La giunta comunale di
Napoli ha finalmente deliberato il riconoscimento della cittadinanza onoraria
ad Abdullah Ocalan! Un grande segnale di solidarietà politica ed umana
sollecitato in questi mesi dalla rete Kurdistan di Napoli, il gruppo di
attivisti che da oltre un anno si è recato a Kobane in Siria e nel Kurdistan
turco per documentare ed esprimere solidarietà concreta a milioni di persone in
lotta per la libertà e la sopravvivenza, facendo da osservatori internazionali
alle ultime elezioni in Turchia, documentando le condizioni della città martire
di Kobane fin dalla sua liberazione nel febbraio 2015.
Se milioni di persone in tutto il mondo hanno firmato per la sua liberazione è
perchè Ocalan, chiuso in isolamento da sedici anni nell’isola prigione di
Imrali, esprime oggi e forse più che mai la speranza di emancipazione e di
libertà di un popolo che vede negati i propri diritti e perfino la propria
identità ed è sottoposto ai tragici effetti della guerra in Siria e di una
guerra non dichiarata in Turchia da parte del governo di Davutoglu e del
presidente Erdogan.
Il movimento curdo, nel tragico contesto della guerra, rappresenta non solo la
resistenza al fascismo dell’Isis e al despotismo di Erdogan, ma un progetto di
nuova democrazia dei territori, costruita sulla partecipazione dal basso, il
pluralismo etnico e religioso, la giustizia sociale, il rispetto della natura,
i diritti civili e l’emancipazione di genere.
La nipote di Ocalan, Dilek Ocalan, eletta al parlamento di Ankara come membro
dell’HDP, sarà a Napoli il prossimo 15 febbraio insieme alla rappresentanza in
italia del congresso curdo per la cerimonia formale di riconoscimento della
cittadinanza. La sera stessa si terrà un incontro pubblico con la
partecipazione di intellettuali ed altre figure della società civile napoletana
e non solo che stanno firmando un appello di sostegno a questa iniziativa. A
partire dagli artisti che contribuiranno alla serata come i 99Posse, Michele
Zerocalcare, Dario Sansone e Daniele Sepe, e tanti altri che in queste ore si
stanno aggiungendo.
Ocalan è stato il primo leader politico di un grande movimento di liberazione
che nel nome del “confederalismo democratico” e della democrazia radicale ha
abbandonato la prospettiva separatista e messo a critica la forma Stato,
costituendo al tempo stesso un ponte per la pace nella giustizia, finora
purtroppo non raccolto dallo Stato turco.. Crediamo che per la città di Napoli
il riconoscimento del ruolo di Ocalan e dell’esperienza politica che la sua
figura oggi sintetizza è non solo un segnale coerente col ruolo di ponte e di
dialogo verso i popoli del Mediterraneo, ma anche attenzione a quei percorsi di
democrazia radicale e di riappropriazione sociale dal basso che possono
costituire una moderna chiave interpretativa per il superamento della
condizione di subalternità degli stessi sud d’Italia e d’Europa.
Rete Kurdistan di Napoli
La delibera del Comune di Napoli:
La Giunta Comunale su
proposta del Sindaco Luigi de Magistris, ha conferito la Cittadinanza Onoraria
ad Abdullah Öcalan, quale pubblico attestato dei sentimenti di condivisione dei
principi di democrazia, uguaglianza e libertà per il Popolo Curdo, al quale, si
legge nelle motivazioni, la Città di Napoli “è legata da affetto, stima ed
amicizia”.
Come si legge nella delibera “Abdullah Öcalan è detenuto da 16 anni ed è un
politico Turco di nazionalità Curda, leader del PKK, il Partito dei Lavoratori
del Kurdistan. Rappresenta la guida politica e spirituale del Popolo Curdo in
quanto si è sempre battuto contro la repressione del suo popolo e per
l’affermazione dei diritti umani e democratici, gravemente disattesi – nel
corso soprattutto di questi ultimi anni – da politiche oppressive, brutali ed
autoritarie”.
“Questa lotta – viene riportato nella delibera – è diventata uno degli emblemi
mondiali della resistenza alla sopraffazione autoritaria e sistematica verso
donne, bambini ed uomini e Napoli, Città multietnica, dell’accoglienza e della
Pace, è al fianco della battaglia di libertà del Popolo Curdo, così come
persegue i valori dell’autodecisione dei Popoli, contro il soffocamento delle
minoranze etniche, religiose, linguistiche o di qualsiasi altra natura”.
“Recentemente –come ricorda la delibera – è stato sottoscritto anche un accordo
tra il Sindaco di Napoli ed il Co–Presidente del Cantone di Kobane per il
riconoscimento del diritto universale all’autodeterminazione, al fine di
sensibilizzare la comunità nazionale ed internazionale allo sviluppo del
faticoso, ma necessario, processo di Pace”.
RASSEGNA STAMPA: