Polonia - No alla criminalizzazione dell’educazione sessuale

Intervista a Katarzyna Rakowska, attivista femminista e sindacale.

7 / 11 / 2019

La camera bassa del Parlamento polacco ha approvato una proposta di legge che criminalizza l’educazione sessuale mascherando l’operazione come una legge contro la pedofilia. Le oceaniche manifestazioni di piazza degli ultimi tre anni hanno portato il PiS (Diritto e Giustizia), il partito al governo, a ritirare il vergognoso tentativo di inasprire ulteriormente la già durissima legislazione sull’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza. Ricordiamo che ad oggi in Polonia è possibile abortire esclusivamente se si è vittime di abusi sessuali, se il feto riporta gravi malformazioni e se la vita della donna è in pericolo.

È evidente come il PiS e il suo leader, Kaczynski, temano che la scuola possa educare alla parità di genere, a una sessualità consapevole, indebolendo così la forte cultura patriarcale e cattolica che caratterizza ancora il paese. La resistenza e l’attacco da parte di centinaia di migliaia di donne e soggettività non eteronormate mette costantemente in difficoltà uno dei leader di Visegrad, che alle ultime elezioni del 13 ottobre ha visto diminuire il proprio controllo sul senato. Il 16 ottobre in migliaia fuori dal Parlamento polacco hanno protestato contro questa legge vergognosa e le mobilitazioni non accennano a fermarsi. Riportiamo un’intervista con Katarzyna Rakowska, attivista femminista e sindacale a Varsavia.

Che cos’è il disegno di legge “Stop pedofilii”?

Stop pedofilii è un progetto di iniziativa popolare volto ad emendare il Codice penale polacco. Il proposito è quello di “garantire una protezione legale ai bambini e ai giovani contro la depravazione sessuale.” L’iniziativa è stata messa a punto dalla fondazione ultraconservatrice “Prawo do Zycia” (Diritto alla vita). Circa 265 mila persone hanno sottoscritto la bozza di emendamento.

Che cosa prevede per educatori, insegnanti e medici che insegnano educazione sessuale? 

Secondo i cambiamenti proposti, una persona che pubblicamente promuove o approva una discussione sull’educazione sessuale tra ragazzini è punibile con una multa, la restrizione della libertà o la carcerazione fino a due anni. Allo stesso tempo, una persona che promuovesse tali discorsi attraversi i mezzi di comunicazione sarebbe soggetto alla carcerazione fino a tre anni.

Attualmente il codice penale si riferisce esclusivamente alla diffusione di contenuti pedofili, punibili attraverso una multa, la restrizione della libertà o la carcerazione fino ai due anni.

Il problema con questi emendamenti proposti sono le parole: “promuove o approva” discussioni sulla sessualità tra bambini. L’età del consenso in Polonia è a 15 anni. L’educazione sessuale per definizione prevede “la promozione di un confronto sulla sessualità” sotto quell’età, perché una buona educazione sessuale non rimprovera i ragazzini perché hanno rapporti sessuali e non induce imbarazzo di fronte al sesso, ora potrebbe essere criminalizzata. 

La preoccupazione cresce nel momento in cui il discorso della destra ultraconservatrice dice che l’educazione sessuale nelle scuole devia i bambini, promuove l’omosessualità e avvelena i bambini con l’ideologia gender.

Inoltre la motivazione ufficiale per sostenere l’emendamento fornita dalla Fondazione dice: «La proposta di legge vuole provvedere alla protezione legale per bambini e giovani contro la depravazione sessuale e i comportamenti immorali, che si diffondono a un ritmo pericoloso e colpiscono migliaia di giovani polacchi attraverso la cosiddetta educazione sessuale».

Come funziona l’educazione sessuale nelle scuole polacche al momento?

Attualmente secondo la legge tutte le scuole dovrebbero insegnare la cosiddetta “Preparazione alla vita in famiglia” (WDZ), ma le classi non sono obbligate e i genitori hanno il diritto di ritirare il figlio dalle lezioni sulla base di convinzioni morali. WDZ è veicolato da diversi insegnanti – alcuni conservatori, altri liberali. Ma esiste ancora in molte scuole. Inoltre molti istituti assumono educatori sessuali esterni per garantire un’alta qualità di confronto nelle classi. In altre scuole ci sono stronzate basate sul cattolicesimo che mentono su corpo umano e il sesso.

Il disegno di legge ha avuto uno sviluppo simile a quello del tristemente famoso “Stop Abortion”, presentato nel 2016. Qual è il ruolo della chiesa cattolica intorno a questi fatti? Quali sono i link tra il Pis e la chiesa cattolica? 

La chiesa Cattolica e il PiS hanno legami molto stretti, è un argomento davvero molto vasto che necessita un capitolo a sé, ma lascia che vi dia qualche esempio:

il capo del partito di governo Kaczynski ha detto: «chiunque alzi la propria mano contro la chiesa, vuole distruggerla, alza la mano contro la Polonia». Ha detto inoltre che i valori cattolici sono le basi per il benessere della nazione polacca.

Ma la chiesa Cattolica non deve la sua forza al partito, perché è da decenni che sta consolidando la propria forza.

I preti sono presenti a qualunque evento pubblico in Polonia, incluse le aperture di nuove aziende, benedicono negozi e magazzini. 

La religione è molto presente nelle scuole e le lezioni di religione si frequentano di default a patto che non siano i tuoi genitori a ritirarti da esse. La chiesa cattolica è il secondo maggior possidente di terre in Polonia – il secondo dopo lo stato. Indubbiamente questo è uno dei momenti storici in cui ha più forza.

pis off

Quest’anno a Verona c’è stato il congresso mondiale delle famiglie. Quanto la retorica della fantomatica ideologia gender ha presa, e quanti gruppi come il congresso mondiale della famiglia sono presenti in Polonia?

La retorica dell’ideologia gender è presente quotidianamente sui media e nei discorsi dei politici. Ora c’è anche la retorica della “sessualizzazione dei nostri bambini” – contro l’educazione sessuale. Ci sono molte organizzazioni conservatrici che promuovono questo tipo di discorsi, la più grande e più forte è l’Ordo luris, una fondazione sponsorizzata da organizzazioni cattoliche brasiliane. Ma anche senza questi gruppi i politici e molti personaggi famosi dicono pubblicamente che l’omosessualità conduce direttamente alla pedofilia, che il gender è un’ideologia che vuole distruggere i valori polacchi, che l’arcobaleno - simbolo del movimento LGBTQIA+ - è un segno satanista.