Ho visto una fotografia scattata di recente dall’aria in cui l’acqua dell’Oceano Pacifico in realtà sembra bollire.

Fukushima, fissione fuori controllo

Allarme radiazioni

8 / 9 / 2013

di Christopher Busby

Il recente picco di radiazione nell’impianto nucleare di Fukushima può suggerire non solo altre perdite d’acqua nel sito ma potrebbe anche significare che la fissione si sta verificando all’esterno del reattore danneggiato, spiega Chris Busby del Comitato Europeo sul Rischio Radioattivo.

L’aumento nella rilevazione delle radiazioni è troppo significativo per essere attribuito a perdite casuali di acqua, ritiene Busby.

RT: Quanto è grave la situazione oggi in Giappone?

Chris Busby: Penso che questa sia un’indicazione che in realtà si è deteriorata significativamente, in modo molto improvviso, nella settimana scorsa. Quello che non dicono e che è la parte mancante delle prove qui è che le radiazioni non possono aumentare improvvisamente a meno che accada qualcosa e quel qualcosa non può essere una perdita da una vasca, perché le radiazioni gamma non attraversano la vasca. La vasca ha pareti di metallo molto sottili. Tali pareti attenuerebbero le radiazioni gamma del 5%, anche se fossero spesse un centimetro.

Anche se possono pensare che si tratti di una perdita da una vasca, e in effetti possono esserci perdite dalla vasca, questo aumento improvvisto di 1,8 Sievert l’ora è una dose enormemente elevata che può probabilmente uccidere una persona in un tempo da due a quattro ore.

Oggi è stata rilevata un’altra perdita di 1,7 Sievert l’ora più o meno nello stesso posto. Questo grande aumento delle radiazioni secondo me significa che sta accadendo qualcosa fuori dalle vasche, che sta avendo luogo una qualche fissione radioattiva, come un reattore all’aria aperta, se volete, sottoterra.

RT: Quale impatto avrà questo sulle operazioni di ripulitura e su quelli che vi sono coinvolti?

CB: Innanzitutto la cosa è chiaramente fuori controllo e in secondo luogo nessuno può avvicinarsi. Nessuno può entrare a misurare dove ci siano le perdite o a fare qualcosa al riguardo, perché chiunque si avvicini a quel tipo di area morirebbe molto rapidamente. Sarebbero colpiti molto gravemente.

RT: Dunque, presumibilmente, chi sia stato là in precedenza, non sapendo che i livelli delle radiazioni erano così elevati, è oggi a rischio?

CB: Penso che molti moriranno di conseguenza di ciò, proprio come sono morti i liquidatori dopo Chernobyl. Sono morti nei successivi dieci anni o giù di lì.

RT: Perché la TEPCO non è riuscita a contenere le radiazioni?

CB: Penso che nessuno si sia in realtà ancora reso conto di quanto la situazione sia grave, perché le industrie nucleari internazionali hanno cercato così intensamente di minimizzare le cose da arrivare, diciamo, all’idea che in qualche modo possa essere controllata. Mentre per tutto il tempo non ha mai potuto essere controllata.

Ho visto una fotografia scattata di recente dall’aria in cui l’acqua dell’Oceano Pacifico in realtà sembra bollire. Beh, non sta bollendo. Si può vedere che è calda. Il vapore sta salendo in superficie. C’è una foschia che si condensa sull’area dell’oceano prossima ai reattori, il che significa che l’acqua calda sta entrando nel Pacifico e ciò, a sua volta, significa che qualcosa è in corso di fissione molto vicino al Pacifico e non è all’interno dei reattori, deve essere fuori dai reattori secondo me.

RT: Sicuramente l’industria nucleare internazionale avrebbe dovuto venire in aiuto della TEPCO prima che succedesse questo.

CB: Sì, avrebbe dovuto farlo. Non è una faccenda locale. Questo è un problema internazionale. Non so dire perché non lo sia stato. Penso che tutti sperano che non succeda nulla, sperino che tutto finirà e tengano le dita incrociate. Ma fin dall’inizio era molto chiaro che era qualcosa di molto grave e che non c’era modo che questo non finisse molto male.

E adesso sembra essere diventato improvvisamente molto grave. Se la fotografia che ho visto è vera, dovrebbero cominciare a evacuare una zona di fino a cento chilometri.

RT: Dunque non solo quelli che vivono nelle vicinanze, ma anche quelli che vivono entro cento chilometri potrebbero essere a rischio?

CB: Dico che potrebbe trattarsi di una foto manipolata, ma se è vera e questi livelli di 1,8 Sievert sono veri, allora è successo qualcosa di molto grave e penso che la gente dovrebbe cominciare ad andarsene.

RT: Visto che le radiazioni stanno finendo nell’oceano, non avranno un grosso impatto ecologico altrove?

CB: Naturalmente. Quello che succede è che tutta quella radioattività e mossa su e giù per la costa sino a Tokio. Ho visto una dichiarazione del sindaco di Tokio che afferma che questo non influirà sulla richiesta di Tokio di essere presa in considerazione per i Giochi Olimpici. In realtà penso che dovrebbero prendere in considerazione l’evacuazione di Tokio. E’ una situazione molto, molto grave.

Christopher Busby è un esperto degli effetti sulla salute delle radiazioni ionizzanti e segretario scientifico del Comitato Europeo sul Rischio Radioattivo.