Francia - #25A azioni contro l'ipocrisia del governo Hollande

In occasione della visita al festival di Bourges della Ministra della Cultura, decine di collettivi in tutta la Francia si sono mobilitati colpendo luoghi simbolo della riduzione di spese culturali e attacco ai diritti sociali.

25 / 4 / 2014

 Nella giornata nazionale di azioni dislocate in tutto il territorio francese, a Parigi i collettivi di precari e intermittenti dello spettacolo, sans papiers, postini e lavoratori del pubblico in sciopero da settimane hanno organizzato una data di mobilitazione comune.

L'obiettivo era colpire luoghi simbolo e sensibili che rappresentassero al meglio i duri tagli alle spese sociali e culturali e la restrizione dei diritti, come Ministeri e agenzie del lavoro interinale, proprio nel giorno in cui la Ministra della Cultura Filippetti avrebbe visitato il festival di Bourges, noto appuntamento riguardante la musica molto conosciuto in Francia. La contraddizione che i movimenti francesi hanno voluto far emergere, infatti, voleva far vedere come le politiche sul welfare e sulla cultura siano state sempre di più una voce di spesa da ridurre, un luogo dove sperimentare nuove forme di sfruttamento della precarietà: poco importa che la Ministra abbia fatto del festival la passerella politica del governo Hollande, volendo far vedere l'impegno dell'esecutivo nel mondo dello spettacolo culturale.

Da Toulouse a Nantes, fino a Rennes, Lyon, Lille, Avignon e Bourges, sono stati organizzati presidi, blitz nelle sedi del PS e nei vari punti del festival. Nella capitale l'azione programmata contava di partire da Place de la République e, invadendo la metro, arrivare fin sotto al Ministero del Lavoro per denunciare la famosa proposta del Medef in materia di previdenza sociale. Ma la forte presenza repressiva dei CRS e della Gendarmerie hanno fin dall'uscita metro provato a bloccare il passaggio dei circa duecento manifestanti. Decine di camionette, uomini in assetto antisommossa e in borghese hanno più volte tentato di rinchiudere i manifestanti nella loro kettle. A questa grave proibizione della libertà di movimenti e di manifestare, i partecipanti hanno più volte forzato con i loro corpi i cordoni della polizia, riuscendo a bloccare per alcuni minuti il traffico nella via limitrofa al Ministero; ma la risposta poliziesca è diventata improvvisamente spropositata. I CRS hanno infatti iniziato a caricare i manifestanti per rinchiuderli nella kettle, hanno usato gas lacrimogeni e portato avanti vere e proprie cacce all'uomo o donna per bloccare definitivamente gli attivisti. Diverse persone sono state ferite al volto e hanno sofferto malori a causa dell'uso criminale dei lacrimogeni, lanciati nel mezzo al gruppo di duecento persone che, non potendo uscire dal cerchio delimitato dalla polizia, hanno dovuto inalarne il gas.

Alcuni manifestanti sono stati infine trattenuti sulla strada dai cordoni della polizia e liberati poche ore dopo, quando un rappresentante del Ministero del Lavoro ha deciso di ascoltare il comunicato stampa portato da una delegazione di preari e intermittenti.

Nonostante la risposta completamente criminale da parte delle forze dell'ordine a quella che era un'azione pacifica, la determinazione a lottare non si è di certo spenta. I collettivi parigini hanno infatti rilanciato la data del 29 parile, del primo maggio e l'assemblea nazionale di tutti i Coordinamenti dei precari che si svolgerà da sabato 26 a domenica 27 aprile.  

Link del comunicato in lingua dal sito del CIP

Parigi - Dal sito della Coordination

Parigi - Cariche della polizia