Occupata la centrale Engie di Rotterdam: tensioni e arresti.

26 / 4 / 2019

All’alba di giovedì 25 aprile alcune decine di attivisti e attiviste di Wij Stoppen Steenkool hanno occupato la centrale a carbone di Rotterdam, uno dei principali impianti della multinazionale energetica francese Engie. 

Rotterdam

Le operazioni si sono svolte intorno alle 6:00, prima che la centrale venisse rifornita da fonti esterne, così da bloccarne il funzionamento almeno per l'intera giornata. La polizia ha effettuato subito alcuni arresti, ma la protesta è proseguita.

Centrale Rotterdam

Le richieste del gruppo sono chiusura di tutte le centrali elettriche a carbone entro il 2020 nei Paesi Bassi, e che tutti i sussidi e gli sgravi fiscali attualmente concessi alle società di combustibili fossili (7,6 miliardi di euro all'anno) siano immediatamente riorientati verso il settore delle energie rinnovabili, in riconoscimento della terribile crisi climatica.

Centrale Rotterdam

L’Olanda, in Europa, è uno dei paesi che millanta di avere politiche tra le più avanzate per quanto riguarda le energie pulite. Nonostante questo continuano a esistere mostri ecologici come la centrale Engie. Una contraddizione che è stata a più riprese messa in luce dalle iniziative del movimento Code Rood che, insieme a Ende Geläende, aveva condotto una battaglia e diverse azioni a Groeningen contro alcuni impianti di estrazione di gas.

Alle 14:00, tutti i 40 occupanti, che nel frattempo si erano legati con corde e catene agli impianti e ai cancelli, risultavano rimossi dalle forze dell'ordine, che in alcuni casi hanno fatto ricorso a un'ingiustificata violenza. Di questi, 31 sono ancora in stato di fermo e nella serata di ieri c'è stato un presidio di fronte alla questura per chiederne l'immediata liberazione. 

Centrale Rotterdam

La rimozione degli attivisti e delle attiviste ha fatto in modo che fin dal primo pomeriggio la centrale potesse riprendere l'attività.