Torture, punizioni collettive e negligenze mediche: le condizioni delle prigioniere palestinesi nelle carceri israeliane

Le condanne più pesanti sono inflitte a chi proviene da Gerusalemme occupata. Preoccupano le condizioni di Israa Jaabis, con ustioni sul 60% del corpo e senza 8 dita delle mani. Nella Giornata internazionale della donna, la Palestinian Prisoner's Society denuncia i crimini dell’occupazione contro le detenute palestinesi. Un nuovo articolo della rubrica Over the Wall.

12 / 3 / 2023

La violenza dell’apartheid raccontata da chi resiste. Dalla striscia di Gaza sotto assedio dal 2007, nasce Over the Wall, una nuova rubrica frutto della partnership tra Global Project e il media indipendente palestinese Days of Palestine per denunciare i crimini israeliani nei territori occupati. Gli articoli verranno pubblicati ogni domenica su Globalproject.info.

Mercoledì 8 marzo la Palestinian Prisoner's Society (PPC) ha diffuso la notizia che in questo momento l'occupazione israeliana sta detenendo 29 donne palestinesi nel carcere di Damon. Maysoon Musa di Betlemme, rinchiusa dal 2015, risulta essere attualmente la prigioniera più longeva.

L’organizzazione ha reso nota la presenza di due ragazze, Nofouth Hammad di Gerusalemme e Zamzam Al-Qawasmeh di Hebron, che hanno appena compiuto 18 anni, sottolineando come l'esercito israeliano abbia intensificato dall'inizio dell'anno scorso i crimini e le sue violazioni contro le donne palestinesi, accanendosi principalmente contro le madri e le mogli di martiri e detenuti. Vengono denunciati inoltre abusi e torture contro le detenute.

La PCC ha aggiunto che nel carcere di "Damon" le detenute si trovano a dover affrontare condizioni di vita disumane, che vede, ad esempio, la presenza di telecamere nel cortile del carcere, alti livelli di umidità nelle camere durante l’inverno e l’essere costrette ad utilizzare le coperte per chiudere i bagni. L'amministrazione carceraria israeliana sospende deliberatamente la fornitura di energia elettrica, applicando al contempo una politica di negligenza medica, specialmente nei confronti di chi presenta già ferite, come nel caso della detenuta Israa Jaabis, che soffre di gravi deformità fisiche dovute a gravi ustioni che ricoprono il 60% del suo corpo. Nel 2015 i soldati dell’occupazione hanno aperto il fuoco contro la sua auto, causando l’esplosione di una bombola del gas. A seguito ciò, il tribunale militare israeliano ha emesso nei suoi confronti una condanna a 11 anni di prigione.

Jaabis ha bisogno di una serie di interventi chirurgici alle mani, alle orecchie e al viso, poiché nel tempo ha sviluppato una serie di disturbi che le impediscono di coprirsi con vestiti e coperte. Ha disperatamente bisogno di una tuta speciale per curare le sue ustioni, ma l'amministrazione del carcere rifiuta di fornirgli, non garantendole nemmeno le condizioni igienico-sanitarie minime necessarie. Jaabis ha perso inoltre otto dita delle mani.

Israa Jabis

La Palestinian Prisoner's Society ha sintetizzato così le informazioni più importanti che riguardano le prigioniere palestinesi:

● 29 sono le donne detenute a Damoon:

● 15 è il numero di detenute condannate

● 15 è il numero di detenute malate

● La detenuta presente da più tempo in questa prigione è Maysoon Mousa, di Betlemme, detenuta dal 2015 e condannata a 15 anni di prigione.

● Le condanne più pesanti sono state emesse contro le detenute Shurouk Dwait e Shatila Abu Eyada, condannate a 16 anni di prigione, Maysoon Musa a 15 anni e Aisha Al-Afghani a 13 anni.

● C'è una detenuta amministrativa che è Raghad Al-Fanni di Tulkarm.

● Ci sono 7 detenute ferite.

● Israa Jaabis. rappresenta il caso più critico

● 6 sono le madri detenute: Israa Jaabis, Fadwa Hamada, Amani Al-Hashim, Yasmin Shaaban, Etaf Jaradat e Lina Abu Ghulamy.

● La maggioranza delle detenute che presentano le condanne più pesanti provengono da Gerusalemme.

● Dal 2022 le forze di occupazione israeliane hanno effettuato 193 arresti di donne e ragazze palestinesi

● Dal 2015 le forze di occupazione hanno detenuto 1.300 donne e ragazze.

● Dal 1967 l'IOF ha detenuto più di 17.000 donne palestinesi.

Le flash news della settimana

● 6 palestinesi sono morti nel raid a JeninSei giovani palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane. L’attacco delle forze israeliane in Cisgiordania arriva dopo una settimana in cui i coloni israeliani hanno preso parte all’attacco di Huwara, vicino a Nablus.

● La Knesset israeliana estende la legge razziale che impedisce l'unificazione delle famiglie palestinesi Il parlamento israeliano ha approvato lunedì 6 marzo l'estensione della legge razziale "Divieto di unificazione familiare", che priva del diritto di riunire migliaia di famiglie palestinesi all'interno dei territori palestinesi occupati del 1948 se uno dei coniugi proviene dalla Cisgiordania, Gaza, Libano, Siria, Iraq o Iran.

● Ben Gvir ordina alle forze israeliane di continuare la demolizione delle case palestinesi durante il Ramadan Lunedì 6 marzo 2023, il ministro della sicurezza nazionale israeliano di estrema destra, Itamar Ben-Gvir, ha ordinato alle truppe militari israeliane di continuare la demolizione delle case di proprietà palestinese durante il mese sacro del Ramadan.

● Un bambino palestinese è deceduto per le ferite subite da colpi di arma da fuoco israeliani a Jenin occupataIl Ministero della Salute palestinese ha annunciato giovedì 9 marzo 2023 la morte del bambino palestinese Waleed Saad Nassar, di 14 anni, a Jenin occupata, a causa di ferite subite da colpi di arma da fuoco israeliani.

● 4 pescatori e 2 agricoltori sono stati feriti dalle forze israeliane a GazaDue persone sono state ferite e inviate in ospedale dopo che Israele ha lanciato un attacco di artiglieria vicino a Khan Younis, al sud della Striscia di Gaza. Navi da guerra dell'occupazione israeliana hanno anche ferito giovedì 9 marzo 2023 quattro pescatori palestinesi con proiettili di gomma al largo di Gaza.