Turchia. L' indignazione si trasforma in rabbia

"Her yerde rüşvet, her yerde yolsuzluk" - "Everywhere bribery, everywhere corruption"

27 / 12 / 2013

Proprio in questo momento, venerdì 27 dicembre, apprendiamo che le vie di Istanbul ritornano ad essere invase da migliaia di cittadini.
 
Dopo lo slogan che ha invaso la metropoli lo scorso giugno "Ovunque Taksim, ovunque resistenza" ora gli stessi manifestanti urlano a gran voce "Ovunque abuso d'ufficio, ovunque corruzione". 
Con la stessa determinazione ma con maggior rabbia ed un' implacabile coraggio il popolo turco è pronto a rimettersi in discussione con i propri corpi per conquistare un futuro degno.
Gas lacrimogeni, idranti e proiettili di gomma sono stati utilizzati nei confronti di un piccolo concentramento di manifestanti nei pressi di Piazza Taksim; aggressioni violente seguite da svariati fermi. 
La situazione sembra essere incandescente.
Gli arresti degli ultimi giorni, lo svelamento di un sistema di corruzione dalle profonde radici, il continuo depauperamento delle risorse naturali ed energetiche, la svendita del patrimonio culturale e le continue novità in merito all' indagine che consegnano uno scenario sempre più contraddittorio e complesso sono ora confluite in uno sdegno collettivo.
Ed ecco che ogni metro, ogni passo, ogni centimetro conquistato nelle strade diviene sinonimo di una, seppur lenta e faticosa, riconquista di diritti, dignità, libertà.
Sempre, in direzione ostinata e contraria cortei ad Istanbul, Ankara ed Eskisheir.
Qui di seguito i link che mostrano le immagini in diretta.
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