26 giugno 2009
Iğdir, corridoio verso la pace
Osservatorio Balcani - Il confine chiuso. Viaggio
verso l'Armenia attraverso la provincia turca di Iğdir, dove il partito filo
curdo DTP ha vinto le ultime elezioni con lo slogan “Viva la fratellanza tra i
popoli”. Ai piedi del monte Ararat, in attesa di poter incontrare il vicino.
Prima parte del reportage su osservatoriobalcani.org
Tornano in Grecia 50 curdi arrivati il 21 giugno al porto di Venezia
L’ennesima nave per la Grecia è partita dal porto di Venezia con a bordo
decine di profughi. Stavolta ci sono tra loro tante donne e moltissimi bambini,
circa trenta su cinquantanove.
leggi su globalproject.info
23 giugno 2009
Kurdistán: Viaje al país prohibido
Kurdish blogger in Spain: zinarala.blogspot.com
18 giugno 2009
Turchia 53 persone uccise dalla polizia in due anni
Una relazione della Turkey Human Rights Foundation (TİHV),
elenca le violazioni dei diritti umani effettuate da agenti di polizia nel
corso degli ultimi due anni.
Secondo il rapporto, 53 persone sono state uccise da agenti di polizia, dal
giugno 2007 quando la legge sulle funzioni e poteri della polizia è stata
modificata. Queste persone sono state uccise in strada o sono morte in stato di
detenzione.
Un totale di 40 persone sono state uccise dai proiettili della polizia in
attacchi a manifestazioni o durante incursioni nelle case. 53 persone sono
rimaste ferite in altri casi del genere.
Secondo TİHV, "Le norme internazionali impongono alle forze di sicurezza
l'uso di armi o altri strumenti se sussiste reale pericolo di morte. Tuttavia,
con le modifiche apportate al diritto di polizia, le forze di sicurezza hanno interpretato
il diritto di utilizzare le armi in senso più ampio possibile, anche quando non
vi è assolutamente alcuna minaccia".
Istanbul - BIA News Center
17 giugno 2009
Congresso della società democratica
Kurdi, Yezidi e
Aleviti Uniti nella richiesta di una Costituzione Civile. Al terzo Congresso
della Società Democratica tenutosi a Diyarbakir, i delegati hanno chiesto Pace
e cambiamenti alla Costituzione.
Diyarbakır - Bia News Agency
Il Congresso della Società Democratica, tenutosi per due giorni a Diyarbakir,
la maggiore città kurda del sud-est della Turchia, si è concluso con una
dichiarazione finale. Era il terzo congresso di questo genere che ha visto la
partecipazione di 600 delegati, molti dei quali appartenenti ai partiti
politici kurdi.
Appello a porre fine alle operazioni
Hatip Dicle, l’ex segretario del Partito Democratico (DEP) e deputato eletto a
Diyarbakir per il partito filo-kurdo DTP (Partito della società democratica) ha
detto tramite una dichiarazione letta a Kosuvolu Park che il cessate-il-fuoco
unilaterale dichiarato dal Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) è
un’opportunità importantissima. E ha chiamato lo Stato e il Governo a porre
immediatamente fine alle operazioni militari.
Almeno 10mila persone hanno preso parte alla Marcia della Pace che si è tenuta
prima della dichiarazione, gridando slogan di sostegno a favore di Abdullah
Ocalan e ballando le danze popolari. Dicle ha detto che il congresso è stato
l’occasione per elaborare una “dettagliata mappa” per un processo di pace. I
delegati del Congresso hanno fatto appello affinché venga stilata una
Costituzione civile che elimini ogni discriminazione di lingua, cultura e
identità nei confronti dei kurdi e delle altre popolazioni, così come la fine
di ogni forma di ostruzionismo alla politica democratica. Al Congresso ha preso
parte Ahmet Turk presidente del DTP, i deputati del partito e i 98 sindaci, il
rappresentante siriano Yakup Gabriel, l’ex Ministro Adnan Erkmen, Ahmet Guvener
rappresentante della Chiesa protestante di Diyarbakir, Feyzullah Deniz della
famiglia dello Shaikh Said, leader dell’importante rivolta kurda del 1925,
Kemal Bulbul dell’Unione delle Federazioni Alevite, Ibrahim Biro rappresentante
degli yezidi, il fratello di Abdullah Ocalan, il sig. Mehmet Ocalan, ex
deputati, accademici, artisti e scrittori. Non hanno invece partecipato i
membri del Partito dei diritti e delle libertà (HAK-PAR) e del Partito della
Democrazia Partecipata (KADEP) che erano stati invitati.
Serve più coraggio
Parlando all’apertura del Congresso, Ahmet Turk ha detto “Non sono i kurdi ad
avere in mano la chiave che risolve il problema” e ha criticato il Governo per
la mancanza di “approcci coraggiosi”.
Sottolineando che i kurdi stanno insistendo per una soluzione pacifica della
Questione kurda, egli ha anche affermato che i kurdi sono stati trattati come
terroristi dall’opinione pubblica nazionale ed internazionale.
Un resoconto con i suggerimenti per una soluzione della questione kurda sarà
consegnato al Presidente Abdullah Gül, ai partiti politici e alle NGOs.
(EZÖ/EK/AG)
08 giugno 2009
Bambini iniziano sciopero della fame in prigione
İSTANBUL (DİHA) - Sei bambini nel carcere per bambini di
Maltepe hanno iniziato uno sciopero della fame a causa delle violenze in
prigione.
A Istanbul vi sono bambini di età inferiore ai 18 anni che sono stati arrestati
dopo le manifestazioni del 15 febbraio.Sei bambini nel carcere di Maltepe hanno
sostenuto che erano sotto attacco fisico delle guardie e che hanno iniziato uno
sciopero della fame. Il padre di V.B di sedici anni Şerif Bulut ha sostenuto
che è venuto a conoscenza dell'inizio dello sciopero della fame attraverso una
conversazione telefonica con suo figlio.Egli ha notato di essere venuto a
conoscenza da suo figlio che loro erano sotto attacco fisico e uno dei bambini
è stato posto in una cella singola.Loro sono in sciopero della fame da tre giorni.Egli
ha sostenuto che la conversazione è stata tagliata immediatamente.V.B ha detto
informate tutti. Bulut si è rivolto alla sezione di Istanbul di IHD
(Associazione dei diritti umani). E' preoccupato circa le condizioni dei
bambini e chiede a tutti di essere sensibili.
Planet Kurdistan alla Biennale d'arte di Venezia
Planet Kurdistan è un laboratorio d’idee, proposte e
progetti con l’obiettivo di contribuire alla discussione sulla identità
culturale kurda. È un processo di immaginazione collettiva in grado di
rappresentare tutte le complessità e diversità di questo popolo e a stimolarne
un futuro condiviso.
leggi su planetk.org
03 giugno 2009
Turchia, centinaia di minori arrestati per terrorismo
Pochi classificherebbero Hebun Akkaya, diciassettenne dalla
acuta voce nasale e dalle maniere educate, come sostenitore di una
organizzazione terroristica. Ma il tribunale di Diyarbakir lo ha fatto. Capo
d'accusa: l'aver protestato per le condizioni carcerarie di Abdullah Ocalan,
capo del Partito dei Lavoratori Curdi (Pkk) attualmente in prigione.
leggi su peacereporter.net
01 giugno 2009
Amnesty International rapporto 2009 Turchia
I diritti umani hanno risentito del contesto di instabilità
politica e di scontri militari. Sono aumentate le segnalazioni di tortura e
altri maltrattamenti, mentre le voci del dissenso hanno subito persecuzioni e
intimidazioni. Il diritto di riunione pacifica è stato negato e le forze
dell'ordine hanno impiegato forza eccessiva per disperdere i manifestanti. Le
disposizioni di legge anti-terrorismo sono state usate anche per ridurre la
libertà di espressione.
leggi il rapporto annuale 2009 sulla Turchia: amnesty.it
31 maggio 2009
Gulcihan Simsek, sindaca e resistente
A destra nella foto, Gulcihan Simsek, ex sindaca di
Bostanici (Van) arrestata nell'operazione contro il DTP il 14 aprile 2009.
Noidonne ottobre 2008
Gulcihan Simsek, sindaca e resistente
È condannata a circa 200 anni di carcere per aver difeso i diritti del suo
popolo. E’ una donna coraggiosa e agguerrita
leggi su noidonne.org
17 maggio 2009
No agli arresti degli esponenti politici kurdi in Turchia e in Europa.
UIKI-ONLUS Ufficio d'Informaizone del Kurdistan in Italia
Contro il popolo kurdo la
Turchia, l'Iran e la
Siria stanno mettendo in atto forme di negazione e
distruzione della via politica, attraverso le operazioni militari, gli
attentati e gli arresti minano le condizioni per una soluzione della questione
kurda. Le nostre preoccupazioni si fanno sempre più gravi, soprattutto negli
ultimi tempi, dopo le recenti elezioni amministrative in Turchia, in
particolare con le operazioni e gli arresti nei confronti del DTP. Il popolo
kurdo ha dimostrato democraticamente alle elezioni di non volersi arrendere ed
è difficile per lo Stato turco accettare questa situazione...
leggi
12 maggio 2009
Condannato il sindaco di Sur per “propaganda terroristica”
Abdullah Demirbas, sindaco del distretto di Sur
(Diyarbakir), è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione per
essersi riferito ad Abdullah Ocalan - leader in carcere del Partito dei
lavoratori del Kurdistan - con l’appellativo di “signore”.
leggi su Osservatorio
Iraq
Intervista di France24 al Sindaco di Sur Abdullah Demirbas "Kurde, une identité
sous contrôle"
08 maggio 2009
Pkk: “Non vogliamo uno Stato indipendente, ma uguali diritti per il popolo kurdo”
Qandil (Nord Iraq) – Il Partito [fuorilegge] dei lavoratori
del Kurdistan (Pkk) non è più alla ricerca di uno Stato indipendente, ma vuole
uguali diritti per i kurdi all’interno di una Turchia unita. Lo ha dichiarato
il suo leader in carica.
leggi su Osservatorio
Iraq