Prove di guerra lungo la Striscia

Dopo l’arresto del leader del Jihad palestinese Bassam al-Saadi e l’uccisione di un diciassettenne nel campo di Jenin l’Esercito israeliano chiude le vie di accesso e schiera l’artiglieria pesante lungo i confini di Gaza.

di E.b.
4 / 8 / 2022

Un raid nella notte, l’ennesimo. Lunedì 1° agosto l’esercito israeliano ha preso d’assalto il campo profughi di Jenin, a Nord della Cisgiordania. Il diciassettenne Dirar Riyad Al-Kafrini viene lasciato a terra da un colpo sparato alla testa, l’ennesimo. In quelle ore, le forze di occupazione arrestano anche il leader del Palestinian Islamic Jihad (PIJ) Bassam Al-Saadi.

Diffusa la voce, l’IDF diffonde - inaspettatamente - una foto di Al-Saadi. È in buone condizioni di salute, salvo una ferita sulla testa malcelata da un cerotto dopo le immagini diffuse che mostravano chiazze di sangue dopo il suo arresto. Lo scopo è di calmare le acque, affermano i canali ufficiali, dopo che la cosiddetta “Brigata Jenin” ha dichiarato l’allerta e “innalzato il livello di prontezza”.

Nelle stesse ore le Forze di occupazione danno vita ad alcuni inquietanti movimenti lungo la Striscia di Gaza, sotto assedio da 15 anni. Le vie di accesso sono state chiuse. Il passaggio lungo il valico di Erez, unico collegamento con i territori controllati da Israele, è stato interrotto all’improvviso di fronte ai lavoratori che stavano uscendo dalla Striscia. L’Occupazione ha chiuso anche il valico commerciale di Kerem Shalom, impedendo l’accesso di merci essenziali e rifornimenti di base.

rifornimenti

Secondo quanto riportato dalla stampa israeliano l’esercito avrebbe cominciato a spostare mezzi pesanti verso i confini di Gaza, schierando l’Iron Dome a circa 80 chilometri di distanza. 

mezzi pesanti

iron dom

Le file dell’esercito sono state rafforzata con più di cento uomini solamente il giorno successivo all’arresto di Al-Saadi. È stato inoltre attivato l’ordine di "convocazione 9", che prevede il reclutamento di autisti di ambulanze militari, paramedici cecchini e personale medico.

L’esercito ha deciso di bloccare anche il traffico stradale lungo le vie che portano alla Striscia, chiudere la spiaggia di Zikim e fermare la circolazione dei treni tra Ashkelon e Sderot.

blocco traffico

Il corrispondente militare del quotidiano israeliano Yedioth, riporta che i cieli di Gaza sono ora perlustrati con droni armati israeliani.

È il dispiegamento più importante messo in atto da maggio dell’anno scorso, quando i bombardamenti dell’aviazione israeliana hanno causato - stando alle fonti del Ministero della Salute di Gaza - più di 260 morti, tra cui 39 donne e 67 bambini, e 1900 feriti. 1.800 sono complessi residenziali rasi completamente al suolo, 14.300 le unità seriamente danneggiate.

Il corrispondente militare di Channel 13 della televisione israeliana ha affermato che i livelli militari e di sicurezza israeliani sono necessari a scongiurare un attacco proveniente dalla Striscia di Gaza, in risposta all'arresto di Al-Saadi.

Una risposta che fino adesso non è ancora arrivata. I canali ufficiali di Hamas, il “Movimento di Resistenza Islamico” che controlla i territori di Gaza, per adesso si sono limitati a diffondere un comunicato stampa per esprimere cordoglio per la morte del 17enne ucciso a Jenin. Hamas ha affermato che “la barbara aggressione contro Jenin e l'arresto del leader del movimento della Jihad islamica Bassam al-Saadi dopo il pestaggio di lui e della sua famiglia, accenderanno la resistenza che perseguirà l'occupazione e mandrie di coloni ovunque sulla nostra terra benedetta”.

Una delegazione della sicurezza egiziana nel frattempo si è recata a Gaza, una visita già programmata ma ora finalizzata a fare pressioni sul movimento di Hamas.

Continuano nel frattempo gli attacchi indiscriminati nei confronti della popolazione palestinese su tutti i Territori Occupati. Nel solo mese di luglio 3.145 coloni israeliani hanno fatto irruzione, scortati dall’esercito, nei cortili della Moschea di Al-Aqsa, mentre in soli pochi giorni sono stati arrestati più di 50 palestinesi, la maggior parte tradotti in detenzione amministrativa. Quotidiane le demolizioni delle case palestinesi. A fine luglio, le forze di occupazione hanno aperto il fuoco su 250 manifestanti pacifici che protestavano contro l’espansione degli insediamenti illegali nel villaggio di Mughayer, uccidendo un sedicenne.

La campagna elettorale israeliana ha ufficialmente inizio.