Turchia - Scacco matto alla libertà e alla democrazia

ecco come il governo turco ridefinisce nuovi perimetri.

20 / 2 / 2014

In pochi giorni il partito Akp si è dimostrato essere una vera e propria fucina di provvedimenti.

Dopo la tanto discussa disposizione relativa alla censura di internet che, nonostante abbia dato luogo ad una molteplicità di manifestazioni nelle maggiori città turche, è stata approvata dal Presidente della Turchia Abdullah Gul il 18 Febbraio, continua l'avanzata delle modifiche istituzionali.

A distanza di pochi giorni infatti, il partito di maggioranza AKP ha varato un nuovo provvedimento, già passato in Parlamento ed in attesa di ricevere il beneplacito consenso del Presidente, relativo ad una modifica incisiva volta a trasformare gli assetti istituzionali, ribaltando gli equilibri in modo radicale.

Una legge che prevede una "ristrutturazione" del Supremo Consiglio dei Giudici e dei Pubblici Ministeri (HSYK), insinuandosi in modo penetrante nella base della magistratura turca; profonde trasformazioni che andranno dunque a rimodulare il ruolo di tale istituto proprio nel momento in cui le tre maxi-inchieste che hanno investito il partito di maggioranza e che hanno portato alle dimissioni di ben 3 ministri e alla rimozione delle più alte cariche della polizia, continuano ad esser causa di ulteriori terremoti nell'establishment di Erdogan.

Un vero e proprio provvedimento "ad personam"  volto a mischiare le carte, i ruoli e le posizioni di chi ha condotto le inchieste fino ad ora, denuncia il partito di opposizione CHP che chiede l' intervento della Corte Costituzionale affinché ne dichiari l' incostituzionalità.

Un controllo del movimento di opposizione sociale tramite la legge di censura di internet, che compromette la libertà di stampa e d' espressione, introducendo in modo totalmente arbitrario il potere inquisitore della commissione di controllo ( cd MIT ), ed una legge volta ad influenzare e pregiudicare l'indipendenza del potere giudiziario.

Uno scacco matto dunque alla libertà ed alla democrazia.

Senza aspettare la reazione da parte degli agenti istituzionali, i manifestanti lanciano un nuovo concentramento: tutte e tutti Sabato 22 Febbraio alle 19.00 in piazza Taksim per protestare contro un sistema che censura internet e la libertà.