Stati Uniti - Le lezioni dello sciopero degli insegnanti di Chicago

25 / 9 / 2012

Mercoledì gli insegnanti di Chicago sono tornati al lavoro dopo che la Camera dei Delegati ha votato per terminare lo sciopero. Per nove giorni, i 26.000 insegnanti hanno intrapreso una lotta coraggiosa in difesa dell'istruzione pubblica. Lo scontro ha contrapposto gli insegnanti non soltanto al sindaco Rahm Emanuel, ma all'amministrazione Obama, a entrambe i partiti del grande capitale e, con maggiore importanza, allo stesso Chicago Teachers Union.

Il contratto sul quale è stato concluso lo sciopero è una chiara vittoria per Emanuel. Include che le richieste più sostanziali del sindacocomprese l'allargamento dei sistemi di valutazione basati su prove, l'estensione della giornata scolastica senza compenso e la concessione ai presidi di larga autorità per assumere e licenziare gli insegnanti.

Mentre lo sciopero è terminato, le ragioni che lo hanno provocato rimangono, come anche l'immensa opposizione degli insegnanti all'attacco spinto dal grande capitale all'istruzione pubblica. I mass media, Emanuel ed altri sindaci pro-"riforma" stanno già esultando, leccandosi le dita alla prospettiva di smantellare le pensioni dei docenti, di chiudere centinaia di scuole e di consegnare il sistema educativo alle società private.

Sorgeranno nuove lotte sul destino della pubblica istruzionea Chicago, dove il contratto deve ancora essere votato dagli insegnanti e per tutto il paese. Questo a maggior ragione rende necessaria un'attenta valutazione delle esperienze dello sciopero e delle sue lezioni politiche.

Primo, è cruciale vedere lo sciopero entro il contesto della crescita della lotta di classe negli USA ed a livello internazionale. Quattro anni dopo l'inizio della crisi economica globale, sta crescendo uno stato d'animo di opposizione socialedalle dimostrazioni di massa in Grecia allo sciopero all'ondata di scioperi nelle miniere sudafricane.

Dopo avere incanalato trilioni ai ricchi in salvataggi bancari ed in altre sovvenzioni, l'establishment imprenditoriale e politico sta richiedendo una "nuova normale" di austerità, povertà e tagli salariali. Tutti i diritti che i lavoratori hanno conquistato con la lotta è posto come bersaglio. L'aristocrazia finanziaria sta cercando di spostare l'orologio indietro di generazioni, persino secoli. Nel caso dell'istruzione pubblica, la classe dominante americana ha la strategia di minare un'istituzione con radici nella stessa Rivoluzione Americana.

A Chicago, la natura bipartisan di questo assalto è uscita allo scoperto. Qualunque l'atteggiamento dei democratici come "socialmente progressisti", è stato svelato il loro vero carattere, come un partito non meno spietato dei repubblicani e dedicato allo stesso fine.

In una stagione elettorale quando stando alle apparenze agli americani viene presentata una scelta tra "visioni" alternative, entrambe i partiti si sono allineati per proclamare la loro opposizione agli insegnanti. Il vice candidato presidenziale di Romney, Paul Ryan, ha espresso immediatamente la propria solidarietà a Emanuel, dichiarando che "la riforma scolastica è una questione bipartisan". E lo è davvero.

Per quanto riguarda Emanuel, sta attuando a Chicago la politica dell'amministrazione Obama a livello nazionale. Il segretario all'istruzione di Obama, Arne Duncan, sta implementando le politiche che ha difeso come "amministratore" delle scuole pubbliche a Chicago dal 2001 al 2009. Queste comprendono le valutazioni basate su prove per chiudere le scuole "non di successo", licenziare i docenti ed il personale e svendere le scuole a operatori privati. Queste misure reazionarie sono la chiave del progetto Race to the Top di Obama.

Per gli insegnanti, lo sciopero è stato motivato dalla profonda ostilità a questa intera agenda. Gli insegnanti sono motivati ad entrare nella loro professione da un impegno verso il fondamentale principio democratico che tutti devono avere il diritto di imparare.

Nella loro vita quotidiana, gli insegnanti affrontano gli immensi problemi della povertà e della disuguaglianza. Sanno che l'agenda della privatizzazione non ha nulla a che vedere con il miglioramento dell'istruzione. Lo sciopero non era soltanto sugli interessi degli insegnanti, ma sulla difesa dell'istruzione pubblica nell'insiemee perciò riguardava gli interessi dell'intera classe lavoratrice. Con nauseante ipocrisia, i mass media ed i politici, sia conservatori che liberali, hanno denunciato che lo sciopero danneggiava i ragazzi.

La maggiore ostruzione per attuare una lotta determinata era, ed è, l'organizzazione che pretendeva di rappresentare gli interessi degli insegnanti, il CTU. La logica della lotta degli insegnanti pone la necessità di una più ampia mobilitazione dell'intera classe lavoratrice in una lotta politica contro i rappresentanti dell'elite imprenditoriale e finanziariaed il sistema sociale, il capitalismo, che loro difendono.

Tuttavia, dall'inizio, il CTU era preoccupato di impedirlo a tutti i costi. La sua funzione principale è stata di contenere la rabbia degli insegnanti e di impedirle di svilupparsi in una lotta politica contro l'amministrazione Obama ed il Partito Democratico. Il ruolo del sindacato è stato a maggior ragione significativo e rivelatore nel fatto che sia guidato da una "sinistra" di nome e da una fazione d'opposizione, il Caucus of Rank-and-File Educators (CORE).

Il CORE è stato eletto nel 2010, dopo che un decennio di aperta collaborazione con Duncan aveva profondamente screditato la vecchia leadership. Karen Lewis prese il controllo della presidenza, appoggiata dalla International Socialist Organization, il cui membro Jesse Sharkey divenne vicepresidente. Il CORE si presentava come una leadership più militante dedicata al "sindacalismo della giustizia sociale" ed alla lotta contro la privatizzazione della scuola.

Di fatto, il CORE non aveva nessuna differenza politica significativa rispetto alla fazione che ha deposto. La nuova leadership ha appoggiato Pat Quinn per governatore, ha accettato i licenziamenti di massa e singoli e ha lavorato con i legislatori democratici per redigere la Legge 7 del Senato, che ha gravemente limitato il diritto di scioperare degli insegnanti, ha permesso una più lunga giornata ed un più lungo anno scolastico senza compenso e ha allargato l'utilizzo delle prove standardizzate per licenziare gli insegnanti.

Il tempismo dello sciopero ha rivelato gli impegni politici del CTU, poiché il suo inizio è stato deliberatamente ritardato fino a dopo la convenzione del Partito Democratico che ha rinominato Obamauna convenzione dove il presidente della American Federation of Teachers Randi Weingarten si è alzato per insistere, in relazione alla disputa sul contratto di Chicago, che "siamo tutti democratici".

Di fronte alla arrabbiata opposizione degli insegnanti alla reazionaria agenda di "riforma scolastica" di Obama, il CTU ha lanciato lo sciopero il 10 settembre, principalmente per sfogare il vapore, mentre dietro le scene completava un accordo che conteneva tutte le richieste del sindaco Emanuel.

Per tutti i nove giorni dello sciopero, il CTU ha fatto di tutto per minimizzare le questioni politiche in gioco. Al raduno del 10 settembre di migliaia di insegnanti, la parola "Obama" non è mai stata dagli oratori assortiti, che includevano Jesse Jackson ed altri politici del Partito Democratico, come pure dei funzionari dell'AFT.

Nel frattempo, secondo una fonte del sindacato citata dall'affiliata della NBC-TV di Chicago, la AF si è appoggiata al CTU per risolvere il contratto", preoccupata che lo sciopero "potesse avere l'effetto opposto" ed incidere negativamente per l'amministrazione Obama.

Soltanto dopo alcuni giorni di sciopero, la Lewis, che aveva precedentemente annunciato che le parti erano molto distanti, riportava che il sindacato aveva raggiunto una "intelaiatura" per un accordo per terminare lo sciopero. Mantenendo all'oscuro i membri tanto e per quanto a lungo possibile, il CTU ha cercato di far correre precipitosamente i rappresentanti nella Camera dei Delegati ad approvare ad occhi chiusi l'accordo.

Comunque, il tentativo di costringere ad accettare la svendita ha incontrato un ostacolo quando il 16 settembre i delegati hanno votato in modo schiacciante per continuare lo sciopero. Essendo stata respinta seccamente, la leadership del CTU ha aumentato la velocità per far pressione sui delegati per terminare lo sciopero alla successiva riunione del 18 settembre. Il Chicago Tribune, un feroce nemico degli insegnanti, ha chiarito che il compito della Lewis e di Sharkey era di "frenare a sufficienza il vetriolo per sigillare un accordo".

Attraverso una combinazione di intimidazioneaiutato dalle minacce del sindaco Emanuel di chiedere un precetto del tribunalee di autentiche bugie, il CTU ha costretto ad approvare un voto per il ritorno al lavoro. Mentre ha ammesso che il sindacato aveva concordato un "contratto d'austerità", la Lewis ha dichiarato che il CTU non avrebbe negoziato niente di meglio a causa di "difficili tempi economici". Ha indicato la legge dello stato che proibisce gli scioperi sulla dimensione delle classi e sulla chiusura di scuoletrascurando di menzionare che il CTU aveva appoggiato proprio la legge che toglieva agli insegnanti questi diritti.

Il ruolo più cinico è stato giocato dall'ISO. All'assemblea dei delegati del 18 settembre, l'ISO ha dato fuori un volantino che sosteneva che l'accordo aveva "fatto tornare indietro gli argomenti più sgradevoli della lista di deforma della scuola". Incapace di nascondere che "contiene concessioni dolorose", l'ISO ha giustificato la svendita indicando a concessioni ancora più egregie accettate dai sindacati degli insegnanti a Detroit, Cleveland e Filadelfia.

Il volantino ripeteva la linea della Lewis che agli insegnanti era impedito dalla legge scioperare sulle questioni più cruciali, aggiungendo tuttavia: "Ma è anche importante ricordare che lotte come queste non termineranno quando lo sciopero è finito e viene firmato il contratto".

Così, l'ISO vorrebbe che gli insegnanti credessero che il CTU, che ha sabotato lo sciopero, smobilitato gli insegnanti ed imposto i dettami di Emanuel ora sarebbe pronto a guidare la lotta sulle chiusure delle scuole!

Lo sciopero di Chicago ha rivelato l'assoluta inutilità delle vecchie organizzazioni sindacali. Ha anche esposto il carattere di classe dell'ISO, che sostiene l'autorità di queste organizzazioni essenzialmente anti-lavoratori sulla classe lavoratrice ed attraverso di loro del Partito Democratico.

Un'organizzazione definisce il suo carattere di classe non per come chiama se stessa ma per le sue azioni. Qualsiasi retorica socialista impieghi occasionalmente, l'ISO in realtà funziona come il fianco "sinistro" dell'establishment politico capitalista. Trovando carriere sempre più remunerative nell'apparato sindacale, i gruppi della pseudo-sinistra come l'ISO rappresentano gli interessi di uno strato superiore della classe media totalmente ostile alla classe lavoratrice.

Il risultato di questa lotta non era preordinato. Il potenziale esisteva e per esso ha lottato il Socialist Equality Party, per trasformare lo sciopero in un potente movimento politico della classe lavoratrice per difendere e migliorare grandemente l'istruzione pubblica. Il SEP ha lottato perché gli insegnanti rifiutassero l'intera struttura che viene loro imposta: sopra tutto che la classe lavoratrice deve limitarsi a quello che i democratici ed i repubblicani affermano che ci si può permettere.

La difesa dell'istruzione pubblica e di tutti gli altri diritti sociali fondamentali richiede un attacco diretto alla dittatura economica e politica delle banche e del grande capitale ed una vasta distribuzione della ricchezza dall'oligarchia finanziaria ai bisogni della classe lavoratrice. Per lottare per questo, la classe lavoratrice deve liberarsi dalla dominazione politica dei democratici, che difendono ferocemente gli interessi dei super-ricchi come i loro equivalenti repubblicani.

Nessuna delle questioni per le quali gli insegnanti hanno lottato è stata risolta. Il prossimo periodo vedrà l'emergere di lotte di classe ancora più formidabili. Nuove organizzazioni di lotta sono richieste. Sopra tutto, la classe lavoratrice ha bisogno di una nuova leadership che lotti per la sua indipendenza politica dai due partiti capitalisti ed nel farlo combatta per il socialismo. Il SEP invita tutti gli insegnanti pronti ad intraprendere questa a contattarci qui.
Articolo di Jerri White e Joe Kishore
21 settembre 2012