Ucraina, scontri e tensione in piazza

Si stanno sgomberando barricate e palazzi occupati. Sale la tensione.

11 / 12 / 2013

A mezzanotte è scaduto l'ultimatum dato ai manifestanti dal Governo e, subito dopo, sono entrati n azione le forze dell'ordine che, con l'uso di ruspe e plotoni schierati a testugine ,si son aperti dei varchi tra le barricate ed hanno cominciato a sgomberare le piazze occupate, procedendo a fermi ed arresti. La giornata di ieri è trascorsa in una situazione irreale di stallo, con l'inviata europea Ashton che vendeva aria fritta e il Presidente che confermava l'accodo con la Russia, quello che traspare è un senso di impotenza tra tutte le parti: l'Europa che non è in grado di offrire nulla di concreto, se non l'apertura alla penetrazione economica delle imprese europee, quindi investimenti e nuova occupazione nel medio, lungo periodo; l'Ucraina impossibilitata ad uscire dal abbraccio russo per la dipendenza energetica pressochè assoluta; la Russia costretta a recitare il proprio ruolo di gendarme dell'ex impero sovietico; i manifestanti imbrigliati tra pulsioni libertarie e rigurgiti di un nazionalismo fascistoide.

Una situazione che potrebbe sfuggire di mano quando a tutti è politicamente conveniente uno status quo ante rivolta europeista.

Le forze dell’ordine governative stanno tentando di sgomberare i manifestanti europeisti che da giorni occupano piazza dell’Indipendenza (Maidan Nezalezhnosti) a Kiev. Gli agenti che circondano i dimostranti dalla sera, hanno iniziato a entrare nella piazza ingaggiando un corpo a corpo con un cordone di circa 4.000 manifestanti che si oppone al loro ingresso e che ha già respinto un primo attacco. Ci sono feriti tra i dimostranti: una dottoressa di un’ambulanza ha detto all’Ansa di aver soccorso personalmente almeno 25 persone. Gli Stati Uniti hanno espresso «disgusto» per «la decisione delle autorità ucraine di rispondere alla manifestazione pacifica in piazza Maidan a Kiev con polizia antisommossa, ruspe e manganelli, piuttosto che con il rispetto per diritti democratici e la dignità umana». Lo ha detto il segretario di Stato americano John Kerry. «Questa risposta non è né accettabile né un bene per la democrazia», ha aggiunto.

 Uno dei leader dell’opposizione ucraina, Arseniy Yatsenyuk, ha annunciato una nuova manifestazione «di milioni» di persone in piazza Maidan (Indipendenza) a Kiev, dopo l’assalto della polizia al luogo simbolo della mobilitazione pro-europea. «Noi non perdoniamo: domattina qui ci saranno milioni di persone ed il regime crollerà», ha gridato dal palco il responsabile del partito di Yulia Tymoshenko.

 La polizia ucraina avanza circondando i manifestanti pro-Ue in piazza Indipendenza a Kiev e non appena oltrepassa una barricata intervengono delle ruspe a demolirla. Alcune migliaia di dimostranti, molti dei quali con un caschetto di protezione arancione, continuano a impedire agli agenti in assetto antisommossa l’accesso alla piazza da via Institutskaya, ma al momento non ci sono scontri e la piazza è ancora in mano ai manifestanti. I poliziotti finora si sono fatti largo più a colpi di scudo che di manganello, ma alcuni scontri si sono verificati quando gli agenti hanno tentato di arrestare dei manifestanti. Il municipio e la sede dei sindacati continuano intanto ad essere occupati dagli «europeisti».