OccupyHK - What's next?

29 / 11 / 2014

HONG KONG: WHAT NEXT?

Dopo lo sgombero di Mong Kok, ultimo blocco stradale, gli studenti che guidano virtualmente Occupy HK minacciano “blitz” per occupare edifici strategici della città, specialmente quelli del governo locale. 

Ma il problema di fondo è che, secondo i sondaggi, il movimento avrebbe perso l'appoggio dei concittadini. 

Anche i partiti pan-democratici all'interno del consiglio legislativo e i tre leader originari di Occupy (due professori e un reverendo) invitano i ragazzi a starsene buoni. 

Intanto, il bilancio degli ultimi giorni è di 169 arresti e 31 persone rilasciate su cauzione a patto che se ne stessero alla larga da Mong Kok. 

Tra questi, anche il “leaderino” Joshua Wong, il 18enne leader di Scholarism che ieri si è preso anche un uovo in testa all'uscita dal tribunale. 

Insomma, urge entrare in una nuova fase per una generazione che, comunque, ha di fatto “imparato” per due lunghi mesi a fare politica. Probabilmente, nulla sarà più come prima. 

Elezioni locali a Taiwan

Domani, a Taiwan, si vota per assegnare circa 11mila seggi nei consigli locali. 

Come succede dalle nostre parti (ricordate “il 40 per cento” sbandierato da Renzi?), il voto è visto come prova generale in vista delle elezioni politiche (in questo caso presidenziali) che ci saranno nel 2016. 

Da una parte c'è il Kuomintang, attualmente al potere, che controlla 15 amministrazioni su 22 e che però è incorso in diversi scandali ed è accusato di essere troppo morbido con Pechino. 

Dall'altra il Partito democratico progressivo, formalmente pro-indipendenza ma con poca carne da mettere al fuoco, a parte la critica al Kuomintang. 

Il presidente Ma spinge sull'importanza dell'economia e sulla necessità di non perdere tempo perché si deve competere con altre tigri asiatiche, come la Corea del Sud. Ma secondo alcuni sondaggi, il Kuomintang potrebbe perdere la maggioranza a Taipei, la “capitale” di Taiwan.

CORRUPTION AWARD – OGGI TOCCA A...

Nel quotidiano fiorire di notizie che dipingono la corruzione nella Cina profonda, oggi il premio va alla Commissione di Controllo e Gestione della città di Wuhan che in un anno avrebbe speso 965mila yuan (circa 125mila euro) in biglietti del cinema. 

La Commissione ha 76 dipendenti. Secondo la catena cinematografica Jinyi, l'ente pubblico è stato il quinto più grande acquirente di biglietti presso i suoi punti vendita nel corso del 2011. 

Secondo la società, la Commissione ha rappresentato lo 0,11 per cento delle sue entrate in Cina. 

Se tutto quel denaro è stato realmente speso per comprare biglietti del cinema, si calcola che ogni membro del personale avrebbe visto circa 285 film (nelle sale, mica in dvd).