Dopo il viaggio di John Kerry, segretario di stato USA, con le tappe europee, tra cui Roma e soprattutto dopo il vertice in Kazakhstan , l'offensiva dei ribelli è ripresa con intensità.

Siria, si forma un Governo provvisorio ribelle

di Bz
4 / 3 / 2013

Dopo il viaggio di John Kerry, segretario di stato USA, con le tappe europee, tra cui Roma e soprattutto dopo il vertice in Kazakhstan, dove al centro della discussione era il piano nucleare in sviluppo in Iran ma in cui si è parlato degli equilibri geopolitici della regione, visto il peso degli aiuti iraniani alla Siria di Assad, agli Hezbollah in Libano, in Iraq, in Kurdistan, l'offensiva dei ribelli in Siria è ripresa con forza. Da quello che si riesce ad estrapolare dalla stampa internazionale, sembra evidente che gli iraniani abbiano sottolineato quanto devastante, per gli equilibri dell’intera area, potrebbe essere un post Assad con un predominio delle fazioni jihadiste in Siria.

Nel suo passaggio europeo, John Kerry, si è premurato di garantire, coinvolgendo l’Europa nella scelta, la ripresa degli aiuti economici ai ribelli siriani di al Khatib, un sostegno implicito alla Turchia che funge da supporto e retroterra logistico allo sviluppo dell’offensiva dell’esercito siriano ribelle nel nord della Siria stessa per consolidare una zona liberata a ridosso di Aleppo, città martire della rivolta anti Assad.

Dopo alcune settimane di relativa calma, quindi, è ripresa in grande stile l’offensiva dei ribelli in tutta la regione ai confini con la Turchia, infatti sarebbero almeno 200 i morti tra ribelli e soldati in otto giorni di scontri per il controllo dell' accademia di polizia a Khan al-Assal, nella provincia di Aleppo. Lo rende noto l'osservatorio siriano dei diritti dell'uomo. "I ribelli hanno preso il controllo di quasi tutta l'accademia di polizia a Khan al-Assal, dopo violenti combattimento che in otto giorni hanno fatto circa 200 morti tra forze del regime e ribelli ", hanno detto i responsabili della Ong. Secondo l'Osservatorio, solo stamane sono morti 34 soldati negli scontri.

E il leader dell'opposizione siriana Moaz al-Khatib ha visitato le zone siriane nel nord del paese in mano ai ribelli. Secondo le fonti al-Khatib è entrato in Siria dalla Turchia ed ha visitato le città di Jarablus e Minbij.

Si tratta della prima visita ufficiale di Khatib in Siria, da quando a novembre è stato nominato capo della Colazione nazionale. Khatib, in un elegante abito blu mare, è stato ripreso mentre passeggiava nella città di Minbij, accerchiato da un gruppo di sostenitori. "Sono qui per rendermi conto della situazione", ha detto Khatib citato da testimoni via Twitter. Il leader della Coalizione nazionale ha annunciato nel corso del summit dei Paesi amici della Siria a Roma che "é imminente" la nomina di un premier del governo provvisorio nelle aree liberate del Paese.