Si svolgerà a Tunisi dal 28 al 30 maggio una conferenza internazionale che vedrà la partecipazione di attivisti, giornalisti, difensori dei diritti umani, blogger ed esperti provenienti da vari paesi. L'obiettivo? Discutere della libertà di espressione in Nord Africa. Tra gli ospiti anche Osservatorio Iraq, Globalproject e Dinamo Press

Tunisia. Al via la Conferenza Internazionale sulla libertà di espressione

27 / 5 / 2014

Il progetto "Shaping The MENA Coalition on Freedom of Expression" di Un Ponte Per e Ya Basta sostenuto dall’Unione Europea per la costruzione di una coalizione internazionale per la difesa della libertà di espressione in Nord Africa e Medio Oriente, dopo un anno di formazioni e costruzioni di legami in tutto il mondo arabo, si presenta al suo primo appuntamento internazionale.

Dal 28 al 30 maggio a Tunisi avrà luogo una conferenza internazionale per la libertà di espressione che vedrà riuniti attivisti, giornalisti, difensori per i diritti umani, blogger, citizen-journalist ed esperti provenienti da diversi paesi. L’obiettivo? Discutere e riflettere sulla situazione della libertà di espressione in Nord Africa e Medio Oriente.

Costruire ed elaborare iniziative ed azioni di solidarietà concreta contro le violazioni dei diritti e proteggere attivisti e giornalisti più esposti.

Per confrontarsi sulle reciproche esperienze di lotta per la libertà e per i diritti i partecipanti giungeranno a Tunisi da Algeria, Marocco, Egitto, Iraq, Siria, Libano, Turchia, Bahrein e Italia.

Alla conferenza parteciperanno, in uno dei loro primi confronti pubblici con la società civile, anche le Autorità indipendenti la libertà dei media di Marocco e Tunisia. Durante la conferenza si farà il punto sulle persecuzioni subite dai giornalisti in tutto il mondo arabo, con particolare attenzione alla situazione in Tunisia, dove diversi blogger sono sotto processo.

Anche alla situazione irachena sarà dedicato uno speciale focus, grazie alla presenza di giornalisti provenienti da Baghdad e che racconteranno delle persecuzioni e degli omicidi che stanno subendo negli ultimi anni molti giornalisti e mediattivisti.

La conferenza di Tunisi sarà una prima importante tappa di un percorso che getterà le basi per la creazione di una coalizione informale che lavori per proteggere gli attivisti. E’ un primo passo che proseguirà successivamente con un altro incontro internazionale in Marocco.

Globalproject seguirà l’evento insieme ai colleghi di Dinamo Press e Osservatorio Iraq.

*Per il programma completo della conferenza clicca qui.