Carovana in Messico 2011 dell'associazione Ya Basta

Messico - Nella capitale: costruire l'autonomia nella metropoli

Visita a la Colonia "La Polvorilla" del Frente Popular Francisco Villa Independiente

5 / 8 / 2011

La Colonia La Polvorilla è uno degli insediamenti dell'organizzazione Frente Popular Francisco Villa Independiente (FPFVI) a Città del Messico. La Colonia La Polvorilla è un vero e proprio quartiere, con circa 600 famiglie che ci abitano, organizzati sotto forma di una cooperativa con il nome di Acapatzingo. Si trova nella periferia est di Città del Messico in una zona con un paesaggio urbano degradato ed emarginato. La Polvorilla, in confronto al resto che la circonda, è invece un quartiere ordinato, pulito, con spazi comunitari e per i bambini. Ma non sono solo questi gli elementi che lo rendono un quartiere diverso dagli altri. La Polvorilla è soprattutto il frutto di un percorso di lotta di decine di famiglie che nel 1995 hanno occupato un vasto terreno abbandonato perchè non avevano una abitazione dignitosa in cui vivere. Attraverso il duro lavoro collettivo si sono costruiti le loro case, e dopo continue pressioni sulle istituzioni hanno regolarizzato la proprietà del terreno occupato ed hanno ottenuto servizi come acqua e luce, che non pagano: “perchè sono nostri diritti che ci riprendiamo”.


La Polvorilla è prima di tutto una comunità urbana autonoma. Nel quartiere non entra la polizia, e la sicurezza, come tutto il resto, è autogestita dagli abitanti; all'ingresso dell'insediamento incontriamo alcune donne che svolgono il loro turno di sorveglianza. Ogni mese si svolge l'assemblea generale alla quale partecipano tutte le famiglie per prendere le decisioni importani, ma ognuna delle sezione in cui è diviso il quartiere sono organizzate in gruppi di lavoro (chiamati brigadas) per portare avanti progetti in ambito culturale o nella gestione degli spazi comunitari. In questi anni hanno costruito il Centro culturale della Casa Comun, dentro il quale hanno allestito una biblioteca e dove organizzano corsi di alfabetizzazione per adulti. Stanno costruendo una microclinica, perchè la sanità nel paese è quasi tutta privatizzata, ed alcune donne si stanno formando nel campo della prevenzione e della preparazione di prodotti medicinali con le erbe.


Da qua trasmette una radio pirata cioè non autorizzata, chiamata La Voz de Villa, un progetto di comunicazione indipendente promosso dai giovani, che raggiunge una ampia zona della metropoli, densamente popolata. E' un progetto per parlare dell'organizzaizone, di quello che avviene nel loro insediamento e nella zona della metropoli in cui si trovano; ma è anche un mezzo per trasmettere musica, "perchè la lotta è anche festa". Alle trasmissioni partecipano anche casalinghe, conduttori di mezzi di trasporto, venditori ambulanti e tanti altri lavoratori che non appartengono all'organizzazione, ma con i con i quali si relazionano per costruire reti di lotta per i diritti; l'unica condizione che si chiede loro è di non usare la radio come strumento di propaganda per partiti o religioni, ma invece come mezzo per diffondere la cultura e creare una coscienza politica indipendente.


La Polvorilla è uno degli insediamenti più vecchi e più organizzati del FPFVI, ma la lotta per offrire un abitazione a chi ne ha bisogno non si è fermata qua, o negli altri insediamenti. Solo alcune settimane fa l'organizzazione ha attuato una nuova occupazione di un terreno con alcune decine di famiglie, con lo scopo di costruire una nuova Colonia, cioè un nuovo quartiere autonomo. Queste esperienze di lotta non sono forme di assistenzialismo a gente bisognosa; sono percorsi di lotta collettiva in cui ogni partecipante diventa protagonista in prima persona della costruzione, insieme agli altri, di una alternativa di vita dignitosa. Una famiglia che decide di partecipare ad un progetto di occupazione si costruisce col tempo la propria casa, aiutata dalle altre e aiutando le altre; deve partecipare alle attività di lotta necessarie per il riconoscimento da parte delle istituzioni e per l'ottenimento di servizi; deve partecipare alle attività collettive di gestione del quartiere e di promozione di progetti al suo interno.


Basta visitare l'insediamento di La Polvorilla e confrontarlo con i quartieri che lo circondano e salta subito agli occhi che è qualcosa di totalmente diverso; diverso rispetto allo scenario desolante dei quartieri periferici di questa metropoli, emersi da una cementificazione selvaggia e incontrollata; diverso rispetto alle condizioni delle relazioni sociali di questi altri quartieri caratterizzati da emarginazione, criminalità e mancanza di servizi e spazi di socialità. E' un importante esempio che ci mostra come la costruzione dal basso di un alternativa di vita, messa in atto dalla partecipazione diretta degli abitanti alla gestione del proprio spazio fisico e sociale, in un contesto di lotta per i propri diritti, rende possibile realmente e concretamente una vita differente e più dignitosa.